Il diciassettesimo round di F1 2022 è oramai alle porte. Singapore si attesta come tracciato molto particolare, dove downforce e grip prodotto dai sistemi sospensivi reciteranno un ruolo cruciale. Ne abbiamo parlato ampiamente in mattinata attraverso uno scritto fruibile a questo link, dove andiamo a mettere a confronto le caratteristiche di Ferrari e Red Bull in vista del fine settimana.
Da un’occhiata preliminare attraverso il paddock, le scelte adottate dai top team per quanto concerne il livello di carico aerodinamico espresso sembrano esser piuttosto simili, come d’altronde ci si aspettava. Marina Bay street Circuit richiede un alto carico verticale necessario per massimizzare il grip specialmente al posteriore. Per ottenere la corretta spinta verticale al posteriore si deve spostare il centro di pressione verso il retrotreno.
A margine di tale riflessione risulta piuttosto semplice capire perché, tecnici ed ingegneri delle varie scuderie, hanno l’esigenza di montare ali da alto carico al posteriore. Grazie agli scatti effettuati direttamente dalla pit lane dall’amico Albert Fabrega, possiamo notare, come detto, che le tre squadre al vertice presentano le proprie vetture con le medesime specifiche di ali posteriori già viste a Montecarlo.
L’assetto scelto dalla Ferrari è composta da un main plane a cucchiaio ed un bordo d’attacco decisamente più pronunciato del solito. Un’ala che di per sé creerebbe molta resistenza. Per questa semplice ragione gli estremi del profilo alare principale vengono scaricati di molto, in modo da diminuire la differenza di pressione nella zona dell’end plate. In questo modo i vortici d’estremità che si creano risultano essere meno intensi.
Per quando riguarda la Red Bull, anche gli uomini capeggiati da Adrian Newey hanno scelto la specifica da maggior carico,. Se però la mettiamo a confronto con quella proposta dal Cavallino Rampante, si evince come la scelta sul carico sviluppato sia minore. Come abbiamo ribadito più volte, la RB18 ha un centro di pressione che di base è più spostato verso l’asse posteriore. Per tale motivo non hanno pertanto una grossa necessità di caricare l’ala posteriore come sulla F1-75, questo perché il cui “CofP“, come detto, si localizza più sull’avantreno.
Autori: Niccoló Arnerich – @niccoloarneric – Alessandro Arcari – @berrageiz