La prima ora di lavoro sul tracciato di Singapore (round 17 del campionato del mondo di F1 2022) ha mostrato una Ferrari che non è riuscita ancora a definire l’assetto giusto sulla F1-75 (leggi l’analisi qui degli on board delle FP1). A parziale discolpa di Leclerc c’è il problema occorso all’impianto frenante, poi risolto, che lo ha relegato ai box per mezz’ora circa. Sainz, che ha svolto l’intera sessione, ha incontrato più di una difficoltà scaturente da un bilanciamento non ottimale.
Nelle Fp2 ritroviamo la pista è illuminata dalle luci artificiali. Il buio non ha portato un calo termico sensibile rispetto alle prime libere: la temperatura dell’aria è di 29°C, immutata rispetto a Fp1. 34 quella della pista, leggermente inferiore se confrontata con quella del mattino.
Come in Fp1 è Sainz a prendere la via della pista per primo. Gomma media per lo spagnolo che verifica il funzionamento della radio e provvede a portare in temperatura gomme e freni. Nel primo giro push con questa mescola ritorna quel comportamento visto nella mattinata: la F1-75 tende, a metà curva, a perdere il posteriore con evidenti difficoltà del pilota a impostare traiettorie corrette.
Dopo un giro di cool down per ricaricare i sistemi ibridi, Carlos si è lanciato in un altro tentativo che stavolta ha mostrato una vettura più in assetto. Probabilmente, ad ora, la Ferrari necessita di un giro in più per mettere le Pirelli nella giusta finestra operativa.
Il lavoro continua in questa alternanza di giro veloce e giro di raffreddamento. Durante questo procedere, Adami spiega che Hamilton, primo in quel momento del turno, è più veloce nei primi due settori. Carlos reagisce: 1.43.231 dopo l’ennesimo giro push. Il pilota migliora in tutti e tre i settori (T1 e T2 verde, T2 viola) e strappa così la prima posizione provvisoria. Lo stint con gomma media, durato sette giri, si conclude con riscontri più incoraggianti.
La seconda mezz’ora si apre ancora una volta con Sainz in azione. Pneumatici soft per l’ex McLaren che si lancia per una simulazione di giro veloce prima di iniziare il lavoro sui passi gara. 1.42.751 il primo riscontro che vale la momentanea P1. Che sarà mantenuta fino alla fine della sessione.
Leclerc ha avviato in ritardo anche la seconda ora di lavoro. Cosa resasi necessaria per stravolgere l’assetto della F1-75. Modifiche così drastiche che è servito rifare le verifiche sulle altezze per stare nei parametri FIA. I meccanici, sotto indicazione del pilota e dei tecnici, hanno alzato la vettura per renderla meno sensibile alle asperità che caratterizzano il circuito che sorge all’ombra della grande ruota panoramica.
Il monegasco scende in pista dopo mezz’ora con gomma media in evidente ritardo sul programma di lavoro. I riscontri sono subito positivi. Con una gomma di differenza Charles è in P2 a sei decimi dal battistrada Sainz. Marcos si apre in radio e spiega al pilota che, a parità di mescola, perde un decimo nel T1 e guadagna sia nel due che nl tre. Ovviamente su Sainz.
La progressione di Leclerc è davvero ottima tanto che, ancora con questo treno di pneumatici a banda gialla, riesce costantemente a migliorare via via che la vettura si alleggerisce. Segno che il degrado, con poco carburante imbarcato, è ben gestito dalla F1-75. Nel giro di rientro, Charles fa il punto della situazione affermando che sente di poter migliorare in Curva 13, la lenta piega sinistrosa che richiede gran trazione in uscita. Marcos registra con il canonico “Copy“. Se ne parlerà ai box.
Per l’ultima fase di questo FP2 Carlos Sainz ritorna in pista con gomma media. Inizio simulazione gara per il madrileno? La risposta è affermativa. Adami annuncia che saranno cinque i giri push. Ecco la progressione: 1.48.464, 1.48.296, 1.48.885, 1.48.597, 1.49.824, 1.49,645. La serie dei crono mostra che il degrado è abbastanza alto perché i tempi crescono in maniera piuttosto repentina.
Lavoro differenziato per Leclerc che esce con gomma soft. Il 16 prova un giro push che si chiude in P2: 1.42.795 con un pessimo T3 e primi due settori discreti ma non irresistibile. Il monegasco chiede di poter fare un secondo giro full attack ma la gomma non lo consente e infatti non c’è il miglioramento auspicato. Così si chiude la sessione per Leclerc che non ha potuto saggiare a fondo la sua vettura con carico di carburante maggiore.
La sessione si chiude con un 1-2 Ferrari che lascia intravedere barlumi di competitività. Il lavoro svolto a cavallo dei due run ha dato i suoi frutti. Sensibilmente migliorato il comportamento della n°55 che, tranne nel primo giro push con gomme medie, non ha palesato problemi di sorta. Ottimi riscontri anche sul giro secco.
Qualche grattacapo in più sul passo gara con Sainz, l’unico a testarlo del duo rosso, che ha visto i suoi tempi crescere in maniera repentina dopo un paio di tornate. Quello delle gomme sarà, come sempre, il tema caldo del weekend.
Meno leggibile la sessione di Charles Leclerc che anche stavolta lascia per strada mezz’ora di “palestra!. Programma compresso ed incompleto per il talento dell’Academy che si concentra quindi sul lavoro con meno carburante. Sia con gomme a banda gialla che con quelle a banda rossa. Nelle terze libere di domani Leclerc ha l’obbligo di recuperare il tempo perso. Meteo permettendo.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1TV, Scuderia Ferrari