Campionato del Mondo di F1, atto sedicesimo. Il Circus è di scena a Monza che celebra il suo centesimo anno di attività. La condizione giusta per una grande festa che vede coinvolta la Ferrari che per l’occasione si è presentata con una livrea celebrativa. Chiaramente in Red Bull sono persuasi a rompere le uova nel paniere alla scuderia italiana.
Max Verstappen e Sergio Perez puntano a monopolizzare le posizioni di vertice su un tracciato che dovrebbe sorridere alla RB18. Questo nonostante la penalità di cinque posizioni in griglia per l’olandese che sarà costretto a sostituire l’ICE del sul V6. Il primo turno di libere sul tracciato brianzolo servirà, come al solito, a verificare il setup di base studiato in fabbrica. Vediamo com’è andata la prima ora di attività per il campione del mondo.
La sessione si è disputata sotto un cielo sereno. La temperatura dell’aria era di 25°C, 38 quella della pista. L’attività si apre con i classici radio check che Verstappen fa in diversi punti della pista. Lambiase avverte che è tutto ok: “Loud and clear“. Con le comunicazioni efficienti l’olandese affronta la prima parte del lavoro giornaliero con gomma hard.
Nelle prime fasi Max inizia a testare i punti delicati del tracciato. Tra questi v’è di certo la Prima Variante alla quale ci si giunge ad oltre 350 km/h. L’olandese arriva lungo in un paio di circostanze proprio per ricercare il corretto punto di frenata.
Alla fine di uno stint di dieci giri in cui ha alternato passaggi push a tornate di cooling down, Max avverte che le temperature delle gomme, nel settore centrale, tendono a salire eccessivamente. Nonostante ciò il comportamento della RB18 è molto neutro anche a Lesmo, un punto che solitamente porta le vetture ad essere particolarmente sottosterzanti anche a causa del carico esiguo su una pista che esige ali con incidenza prossima a zero gradi. La ratifica della bontà del comportamento arriva dai tempi che sono immediatamente convincenti.
La seconda mezz’ora di operazioni si apre con Verstappen che “calza” gomme soft. Anche con questo compound, Max va leggermente lungo alla prima staccata del tracciato brianzolo. Proseguono i test di frenata. Il giro push è buono fino al T2 ma poi è disturbato dalla McLaren di Norris che fa un vero blocco prima della Parabolica rallentando sensibilmente la RB18 n°1. Il pilota si apre in radio e riferisce un infastidito “unbelievable“. Lambiase prontamente richiama il conducente ai box.
Ecco il momento che certifica il “misfatto”:
A diciassette minuti dal termine Verstappen è ritornato in pista con lo stesso treno di gomme soft utilizzato in precedenza. L’olandese ha avviato una mini simulazione di passo gara. Infatti i tempi si attestano sull’1.25.5, ben lontano dall’1.22.840, suo miglior tempo pesantemente condizionato dal tappo di Norris.
Durante questo stint, per ottimizzare la guida e il consumo di carburante, l’ingegner Lambiase chiede al suo pilota se può affrontare Lesmo in quita marcia.
Verstappen esegue ben 15 passaggi mostrando un’ottima gestione dei compound. Le gomme, alla fine dei lavori, appaiono in buone condizioni e i tempi lo decretano visto che l’olandese ha girato come un martello sull’1.25.5. Da sottolineare che Lambiase ha informato Verstappen che le coperture sono entrate nella finestra operativa ideale dopo 6-7 giri. Quindi circa alla metà dello stint. Fp1 che si chiudono con una prova di partenza preceduta da due burnout richiesti dal muretto. Start discreto ma rivedibile nel passaggio dalla seconda alla terza quando si sente un leggero calo di aderenza.
Le indicazioni della prima ora di attività sono sempre incomplete. Ma, da quel che si è visto e sentito, c’è soddisfazione per il lavoro svolto. La RB18 è subito stata efficace presentando un ottimo assetto, al di là di qualche lungo strategico a curva 1. Nella seconda il quadro sarà più delineato, ma per ora il weekend di Verstappen inizia bene.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1TV, Oracle Red Bull Racing