Formula 1

Hamilton in versione cavia per riportare la Mercedes sul tetto della F1

Quando, in un futuro che non possiamo ancora definire, Lewis Hamilton si ritroverà a guardare indietro nella sua carriera e a fare un compendio della stessa, con ogni probabilità, non vedrà nel 2022 la stagione da ricordare e di cui parlare al nipotino dinnanzi al proverbiale focolare scoppiettante. Il campionato di F1 in corso doveva essere quello del riscatto, della rincorsa all’ottava stella sfuggita in maniera così beffarda – e antiprocedurale – all’ultimo istante del GP di Abu Dhabi 2021.

Invece la realtà dice tutt’altro: la W13 è un mezzo controverso, difficile da sviluppare, complesso da guidare. E non eccellente. Questa evidenza è parsa chiara sin dal momento in cui la vettura ha messo le ruote in pista per i test invernali. A Brackley, una volta tanto, hanno cannato il progetto. Lo staff lo sa e sta correndo ai ripari per presentarsi ai nastri di partenza del mondiale 2023 da pretendenti all’alloro finale.

Per arrivare a ciò, per essere nuovamente un competitor credibile, serve un tipo di lavoro che parte da lontano. Ecco che questa stagione è diventata una sorta di laboratorio imperituro per gli uomini in griglio. Si sta capendo cosa è andato storto e soprattutto si sta operando per non errare ancora. In questo mega processo di raccolta ed analisi dei dati è fondamentale il ruolo dei piloti.

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 Team

F1. Mercedes, Lewis Hamilton: un 2022 da cavia

Lewis Hamilton, che di esperienza ne ha da vendere, non si è risparmiato ed ha accettato di buon grado di tramutarsi in una sorta di collaudatore full time. Tanto che, nella prima parte della stagione, almeno fino a Silverstone, la sua Freccia d’Argento era infarcita di sensori per studiare assetti spesso devianti rispetto a quelli utilizzati da Russell. Una sorta di “cavia da laboratorio” che ha avuto il fine di indagare il malessere della vettura per trovare i necessari anticorpi. Che hanno iniziato a fare effetto ma che sono chiamati a vincere la guerra contro il virus nell’anno che verrà.

Per questa ragione il sette volte iridato non ha pentimenti e non è stanco di guidare senza poter puntare costantemente al gradino più alto del podio. Dolce condizione nelle quale è stato calato per otto lunghi anni e nella quale vuole ritrovarsi al più presto: un anno di patimento per tornare al massimo godimento. Questo l’approccio di Lewis che ha parlato proprio del momento particolare che vive in seno al team che orami è casa sua da dieci lunghi anni.

Il britannico è reduce da un Gp del Belgio oggettivamente deludente, sia per le prestazioni offerte dalla sua vettura, si per l’incidente a Les Combes che l’ha messo fuori dai giochi a pochi secondi dallo start. Ma, nonostante ciò, guarda con più fiducia all’evento di Zandovoort mostrando una gran voglia di fare e di chiamarsi fuori dalle pastoie tecniche in cui è finito il suo team.

Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1 Team) “vola” sulla vettura di Fernando Alonso (Alpine) durante il primo giro del Gran Premio del Belgio edizione 2022

Non lo vedo come un lavoro ingrato – ha detto Hamilton in relazione al suo modo di approcciare la stagione – Amo sinceramente il lavoro che stiamo facendo, indipendentemente dal fatto che stiamo combattendo per primi posti o altrove. Adoro ancora entrare in contatto con gli ingegneri ed i meccanici. Mi piace avere questi back-to-back perché se hai un weekend negativo come quello di Spa puoi riprenderti rapidamente. Adoro ancora ogni giorno la sfida di combattere contro questa macchina“.

Hamilton è talmente preso dalla risoluzione dei problemi che quasi si diverte ad affrontarli: “Non auguro mai che passi il tempo, quindi non mi voglio augurare che la stagione termini più velocemente. Ci saranno molte informazioni da acquisire in questa seconda parte di campionato. Come pilota, voglio capire come posso migliorare e assicurarmi che cose come quelle dell’ultima gara (Spa Francorchamps, nda) non accadano“.

F1. Mercedes: la testa è già al 2023

Anche se in Mercedes resta il desiderio di ottenere una vittoria in questo 2022, gli sforzi si stanno concentrando sul prossimo campionato. E’ il caso di dire che il futuro è oggi dato che alcune componenti della W14 devono essere deliberate con larghissimo anticipo. E’ lo stesso Hamilton a parlarne: “In questo momento sono davvero concentrato sul cercare di spiegare ciò che provo in macchina e ciò che voglio nell’auto del prossimo anno. Intendo assicurarmi che ciò venga fatto perché tutto si muove così velocemente“.

Siamo nella fase in cui a Brackley stanno delineando gli impianti frenanti, le sospensione anteriori e le parti della trasmissioni non sottoposte al congelamento. “Tutto viene fatto con largo anticipo – ha raccontato Hamilton alla stampa accreditata tra cui FormulaUnoAnalisiTecnica – Quindi si tratta di assicurarsi di sistemarli per tempo mettendo in cantiere cose su cui forse, in passato, non abbiamo avuto il tempo di concentrarci davvero. Dobbiamo darci una base migliore per il futuro”.

Lewis Hamilton

Lewis ha fiducia nel suo team che, d’un tratto, non può essersi trasformato in una banda di sprovveduti: “Abbiamo vinto gli ultimi otto titoli mondiali costruttori, ho tutta la fiducia nel mio team e nei miei ingegneri. Sono certo che arriveremo. Con il tetto massimo di costi e il tempo in galleria del vento contingentato non è così semplice come lo era prima, ma ciò non significa che non possiamo arrivarci“.

Si respira aria di fiducia in Mercedes. Il futuro non spaventa e si sta lavorando per renderlo roseo. Magari arrivandoci con quella vittoria che ancora sfugge e che, via via che si succedono le gare, sembra più difficile da cogliere.


Autore: Diego Catalano@diegocat1977

Foto: F1, Mercedes AMG F1 Team

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Diego Catalano