Soffre e si diverte. Non demorde Lewis Hamilton uscito da un Gran Premio d’Italia che è stato al contempo croce e delizia. Tribolazione perché si è dovuto lanciare in una rimonta estenuante con la macchina che ha sviluppato la seconda peggior velocità di punta del lotto. Piacere perché, alla fine, ritrovarsi in quinta pizza, peraltro con un paio di sorpassi niente male, non può non dare sollazzo a chi, quest’anno, si è amaramente abituato a non lottare con costanza per il gradino più alto del podio.
Da Monza emerge un dato nuovo per l’Hamilton delle ultime stagioni. Nell’era turbo-ibrida, difatti, non era mai successo che il britannico, a sei gare dal termine, fosse matematicamente tagliato fuori dalla lotta iridata. 167 le lunghezze che dividono Lewis e Max Verstappen, 164 quelle totali ancora da assegnare considerando la sprint race di San Paolo e i sei giri veloci in gara.
La certificazione numerica che il campionato 2022 non passerà agli annali come quello da ricordare. Ma, nonostante ciò, il sette volte iridato vuole dare un senso all’annata cercando di agguantare quella vittoria che è riuscito ad ottenere in ogni singola stagione della sua straordinaria carriera.
Ma, via via che si succedono i gran premi, si assottiglia tale possibilità. Restano sei tentativi e siamo certi che Lewis si dannerà per riuscire in un intento che, considerando il livello prestazione della W13 e delle due concorrenti che stanno facendo man bassa di podi, avrebbe il sapore del mezzo miracolo sportivo.
Lo spirto col quale il pilota di Stevenage sta affrontando questo campionato è sintetizzato nelle parole espresse al termine dei 53 giri del Gp d’Italia: “È andato tutto bene. Non era il massimo all’inizio, ho dovuto lottare. Non lo so, è solo che non è stato proprio eccezionale, non ho recuperato molto terreno per tanti giri: ho dovuto combattere con l’equilibrio della macchina e poi, un po’ alla volta, ho trovato una modo per tenerlo sotto controllo. Solo allora ho iniziato ad attaccare, ma ha perso molto terreno“.
“Dal muretto dicevano che qualsiasi posto tra il sesto e il quarto era possibile, per me è sempre un problema, ma mi sono divertito. All’inizio ho lottato con la macchina pesante e con le gomme posteriori. Ho cercato di evitare la collisione alla prima curva finendo di nuovo bloccato dietro un’AlphaTauri. Ma sì davvero grato di essere riuscito a superare e ottenere quei punti“.
“La vettura era molto meglio sulle soft – ha spiegato Hamilton – Molte debolezze che ho riscontrato all’inizio sono andate via quando la macchina si alleggeriva. Penso che i piloti dietro di me avessero gomme più fresche, quindi sono un po’ contento che sia finita così“.
Dopo un Gran Premio di Monza divertente ma non appagante, Hamilton volge il suo sguardo al prossimo round. La F1 sarà di scena a Singapore, agli inizi di Ottobre. Una pista dal layout totalmente diverso da quello brianzolo e che potrebbe essere più nelle corde di una vettura che continua ad essere capricciosa ed imprevedibile nonostante sia stato superato il problema del pompaggio aerodinamico. A Marina Bay conterà il carico aerodinamico che ora viene prodotto in buona quantità da una monoposto che riesce finalmente a girare ad un’altezza consona alle sue peculiarità.
Dopo aver scontato una penalità in griglia e sperando che la power unit danneggiata in Belgio sia ancora recuperabile (a Monza non è stata portata perché si stanno operando ulteriori verifiche a Brixworth, nda), Lewis non dovrebbe incorrere in ulteriori sostituzioni da qua alla fine dell’anno. Un elemento che potrebbe positivamente pesare nella ricerca di quella vittoria di tappa che è sfuggita in Spagna, Inghilterra ed Ungheria. Ovvero quando la W13 n°44 aveva il passo per giocarsela con la concorrenza.
Ma la verità è che Lewis guarda ancora più avanti. Recentemente ha affermato di non curarsi troppo della sporadica vittoria in questo 2022. Il suo vero obiettivo, per il quale ha accettato che la sua Freccia d’Argento diventasse una sorta di laboratorio mobile, è ritornare a lottare per il mondiale sin dall’anno prossimo. Quel titolo sfuggito ad Abu Dhabi grida vendetta ed Hamilton vuole a tutti i costi riprendersi il maltolto.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Mercedes AMG F1