Formula 1

Gp Italia 2022/Leclerc: step in avanti, ma Red Bull resta più forte nella gestione compound

Non si soffocano i festeggiamenti a Monza in questo modo, non si spegne l’entusiasmo di questo sport così. Oggi ha perso la FIA, non la F1: il gran premio d’Italia non meritava tale abominevole epilogo. E l’aspetto peggiore è che ancora una volta non si parlerà del talento di Charles Leclerc, della magnifica remuntada di Carlos Sainz, beniamini di casa, o della maestria di Max Verstappen: grande protagonista sarà indubbiamente la polemica che si solleverà da questo pomeriggio in poi.

Sulla base dei nefasti trascorsi di Abu Dhabi 2021 ed a nemmeno un anno di distanza, è inconcepibile assistere a tali decisioni, a discapito della correttezza verso questo sport e a svantaggio del mero spettacolo che tanto l’olandese quanto il monegasco meritavano di offrirci.

F1. Lo spettacolo delle Frecce Tricolori a Monza alle spalle della monoposto di Charles Leclerc (Scuderia Ferrari)

Il podio di Monza vede il gradino più alto del podio occupato da Verstappen, seguito da Leclerc ed infine Russell: un bell’ordine di arrivo, ricco di giovani talenti che sicuramente garantiscono promettenti stagioni future.

Ma la Rossa aveva bisogno di provarci sino all’ultimo: tralasciando il talento di Max che sarebbe stato difficile da battere quest’oggi e che con ogni probabilità avrebbe ugualmente vinto, gli ultimi giri dovevano tassativamente essere disputati senza regime di safety car.

F1. I momenti chiave di Monza

Ma procediamo con ordine: l’ottima partenza di Charles, nonostante George abbia provato la qualunque pur di strappargli la posizione, aveva consentito al monegasco di rinsaldare e mantenere intatta la leadership (intervallata chiaramente poi dai vari momenti di pit-stop).

Partito con gomme rosse, è rientrato al 13esimo giro per montare le gialle (con un’ottima sosta durata appena 2.2), approfittando del regime di virtual safety car innescata da Sebastian Vettel al dodicesimo (perdita di potenza al motore). Contestualmente è parso quasi che lo stesso Max volesse rientrare seguendo la medesima tattica, ma poi c’è stato un cambio di rotta repentino, in concomitanza con la sospensione della virtual revocata in maniera estremamente rapida.

Verstappen farà una sosta direttamente alla 26esima turnata, anche lui per gomma gialla, rientrando alle spalle di Leclerc a circa 9 secondi di distacco; si scambieranno nuovamente al 34esimo, quando il monegasco andrà in pit per gomma rossa, rientrando in pista in seconda posizione alle spalle dell’olandese (con un gap di circa una ventina di secondi da colmare per poter vincere).

Al 47esimo l’imprevisto: Daniel Ricciardo pianta la sua MCL36 in barriera, in un punto fin troppo ostico perché la vettura possa essere rimossa in maniera rapida.

F1. Daniel Ricciardo (McLaren) in barriera a Monza

Ulteriore tempo di attesa prima di dichiarare una safety car che, imprevisto nell’imprevisto, non entra in testa al “trenino” davanti a Verstappen come da norma, bensì si posiziona davanti a Russell (che non solo era terzo, ma era anche attorniato da diverse vetture da sdoppiare, come gli stessi Leclerc e Verstappen del resto). Una scena pietosa per una gestione gara imbarazzante.

Il tempo scorre (in questo caso, corre) e porta con sé anche i giri: inesorabilmente arriva la comunicazione che la gara terminerà così al 53esimo.

F1. Charles Leclerc: “Frustrante, ma non era possibile vincere oggi”

Le parole palesemente amareggiate di Charles sono state: “Un po’ frustrante: speravamo di potercela giocare alla fine, ma purtroppo eravamo secondi per quello che è successo in precedenza, ed è un peccato… Però io ho dato tutto per questa seconda posizione. Mi sarebbe piaciuto poter vincere davanti a questi fantastici tifosi che abbiamo qui, ma oggi non era possibile.

Invece sull’argomento sosta anticipata in regime di virtual, conferma: Questa non credo sia stata una scelta sbagliata: il problema è che la virtual safety car è finita mentre eravamo in pitlane, ed è andata così…

Non abbiamo avuto tutto il vantaggio di fermarsi con vsc, sapevamo di pagare dopo un po’ di più sulla media perché era uno stint molto lungo, ma eravamo contenti di farlo se prendevamo i benefici di fermarci alla safety car, ma alla fine però non abbiamo avuto neanche questo”.

Un parere sul suo diretto avversario: Onestamente il passo che ha avuto Max sulle soft è stato molto forte però il feeling era molto buono sulle mie prime soft, quindi dobbiamo solo guardare come team come potevamo fare meglio… Però il passo era buono.

F1. Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) – Gp Italia 2022

E proprio agganciandosi a questo, sulla reale possibilità di vittoria dice: “Sempre facile dirlo dopo la gara e con le scelte effettuate che comunque reputo giuste, però con la sfortuna di aver avuto la vsc non era possibile oggi. Ma sarà possibile per il resto dell’anno, sono sicuro.

Ed infine un pensiero positivo, cercando di vedere il bicchiere mezzo pieno: “Il podio mi dà il sorriso, sicuramente. Io voglio sempre vincere, soprattutto in un weekend così dove è stato tutto positivo ma non ce l’abbiamo fatta a portare la vittoria a casa…

Però non dobbiamo neanche dimenticare le caratteristiche del circuito e della nostra macchina: non è una pista dove ci aspettavamo di essere forti. Abbiamo avuto una grande reazione da Spa a Monza: guardando la gara di Spa non avremmo potuto credere oggi di essere a questo livello.

Certo non è ancora abbastanza perché vogliamo vincere, però è un grande step avanti. Adesso dobbiamo concentrarci per fare un altro step perché la Red Bull ne ha ancora un pochino di più”.

Insomma, difficile accontentarsi ed altrettanto difficile gioire del podio, ma fondamentale tenere in considerazione quest’ultimo aspetto evidenziato da Charles; adesso testa alla prossima, Singapore potrebbe rappresentare quel riscatto di cui la F1-75 tanto necessita.


F1 Autore: Silvia Napoletano@silvianap13

Foto: F1, Scuderia Ferrari, Charles Leclerc

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Pubblicato da
Silvia Napoletano