Il Gp d’Olanda di F1 deve rappresentare un momento di riscatto per la Ferrari e per Charles Leclerc che escono da una serie di gare sfortunate e che hanno fatto allargare sensibilmente la forbice tra il monegasco e Max Verstappen. La F1-75 apparsa appannata sia in Ungheria che in Belgio deve verificare se è davvero più compatibile col tracciato olandese come sostenuto dai due piloti di Maranello nell’approccio al weekend orange.
Le premesse sono state rispettate: Leclerc ha sfiorato il colpaccio per un soffio. Analizzando i micro-settori, il “16” era in pole a Curva 9. La rimonta dell’olandese è quindi avventa nelle ultime due pieghe. Ma non c’è rammarico nelle parole di Charles. Anche se i 21 millesimi di gap cronometrico sanno di beffa.
“Ci sono arrivato molto vicino, Max ha fatto un gran giro alla fine. Continuiamo a migliorare nel corso delle qualifiche. All’inizio ero un po’ spaventato da Max, ma nel Q3 la macchina ha trovato la forma giusta“.
“Qui serve più carico aerodinamico e chiaramente, rispetto a Spa, siamo più forti. Per domani sarà fondamentale la partenza per poi impostare la corsa nel miglior modo possibile“.
Moderato ottimismo, quindi, tra gli alfieri della Rossa in una qualifica che, ad un certo punto, aveva fatto temere distacchi ben più ampi nonché l’inserimento delle Mercedes che, va comunque detto, sembrano essere della partita. Senza la bandiera gialla causata da Perez, difatti, sia Hamilton che Russell sarebbero stati più vicini. E sappiamo quanto la W13 sappia essere più efficace in gara.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Scuderia Ferrari F1