Formula 1

Gp Italia 2022/Analisi on board Fp1: Ferrari studia Monza

Tutto difficile: questo il quadro attuale della Ferrari nel campionato di F1 2022. Un andamento, quello del Cavallino Rampante, che di fatto ricalca scenari già ampiamente visti. Una deblace che lascia poche speranze anche per il prossimo futuro, come ha sottolineato Mattia Binotto attraverso una recente intervista (clicca qui per gli approfondimenti).

Monza, la casa della storica scuderia italiana. Una sfida generalmente molto complicata in merito al compromesso necessario per ottenere buoni riscontri cronometrici. A Maranello sembrano comunque fiduciosi. Sebbene le possibilità di vittoria restino ipotetiche, Carlos ha dichiarato che farà di tutto per ottener il massimo risultato.

la power Unit Ferrari che equipaggia la F1-75 durante la stagione 2022

A tal proposito sulla vettura di Sainz si cambia motore e lo spagnolo andrà in penalità. La power unit sarà la versione definitiva del 2023. I problemi di affidabilità patiti negli sorsi mesi sono stati risolti a quanto pare. O così perlomeno sostiene il manager di Losanna. Il propulsore è stato alleggerito e risulta molto più efficiente. Un banco di prova per testare l’unità turbo ibrida per la prossima stagione.

A livello aerodinamico, le due F1-75 si presentano con una configurazione al retrotreno già osservata in Belgio. Testata durante le prove libere, la specifica a basso carico è stata prodotta proprio per il Gran Premio di Monza, pista che richiede la minore spinta verticale di tutto il mondiale.

Come possiamo osservare attraverso la foto in alto dell’amico Albert Fabrega, il profilo principale è praticamente piatto, distaccandosi molto dal concetto di ala a cucchiaio presente sulla maggior parte delle versioni utilizzate. Si cerca quindi di creare downforce con il profilo aggiuntivo per far si che, una volta attivato il DRS, la deportanza diminuisca vertiginosamente.

la versione di ala posteriore che la storica Scuderia Ferrari utilizzerà a Monza

Una caratteristica vista sulla Red Bull sin dall’inizio del campionato che, in Ferrari, stanno cercando di copiare. Le wing tips sono state riviste rispetto alle altre configurazioni, cn il chiaro obbiettivo di aumentare ancor di più l’efficienza, elemento cruciale su questo circuito. Al momento resta incerta la presenza effettiva di un nolder sul secondo flap.


F1. Gp Italia 2022: live Fp1

Per festeggiare i 100 anni di Monza, le vetture modenesi omaggiano l’autodromo nazionale con una nuova livrea. Il colore giallo riporta alla memoria i fasti antichi. Tutto è pronto per il via della prima sessione. Le condizioni climatiche sono buone. Le ultime operazioni per metterei in pista le vetture sono in corso. Soliti check al sistema ibrido, propulsore, impianto frenante e trasmissione.

Un minuto di silenzio per la regina Elisabetta, scomparsa ieri 8 settembre. Fragorosi applausi in pit lane per lei. Temperature dell’aria 25,5 °C, quella dell’asfalto 35,4 °C. Il vento, debole, soffia a 2,1 Km/H. Umidità 51%. I ferraristi sono a bordo delle proprie vetture. Le due monoposto italiane scendono in pista. Amebe due montano un treno di Pirelli a banda bianca per questa prima sgambata nel tracciato lombardo.

Il differenziale è settato su “-1” per sventare bloccaggi all’anteriore. Il cambio, al momento, è sulla posizione GX3, non molto aggressiva. Mode warm up per attivare le coperture. Poi si procede a vari constant speed Engine 11 a 250Km/h, per poi tornare alla nomale configurazione da gara. Mode push e si parte. L’attivazione del DRS è consentita sin dalla prima tornata. Marcos sostiene che le coperture all’avantreno si raffreddino sulla retta principale, arrivando in curva 1 fuori temperatura.

Effettuati quattro passaggi le F1-75 sembrano godere di un bilanciamento abbastanza neutro. Ancora un giro dove si effettuerà un test sull’overboost e poi via in corsia box. Mappatura PU molto bassa. Stesso discorso per l’ibrido. Si nota un leggero sottosterzo nel T2, niente che non possa essere corretto con alcune modifiche. A differenza del compagno Leclerc realizza due giri in più per impratichirsi maggiormente con la numero 16.

In vista del il prossimo run si procede con un cambio al carico sviluppabile all’anteriore su entrambe le auto modenesi. Ferrari torna a calcare l’asfalto. Il primo è Charles con Soft. Per la prima tornata non potrà usare l’ala mobile su precisa richiesta. Lavoro differenziato per le rosse. Carlos torna infatti a girare con le scrub Hard. Il porpoising si palesa sui tratti ad alta velocità di percorrenza. Il sottosterzo commentato in precedenza pare svanito per il monegasco. Adami suggerisce al madrileño una marcia in più in percorrenza della 4, per aver più stabilità a centro curva in accelerazione.

La numero 16, nel mentre, dopo aver messo insieme 4 passaggi, viene richiamata ai box. Una pit stop practice e poi dentro al garage. Sainz, al contrario, continua al lavorare sulla raccolta dati utile per messa a punto. Due giri più tardi segue il propio teammate fermando la sua corsa. Si torna in pista. Le due Ferrari dispongono di seti di Soft, usare per Leclerc, nuove per l’ex McLaren.

Prima di questa sgambata i meccanici hanno effettuato un paio di cambi al sistema sospensivo per bilanciare ulteriormente le rosse. Le modifiche sembrano effettive, tanto che si nota più aggressività sull’handling. Focus in curva 4 e 5 per Carlos. Doble cool dopo il primo tentativo. Marcos, per il prossimo giro lanciato, chiede qualche chilometro in più all’entrata della 8. Molti i test sul K1 per verificare la bontà del sistema ibrido e spalmare l’energia sui rettifili. Sino un leggero clipping solo prima di curva 1 al momento.

Leclerc si lamenta un po’ delle mescole, già troppo usate per riscontri ottimali. Per questo abortisce la sua tornata e si dirige in corsia box. Un’ulteriore prova di cambio gomme e poi Engine off. Nel garage il monegasco non chiede ulteriori cambi sul setting e si prepara per una mini prova high fuel. Medesimo discorso per Sainz che, poco dopo, torna ai box prima della rapida simulazione passo gara.

I ferraristi sono di nuovo in pista. Soft usate per entrambi. A margine di una start practice alla fine della pit lane, si procede con la mode push. Saranno quattro le tornate a disposizione. La maneggevolezza delle F1-75 per testare le vetture con alto carico di carburante a bordo pare soddisfacente. Il time attack per Ferrari è buono, migliore della Red Bull del campione del mondo in carica. Ciò nonostante il ritmo della numero 1 è parso superiore se paragonato alle rosse.

Marcos chiede di migliorare l’uscita in curva 2. Adami, invece, consiglia di utilizzare il left toggle alla 6 per usufruire della configurazione pre mappata relativa al differenziale. Sainz arriva lungo all’Ascari. Lo spagnolo effettua un’escursione sulla sabbia. Nessun danno alla vettura. Consuete prove di partenza sulla griglia prima di tornare a box. Buono lo stacco frizione per ambe due i ferraristi.Finisce così la prima sessione di prove libere. Una Ferrari in palla che non denota partigiani problemi.

La congettura finale deve comunque tener conto dello scenario. Resta infatti prematuro lanciarsi in chiari giudizi. Tuttavia le monoposto italiane sono parse bilanciate, con un buon adattamento alla pista. L’ala basso carico ha garantito il livello di drag corretto, offendo però la giusta spinta verticale. Resta da capire, lo faremo nelle Fp2, se cambierà qualcosa con l’evoluzione del week end.


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

Foto: Scuderia Ferrari

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Zander Arcari