Ci siamo: oramai manca sempre meno, il tempio della velocità spalancherà a breve le porte alla F1 nello storico circuito italiano, Monza. Da sempre un gran premio speciale, estremamente rappresentativo per gli italiani e nel contempo anche per i piloti stessi: quest’anno ancor di più, in occasione del suo centenario.
Inoltre, in abbondanza di eventi da celebrare, quest’anno ricorre anche il 75esimo anniversario della scuderia: ragion per cui qualche giorno fa sono state lanciate sui social dagli account ufficiali Instagram del team di Maranello, alcune foto di Charles Leclerc e Carlos Sainz con una divisa gialla.
L’intento principale è quello di ricordare il cosiddetto “giallo Modena”, tonalità simbolo del capoluogo, onorando il colore originario della scuderia prima dell’arrivo del leggendario rosso Ferrari (tant’è che tutt’oggi il fondo dello stemma del Cavallino Rampante è rimasto di quel colore).
Il resto è storia, dunque perché non portare alla memoria la celebre massima di Enzo Ferrari: “Date ad un bambino un foglio di carta, dei colori, e chiedetegli di disegnare un’automobile: sicuramente la farà rossa”. Riusciamo a dargli torto?!
Tralasciando l’intento sicuramente mosso da affettive e nobili intenzioni, l’attuazione resta però parecchio dubbia: diversi i commenti di disaccordo, tra cui alcuni che arrivano perfino a definirli somiglianti a dei benzinai.
In tutto ciò non è ancora dato sapere se tale modifica andrà ad interessare anche la stessa F1-75 conferendole qualche riferimento in giallo (o addirittura interamente ricoperta), o se effettivamente sarà una scelta commemorativa relegata semplicemente agli uomini in rosso.
Ricordate cosa è successo quando un team ha onorato qualche anniversario modificando la propria livrea? Ed Hockenheim 2019 vi dice qualcosa?
Ben 3 anni fa in occasione dell’appuntamento tedesco, furono celebrati i 125 anni di Motorsport: il team Mercedes utilizzò il bianco per la allora W10 (riferimento al colore utilizzato a Stoccarda durante gli anni ’30) e modificò tutte le divise, adattandole ad uno stile più antico ed elegante con delle scritte in corsivo.
Ebbene, quella gara fu un completo disastro, e nella fattispecie il pit stop di Lewis Hamilton (durato all’incirca 50 catastrofici secondi) sembrava piuttosto un valzer scoordinato di meccanici allo sbando. Proprio loro che invece sono da sempre un’oliata macchina di soldatini.
All’epoca, per fare della mera ironia, fu attribuita la colpa alle divise modificate, anche se di fatto fu una gara realmente difficile un po’ per tutti.
Dunque sulla scia degli eventi, facile fare il classico uno più uno: perché contribuire ad attirare la sfortuna (che già non basta mai) proponendo un colore diverso e probabilmente anche una livrea diversa, proprio su un circuito così ostico?
Chiaramente si scherza, non è di certo il colore a modificare le prestazioni, ma è pur vero che un po’ di scaramanzia ci sta tutta (stiamo pur sempre parlando di un team italiano).
Specialmente quando si è ben consapevoli del fatto che Monza non sia affatto il prototipo di layout favorevole alla Ferrari: la F1-75 dovrà affrontare 53 giri, 11 curve e 2 zone DRS, possibilmente portando a casa almeno la dignità, sotto lo sguardo affettuoso di una tifoseria che sicuramente non vede l’ora di sfidare quella dell’Orange Army vista la scorsa settimana.
Necessari qui un alto livello aerodinamico e soprattutto grande velocità: doti che al momento sembrano essere una pecca per la monoposto rossa, e proprio qui non ci sarà spazio per sbagliare.
Lo stesso team principal Mattia Binotto ne è consapevole: il tracciato è parecchio esigente con la vettura, e la rapidità con cui si percorrono le 53 turnate, potrebbe impietosamente non lasciar modo di recuperare delle eventuali défaillances.
E seppur Mattia continui a dire che la difficoltà della F1-75 non derivi dall’introduzione della normativa DT039, resta comunque evidente il suo calo prestazionale (e su tali parametri, il divario con la Red Bull è brutale).
nonostante i presupposti non siano dei migliori, l’auspicio che possa andare tutto per il verso giusto c’è: davvero difficile parlare di vittoria proprio qui, ma mostrare ai propri tifosi una prestazione corretta e senza sbavature, rappresenterebbe già un buon risultato.
Ciò non potrebbe minimamente compensare il pesante bagaglio di errori che il team si trascina dietro da svariati appuntamenti a questa parte, ma forse basterebbe rendere felice la marea rossa che sicuramente accorrerà lì.
E Binotto precisa proprio questo dettaglio: l’affetto che i tifosi mostrano lì, la corsa sotto il podio, la soddisfazione di avere una immensa folla a sostegno anche quando le cose vanno male. La sua promessa è quella di regalare loro forti emozioni, speriamo non dimentichi la parola data.
F1 Autore: Silvia Napoletano – @silvianap13
Foto: F1, Scuderia Ferrari F1, Autodromo di Monza