Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing), Gp Italia 2022
Le qualifiche sanciscono il primo atto formale del Gran Premio d’Italia, sedicesimo round del campionato del mondo di F1 2022. Red Bull punta le sue fiches su Sergio Perez per provare a strappare le pole position a Charles Leclerc che sembra il favorito assoluto stante l’arretramento in griglia di partenza di cinque posizioni per Max Verstappen per via della sostituzione dell’ICE della power unit HRC.
Come da consuetudine, la nostra analisi si avvia facendo un rapido cenno alle condizioni ambientali. Anche oggi Monza ha visto l’assenza di nubi: cielo sereno e temperature in leggero aumento rispetto a 20 ore fa. L’aria si aggira, alle 16:00, intorno ai 26°C- La pista si attesta sui 38.
Verstappen affronta la prima delle tre sezioni della qualifica con con gomma soft nuova per garantirsi il tempo – e dunque il passaggio in Q2 – al primo assalto. 1.22.023 il tempo al termine del primo giro push. Lambiase comanda un doppi giro di cool down. Questo tentativo non è stato particolarmente efficace, specie nel T1 dove persistono le piccole difficoltà emerse alla staccata delle Prima Variante.
Nel secondo tentativo a seguito dei due giri di recharge, Max abbassa sensibilmente il tempo: 1.20.922. Molto meglio la RB18 alla staccata di Curva 1 e in percorrenza della Variante Ascari, punto che nel tentativo precedente aveva provocato il team radio dell’olandese che esprimeva disappunto per la tendenza al sottosterzo della monoposto austriaca. Non sarà necessario un ulteriore tentativo per il campione del mondo che chiude la Q1 in prima piazza con quasi 4 decimi di vantaggio su Leclerc.
Max Verstappen esce con comodo ed opta per soft usata. 1.21.265. One shot per l’olandese che rientra subito ai box col terzo tempo alle spalle delle due Ferrari.
Con il passaggio in Q3 in saccoccia, l’olandese resta ai box risparmiando un treno di soft. Si ragiona in chiave gara al box Red Bull.
Momento clou del sabato monzese. Nel primo assalto Verstappen impiega molto tempo per completare il giro d’uscita col fine di prendere spazio per avere pista libera. Il giro non è esaltate. Alla fine sarà P3. Il pilota pretendeva la scia di Perez e in radio se n’è lamentato deliberatamente con toni non certo concilianti. In ogni caso il T1 resta un problema per la RB18. E’ questo il settore in cui l’olandese accumula la maggior parte del ritardo dalle due Ferrari che fanno ottimo lavoro di squadra con Leclerc che concede la scia a Sainz che chiude in P1 questo primo assalto.
Nell’ultimo tentativo Max va nuovamente da solo. Stavolta non ci sono richieste di scia. Nel T1 persiste il deficit dalla Ferrari che troneggia in frenata e in uscita dalla Prima Variante. Il fortino di Max è il T2 che è costantemente illuminato di viola. Nel T3 è ancora la F1-75 a dettar legge: Max deve arrendersi a Re Charles che ottiene la pole dinnanzi ad un pubblico in visibilio. Domani, considerando le penalità dei colleghi, sarà partenza in P4 per per l’olandese. Tutto sommato i danni vengono limitati.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1TV, Oracle Red Bull Racing Team