Formula 1

Il telaio della discordia: Red Bull smentisce Verstappen, ma il buco normativo esiste davvero?

Botta e risposta in F1. “Ferrari esige chiarezza dalla FIA sul tema budget cap“, questo il titolo dello scritto dedicato alle congetture di Mattia Binotto, on line sul nostro sito e fruibile a questo link. Il capo del reparto tecnico del team di Maranello vuole vederci chiaro. Le sue dichiarazioni suonano a chiaro messaggio: mittente Cavallino Rampante, destinatario Federazione Internazionale.

Il tema in questione tratta un argomento assai spinoso. Parliamo del tetto spese introdotto dalla stagione in corso che regola i costi di una scuderia. L’ingegnere della rossa ha le idee parecchio confuse al riguardo. Le aveva sin da inizio stagione peraltro. Poi, dopo le notizie insistenti che hanno circolato liberamente per il paddock durante le ultime settimane, le inquietudini al riguardo sono emerse ancor di più.

Tutto nasce da un presunto aggiornamento della Red Bull, squadra capace, secondo voci di corridoio, di produrre un nuovo telaio alleggerito per far volare ancor dii più i bolidi austriaci. La stupefacente prestazione di Spa-Francorchamps ha nutrito il gossip sopracitato, alimentando perplessità sulla corretta osservanza del budget cap.


F1. Binotto non si fida di Red Bull.

Fidarsi e bene, non farlo è decisamente meglio. Un detto che difficilmente trova smentite. Rendersi conto delle ragioni evidenti. Toccare con mano. Insomma, qualsiasi esso sia il modo per dirlo, Mattia pretende la verità. Niente di più lecito, d’altronde, quando di mezzo c’è un mondiale di F1.

Il tecnico spilungone non attacca, non lancia illazioni. Al contrario si professa totalmente ignaro sui piani messi in atto dalla squadra di Milton Keynes. Ciò non toglie che il torbido infastidisce. Rende tutto quanto troppo nebuloso in mondo, quello della F1, già di per sé spesso zeppo di “segreti”.

lo sguardo dubbioso di Mattia Binotto, team principal della storica Scuderia Ferrari

Proprio per questo Binotto ha sciorinato senza veli alcune riflessioni. Il riferimento è relativo all’approccio del quale la FIA dev’essere fornita in merito al budget cap. L’impegno massimo è richiesto per consentire che le norme finanziarie risultino sempre eque e non possano, quindi, creare un contesto vantaggioso per nessuna scuderia.

La quantità di uomini in forza alla federazione appare esigua per garantire un panorama cristallino. Lo suppone il ferrarista senza mezzi termini. Solo un corposo “ispessimento” del personale offrirebbe garanzie al riguardo. Questo il desiderio per il prossimo futuro, utile per assicurare controlli operativi maggiori. Del resto, un modello finanziario non regolato da normative tecniche o sportive non avrebbe futuro.


F1. Horner e Marko si difendono dalla Ferrari

Le affermazioni perentorie di Binotto non sono di certo piaciute alla Red Bull. L’alleggerimento delle RB18 che tanto fa parlare di se, però, non è affatto una fandonia. A darne prova è stato l’attuale leader del campionato piloti, qualche giorno fa, con le sue dichiarazioni al riguardo durante il week end belga. Il successivo dietrofront mediatico è firmato dal duo Helmut/Christian.

Scocciati, ambe due hanno dichiarato che tali notizie non provengono dall’interno della squadra austriaca. Trattasi di illazioni a buon mercato messe in circolo per cercare, in qualche modo, di mettere pressione al team in vetta al campionato? Chissà…

il settantanovenne austriaco Helmut Marco, consulente del team Oracle Red Bull Racing

Deciso come sempre Marko rincara la dose. Il consulente settantanovenne non le manda a dire. L’ex pilota automobilistico rifiuta categoricamente “l’accusa” e sostiene che la pletora di esperti finanziari preposti alle verifiche sia più che sufficiente. Inoltre integra alle sue affermazioni un punto fermo: “risulta molto improbabile che andremo a produrre nuovi telai.


F1: Red Bull sfrutta le zone grigie del regolamento?

Ora le cose sono due: o Max ha detto una balla colossale oppure una verità scomoda. In entrambi i casi, questa volta, la comunicazione della Red Bull si allinea a quella deleteria e reiterata della Ferrari. La congettura finale abbraccia un’ipotesi verificata all’interno del paddock dalla redazione di FUnoAnalisiTecnica: diversi team di hanno riportato evidenze sul del presunto nuovo telaio della RB18.

Tuttavia le scappatoie per costruire up date “invisibili” al budget cap esistono davvero? Magari appaltando ad alcune imprese al di fuori della massima categoria la produzione di alcune parti? L’idea pare alquanto improbabile visto che, da regolamento, ogni nuovo componente di una vettura è soggetto a stretti controlli da perte della federazione internazionale.


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

Foto: Scuderia Ferrari – Oracle Red Bull Racing

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Zander Arcari