Formula 1

Gp Italia 2022/Analisi on board Fp3: Red Bull fa la voce grossa

Ultima sessione di prove libere del Gp d’Italia di F1 prima che il cronometro inizi a contare davvero. Dopo due ore di lavoro e di raccolta dati che sono stati analizzati e processati nella notte, è tempo di apportare gli ultimi correttivi agli assetti prima che le vetture entrino in regime di parco chiuso.

La Red Bull, che ieri ha sperimentato soluzioni differenti sul fronte ali, specie in Fp1, dovrebbe convergere sulla configurazione scelta da Max Verstappen che consta in un alettone posteriore leggermente più carico che ha il compito di offrire una maggiore spinta verticale e, di conseguenza, una migliore trazione in uscita dalle curve (per i dettagli consulta la nostra analisi prestazionale: leggi qui).

Ricordiamo che la vettura n°1 dovrà subire un arretramento in griglia di cinque posizioni dovuto alla sostituzione della parte endotermica del propulsore Honda. Verosimile che, per tal ragione, anche oggi, il campione del mondo preferisca concentrarsi sul passo gara. Simulazione che, ovviamente, verrà abbinata a quelle tipiche delle Fp3 in cui si testa il giro push.


F1. Gp Italia 2022: Red Bull lavora con le medie in simulazione gara nella prima fase delle Fp3

Come da consuetudine, la nostra analisi si avvia facendo un rapido cenno alle condizioni ambientali. Anche oggi Monza ha visto l’assenza di nubi: cielo sereno e temperature in leggero aumento rispetto a 20 ore fa. L’aria si aggira, alle 13:00, intorno ai 25°C, la pista sui 40.

Max Verstappen avvia le operazione con i soliti radio check effettuati in diversi punti del circuito. Gomma media per questa prima sezione di prove libere. Il lavoro si concentra su un minirun di cinque tornate in cui ha incontrato un George Russell particolarmente lento (in simulazione gara, nda)a far da tappo. Cosa che ha fatto abortire il primo assalto ed ha generato il solito messaggio piccato dell’olandese che in questo fine settimana appare molto polemico nei messaggi scambiati con Gianpiero Lambiase.

Nel secondo tentativo, dopo la tipica tornata di cooling down (recharge: on), il campione del mondo piazza il primo crono temporaneo (1.21.872). Il primo stint si chiude col passaggio ai box per analizzare gli elementi raccolti.


Dopo quasi mezz’ora, Max Verstappen riprende la via della pista. La Red Bull RB18 n°1 monta ancora gomma media. La penalità di cinque posizioni a cui andrà incontro il campione in carica impone un lavoro più orientato alla gara. Per ora, difatti, la soft non s’è ancora vista.

Dopo tre giri dei sette totali (compreso quello di ingresso in pista e di rientro ai box), l’olandese si apre in radio e si lamenta di un fastidioso sottosterzo che, da una valutazione delle immagini che sono state un po’ intermittenti in questa fase centrale di lavoro, si palesa nelle due di Lesmo e nel cambio di direzione all’interno della Variante Ascari.

Ecco la progressione cronometrica di Max:


Max Verstappen – Oracle Red Bull Racing, Gp Monza 2022

F1. Gp Italia 2022: Max Verstappen efficace con gomma soft

Per l’ultima parte di lavoro mattutino Verstappen si fa vedere in pista con gomma soft. E’ tempo di provare un assalto a serbatoi più scarichi. 1.21.525 il tempo dell’olandese. Con gomma morbida il comportamento della RB18 è più neutro. Resta il leggero sottosterzo a Lesmo e alla Ascari, ma si tratta di condizione endemica considerando l’assetto scarico preteso dal tracciato brianzolo.

Dopo il giro Gianpiero Lambiase parla di Curva 6-7 come tratto di sistemare. Si tratta delle due di Lesmo. Il pilota recepisce senza replicare. Due giri di cooling down vengono richiesti dal muretto. Nel secondo giro push non si registrano miglioramenti cronometrici, segno che le gomme soft hanno una vita non lunga, specie se si cerca la prestazione assoluta.


La sessione si chiude con i rituali test di partenza che ieri non erano andati benissimo. Lambiase comanda un solo burn out. Max fa una prima prova in uscita dai box rinunciando a quella sotto i semafori. Persiste qualche incertezza nel cambio di marcia tra la seconda e la terza. Forse è solo questo il neo di una vettura che pare di un altro livello.

Dopo quest’ultimo turno di libere la sensazione che la Red Bull, sia sul passo gara che nel “one shot“, sia la vettura da battere è nettamente confermata. Le cinque posizioni di penalità potrebbero essere solo una fastidiosa formalità per il driver di Hasselt che ha un mezzo tecnico che od ora sembra imbattibile. Fondamentale sarà partire bene e stare lontano dai guai nell’imbuto della Prima Variante.


Autore: Diego Catalano@diegocat1977

Foto: F1TV, Oracle Red Bull Racing

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Diego Catalano