Formula 1

Gp Giappone 2022/Ferrari vs Red Bull: anteriore F1-75 vs efficienza RB18

Il diciottesimo round di F1 prende corpo. Sukuza, Giappone, pista molto particolare con caratteristiche uniche. A tal proposito, nella giornata di ieri, abbiamo dedicato un’anteprima tecnica con tutti i dettagli fruibile a questo link. La storica scuderia Ferrari resta in cerca di riscatto. L’oramai lontano 10 luglio, infatti, segna la data dell’ultima vittoria del Cavallino Rampante nella massima categoria del motorsport.

Malgrado i due mondiali, piloti e costruttori, per la Red Bull siano una mera formalità, la squadra di Milton Keynes non ha alcuna intenzione di tirare i remi in barca. Al contrario l’unico obbiettivo per il week end nipponico è vincere, per fregiarsi finalmente di ambedue i titoli.


F1. Gp Giappone 2022: setup aerodinamico

Il tracciato di per sé è molto rapido, caratterizzato da curve ad ampio raggio che si percorrono con marcie alte. Non mancano però rettilinei e tratti più lenti, in cui viene richiesta una maggiore trazione. Proprio per questi motivi, il carico che le squadre andranno a ricercare sarà all’incirca medio. In altre parole, potremmo dire che le vetture con un alto livello di efficienza aerodinamica saranno avvantaggiate. Una su tutte la RB18, il cui concetto delle pance sta venendo copiato in lungo e in largo sulla griglia, proprio per via dei privilegi in termini di penetrazione aerodinamica che può offrire.

Il primo settore della pista, tuttavia, è una successione di curve ad alta velocità. Verrà quindi richiesta tanta downforce e un avantreno molto preciso. Sotto questo aspetto la rossa potrebbe esprimersi molto bene, in quanto, come sappiamo, la monoposto italiana è dotata di un centro di pressione aerodinamico più avanzato, elemento che carica maggiormente l’asse frontale.

il messicano Sergio Perez (Oracle Re Bull Racing) a bordo della sua RB18

Per quanto riguarda l’ultimo settore, invece, servirà un carico più bilanciato tra i due assi. Si dovrà quindi cercare un buon compromesso durante le libere, “aggiustando” adeguatamente l’incidenza del flap frontale. L’ala utilizzata sulla F1-75 è a cucchiaio, specifica che abbiamo visto in svariati appuntamenti quest’anno.

In ultima istanza c’è poi da fare un ragionamento. Ad inizio stagione, su questo circuito, Ferrari avrebbe sofferto parecchio. Ad oggi, dopo il passo avanti realizzato durante gli ultimi mesi a livello aerodinamico in termini di efficienza, le cose potrebbero essere differenti. Ciò nonostante, come sempre, la conferma arriverà solamente dalla pista.


F1.Gp Giappone 2022: set up meccanico

Anche per quanto riguarda la parte meccanica i compromessi saranno molti. Nel primo tratto, come detto, un anteriore reattivo e nel complesso una vettura capace di inserirsi bene nelle veloci curve ad ampio raggio sarà molto importante. Nel T2 e T3 si preferirebbe un bilanciamento maggiormente spostato sul posteriore.

Ecco perché sarà necessario trovare un bilanciamento adeguato anche rispetto al carico aerodinamico. Per questa ragione saranno molte le combinazioni sulla messa a punto che potrebbero funzionare, contesto che verrà ampiamente studiato durante tutto il venerdì.

Le squadre, come sempre, arriveranno già con un’idea sulla direzione da prendere esaminata nei dettagli al simulatore. Eppure il lavoro da mettere in pratica durante le prove le libere sarà comunque massivo. Dal punto di vista meccanico le auto modenesi sono favorite, avendo una buona trazione e potendo godere di una sospensione anteriore naturalmente più rigida che aiuta l’inserimento.

Ferrari F1-75 – GP Suzuka 2022

Detto questo va rimarcato come Red Bull arrivi in Giappone da favorita, avendo tra l’altro vinto a Singapore, ultimo vero feudo Ferrari di questa stagione. Inoltre i bolidi austriaci hanno dimostrato una grande capacità di adattamento su circuiti non particolarmente favorevoli, il tutto grazie ad un meticoloso studio sul setup.


F1. Gp Giappone 2022: amministrazione compound

Durante il campionato in corso vedremo in azione le C1 per l’ultima volta. Oltre alla gomma più dura della gamma avremo anche la C2 e la C3. Ovviamente sono mescole con una finestra di operazione più alta, in modo da consentire l’adattamento alle curve veloci che impongono sforzi laterali notevoli sviluppando molta energia.

Tale scenario, in determinate situazioni, prevede lo sviluppo di un probabile overheating all’interno della carcassa, fattore che potrebbe dar vita a fenomeni nocivi come il blistering. Importantissimo, per tanto, sarà non eccedere il limite superiore di temperatura della gomma. Per fortuna la forma ad otto del tracciato consente di distribuire le forze tra i due lati della vettura. Per questo motivo non avremo una particolare usura delle “calzature” su uno dei quattro angoli delle F1.


F1. Gp Giappone 2022: Porpoising e bouncing

Benché il fondo della pista risulti abbastanza abrasivo, l’asfalto di Suzuka resta pur sempre regolare con l’assenza di specifici bump. Il provvedimento per limitare il saltellamento aerodinamico alzando il fondo della vettura, perciò, non sarà eventualmente preso in considerazione per motivi prettamente “fisici”. In alcuni rettilinei, tuttavia, potrebbe verificarsi tale fenomeno anche in base al setting specifico di ogni monoposto.


Autori e grafici: Niccoló Arnerich – @niccoloarneric – Alessandro Arcari – @berrageiz

Foto: Albert Fabrega – @AlbertFabrega

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Pubblicato da
Niccolò Arnerich