Formula 1

Gp Messico 2022/Analisi Telemetrica: RB18 carente di rotazione, F1-75 domina nei tratti guidati

F1, Città del Messico, round numero 20 del campionato mondiale 2022. Dopo aver analizzato le varie configurazioni aerodinamiche scelte da Ferrari, Red Bull e Mercedes, disquisendo sulle caratteristiche intrinseche delle vetture espresse durante la prima giornata di prove libere, analizzando passo gara e degrado (clicca qui per i dettagli tecnici), scendiamo ora in profondità prendendo in esame le risultanze della pista attraverso dati ancor più precisi.


F1. Gp Messico 2022: Ferrari batte Red Bull nel misto

Affrontando la tornata telemetria alla mano, possiamo confermare la supremazia Red Bull in termini di velocità di punta. Sono ben 9, infatti, i km/h di differenza alla staccata di curva in favore del bolide austriaco del bi-campione del mondo olandese. La rossa di Maranello, invece, ha messo in mostra altre caratteristiche comunque molto importanti.

La F1-75 è stata capace di distinguersi per reattività nei cambi di direzione presenti tra curva uno e curva tre. Tale fattore ha permesso allo spagnolo Carlos Sainz di portar maggior velocità all’apice in questo tratto. Inoltre, l’ex pilota McLaren, è stato in grado di produrre una buonissima trazione in uscita che lo ha proiettato verso il piccolo allungo successivo.

compare telemetria curva 1 tra Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) – Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) – Gp Messico 2022

Arriviamo dunque alla frenata di curva quattro. Il tratto ad alta velocità di percorrenza è parecchio corto, pertanto i due piloti presi in esame raggiungono questo punto a pari velocità. Nelle seguenti curve serve un alto livello di grip meccanico, caratteristica che la vettura modenese ha confermato di avere: una trazione migliore in uscita da ogni curva sommata a velocità minime più alte.

compare telemetria curva 4, Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) – Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) – Gp Messico 2022

Giungiamo così alla zona centrale, dove dominano le curve a media velocità. In questa sequenza Ferrari si distingue nuovamente. Poca rotazione per la RB18, in quanto di fatto l’auto austriaca non riesce a posizionarsi al meglio per l’uscita.

I due arrivano alla medesima velocità anche alla staccata che immette nella zona dello stadio. Sarà interessante capire se, nella giornata odierna, il delta di velocità andrà ad aumentare una volta che verranno deliberate potenze maggiori sulle power unit.

compare telemetria parte centrale, Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) – Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) – Gp Messico 2022

Nell’ultimo tratto serve tanta accelerazione e bilanciamento meccanico. Ancora una volta notiamo una marcata differenza, con Max che ritarda a dare gas rispetto all’iberico. Anche in questo caso si nota un sottosterzo eccessivo a centro curva. Il muso della vettura si allontana dall’asfalto in quanto il pilota alza piede dal pedale dal freno.

compare telemetria ultimo tratto, Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) – Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) – Gp Messico 2022

In quel momento l’auto perde carico frontale e, di conseguenza, si innesca il fastidioso fenomeno sopracitato. In uscita entrambi i piloti non sono posizionati al meglio ed una parte maggiore del grip disponibile viene impegnata per contrastare le forze laterali. Una traiettoria più consona, avrebbe consentito di impiegare gran parte di questo grip per trazionare in uscita dalla curva.


Autori e grafici: Niccolò Arnerich – @niccoloarnerich

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Pubblicato da
Zander Arcari