Formula 1

Red Bull: un venerdì tra pista e meeting “diplomatici”…

F1, Austin, 2022: le note vicende legate alla violazione del budget cap da parte della Red Bull hanno inevitabilmente catalizzato l’attenzione degli addetti ai lavori e dei competitor nella prima giornata di prove libere sul tracciato statunitense. La delicatezza del momento è testimoniata dalla presenza negli States del presidente della FIA Mohammed Bin Sulayem.

Al termine delle free practice 1 il grande capo della federazione internazionale ha avuto un breve colloquio con Christian Horner. E’ lecito ipotizzare che nelle prossime ore possa avere colloqui informali con gli altri team principal , in quella che ha le sembianze di una missione diplomatica.

Christian Horner (Red Bull) e Mohammed Bin Sulayem (presidente FIA) al termine dell’incontro dopo le FP1 del gran premio di Austin

La posticipazione dell’incontro trai i rispettivi vertici di Red Bull e FIA ha modificato i programmi del team austriaco che ha procrastinato un meeting con i media inizialmente previsto alle ore 10:00 locali. E’ davvero complesso isolare e analizzare il contenuto sportivo delle prime prove anche il relazione al particolare programma delle prime due sessioni di prove libere.

Da questa stagione, infatti, è stata introdotta la regola secondo cui ogni team è obbligato a impiegare in almeno due occasioni, una per ciascuna vettura, un giovane pilota con non più di due Gran Premi all’attivo. Nelle Fp1 la metà delle squadre ha rispettato la suddetta regola impiegando piloti delle rispettive accademy (al netto di Antonio Giovinazzi, nda) in luogo dei titolari.

La seconda sessione di prove libere, della durata di 90 minuti, è stata dedicata ai test dei pneumatici Pirelli “proto”, mentre i piloti che hanno ceduto il volante nelle Fp1 hanno speso solo 35 minuti per svolgere il programma funzionale al weekend di gara. In sostanza, per Red Bull, le evidenze utili sono limitate alle sole prime prove libere.


F1. Red Bull in affanno nel terzo settore

Nel corso delle prime libere su asfalto ovviamente “green”, la RB18 ha dimostrato la propria superiorità nel segmento centrale del circuito, caratterizzato dalla presenza del lunghissimo back straight tra curva 11 e 12 lungo ben 1100 metri. Qualche difficoltà è emersa nel T3, settore più tortuoso del circuito texano.
 

Gap tra Sainz (Ferrari) e Verstappen (Red Bull) nel T3

 
Gli oltre quattro decimi rimediati da Max nel terzo settore rispetto all’intertempo di Carlos Sainz, sembrano comunque superiori rispetto al reale potenziale della vettura blu racing. In tal senso, il due volte campione del mondo non sembra affatto deluso dal comportamento della propria monoposto come dichiarato ai microfoni di Sky Sport:

Nelle Fp1 è andato tutto bene, abbiamo provato alcune cose e abbiamo comunque prodotto un buon passo. Senza dubbio questo è molto positivo. Sapevo che le Fp2 sarebbero state diverse. E poi abbiamo portato anche le gomme C1 che non usiamo neanche qui ed era molto dura. E ‘abbastanza difficile interpretare il venerdì correttamente, ma almeno abbiamo completato il programma.”

Interrogato sulla prospettiva del weekend il pilota olandese si è dichiarato fiducioso: “Dovremmo andar bene. Vedremo domani sul giro secco. Il long run è un punto interrogativo perché mancano i riscontri delle seconde prove libere.”

Modifiche al tracciato comunicate dalla FIA nel documento “Race Director’s Event Notes”

Insolitamente il fuoriclasse di Hasselt ha preso parte alla “track walk” del giovedì per verificare se gli avvallamenti, presenti nelle scorse edizioni del Gran Premio, erano stati eliminati grazie alla riasfaltatura di alcune sezioni del tracciato.


F1. Perez : sostituzione dell’unità endotermica per volare nel prossimo round in patria

Con inusuale anticipo Red Bull ha sostituito l’unità endotermica della Power Unit (ICE, nda) sulla monoposto di Sergio Perez. L’obiettivo è chiaramente quello di fornire al pilota messicano le migliori condizioni per poter coronare il sogno di vincere la gara di casa della prossima settimana.
  

La comunicazione della FIA che notifica la sostituzione dell’ICE sulla monoposto di Sergio Perez

L’omologazione della quinta unità endotermica comporterà la penalizzazione di 5 posizioni in griglia rispetto al piazzamento della qualifica. In merito alla attività svolta in pista, Checo è alla ricerca del miglior bilanciamento in quella che sarà una gara di rimonta:

Tutto sommato il feeling era buono, ma dobbiamo lavorare per avere un bilanciamento migliore. La macchina va bene, nel complesso, ma l’importante sarà avere un passo gara forte per recuperare dalla penalità. Sono costretto ad avere questo approccio, tenendo conto anche del degrado delle gomme


F1. La quiete (di Horner) prima della tempesta.


Il frenetico venerdì di Horner tra muretto box e meeting con il presidente della FIA è probabilmente solo il prologo di un sabato ancora più rovente. Alle ore 17:25, infatti, è previsto il rituale incontro dei team principal con i media in cui Christian siederà al fianco di Zak Brown e Mattia Binotto.

L’incontro promette di essere particolarmente accesso in virtù delle recenti esternazioni del CEO della McLaren, nelle quali ha dichiarato senza filtri che Red Bull ha “barato” e pertanto debba essere duramente punita. Sarebbe davvero un peccato se la F1 fornisse la peggiore versione di sé stessa di fronte ad un pubblico mai così numeroso, con una presenza di quasi mezzo milione di spettatori nel corso del weekend. Pare che la massima categoria dalle aspirazioni globali debba nuovamente fare i conti con astruse dinamiche opportunistiche…


Autore e grafiche: Roberto Cecere – @robertofunoat

Foto: Oracle Red Bull Racing

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Pubblicato da
Roberto Cecere