Formula 1

Pirelli conferma la nostra indiscrezione: è in corso la revisione procedurale del warm up statico delle gomme

Lo avevamo anticipato in uno scritto di due giorni fa: la F1 sta prendendo in seria considerazione l’idea di procrastinare l’abolizione delle termocoperte. O, quanto meno, di rendere il passaggio più progressivo (leggi qui). Le voci che avevamo raccolto all’interno del paddock trovano conferma nelle parole di Mario Isola, n°1 delle attività di Pirelli Motorsport. Il manager meneghino ha spiegato che le parti coinvolte sono nel pieno di un’interlocuzione atta a rivedere delle decisioni prese, a quanto pare, in maniera un po’ troppo affrettata.

Come al solito è la pista il giudice di ultimo grado e solo essa è in grado di confermare o sovvertire le “sentenze” emesse dai simulatori. Ma qual è la timeline operativa delineata dai decisori? La strada tracciata dalla FIA è la seguente: la F1 vuole fare a meno delle termocoperte a partire dal 2024. Un cammino a tappe, ma forse troppo repentino. L’anno scorso, difatti, erano consentite temperature massime di 100°C all’anteriore e di 80 all’asse arretrato. Nel campionato in corso la soglia è stata conformata a 70° su entrambi gli assi. L’anno venturo si passerà a 50°C per poi eliminare del tutto l’apparentemente indispensabile strumento dall’annata successiva.

Le seconde libere del Gran Premio del Messico sono state l’occasione per ritestare le gomme 2023 già messe alla frusta ad Austin. Prove necessarie ad individuare le mescole definitive che saranno offerte ai team in altre sessioni in pista che precederanno i canonici test invernali. Anche in questa sessione sperimentale sono sorti gli stessi problemi manifestatisi al Circuit of the Americas: le gomme erano troppo fredde per essere gestite nei giri successi all’uscita dai box.

Meccanici Ferrari sistemano le termocoperte intorno agli pneumatici Pirelli 2022

F1. Abbassare la temperatura delle termocoperte genera un doppio svantaggio

Isola ha spiegato che la temperature delle termocoperte impostata a 50°C ha creato più di una difficoltà ai piloti. Ecco che, per evitare incidenti in una fase di stagione in cui le risorse finanziarie sono al lumicino, è stato praticamente necessario impostare le coperte a 70°, valore che corrisponde alla soglia vigente nel 2022 e che, salvo imprevisti, dovrebbe a questo punto essere confermata anche per la stagione ventura.

Una delle ragioni alla base della volontà di abolire le coperte riscaldanti è quella ambientale. Nell’idea della FIA, che mette in atto la visione strategica di Liberty Media, si farà a meno di un determinato quantitativo di energia elettrica necessaria ad alimentare lo strumento. Mossa che va incontro alle istanze green che la F1 ha messo in cima alla sua agenda. Ma si tratta di un falso mito che in Pirelli hanno sfatato con i numeri. I dati hanno chiaramente detto che è più economico scaldare le gomme a 70 gradi per due ore piuttosto che impostare il termostato a 50 per tre ore.

Questo avrebbe definitivamente convinto i vertici della categoria a fare un passo indietro e a stabile che l’anno prossimo resta tutto invariato. Una volta tanto – ed è sintomatico il fatto che ci stupiamo di una cosa ovvia – in Formula Uno prevale il buon senso e, soprattutto, viene ascoltato il punto di vista dei piloti che sono coloro i quali, in prima persona, rischiano la pelle a causa di scelte talvolta non proprio logiche.

I meccanici della Pirelli alle prese con le operazioni di scarico dei propri compound

F1. Restano dubbi sull’uso delle termocoperte nel 2024

Ma non è il caso di esultare perché questo quadro sarà attivo solo nel 2023. Per l’anno successivo non è stata prevista alcuna variazione. Ad oggi, difatti, non è in agenda la rimozione del ban totale dell’uso delle termocoperte. Chiaramente ci muoviamo in uno scenario molto liquido nel quale il parere dei driver pesa come un macigno. La GPDA potrebbe decidere di mettersi di traverso. E a quel punto non ci sarebbe volontà superiore che tenga.

C’è però da vincere la ritrosia di alcune squadre che, in un incedere incomprensibile, spingono per l’abolizione del warm-up statico degli pneumatici. Proprio ieri, a sorpresa, Lauren Mekies, direttore sportivo della Ferrari, ha rilasciato dichiarazioni sorprendenti che appaiono fortemente decontestualizzate: “Ritengo che l’obiettivo finale sia quello giusto, ma dobbiamo dare alla Pirelli il tempo sufficiente e tutte le occasioni possibili per testare e sviluppare un prodotto che soddisfi tutti i requisiti. Una volta che li avremo potremo passare ad un approccio che non richiede le termocoperte“. Forse l’ex FIA non ha parlato coi suoi piloti prima di presentarsi ai microfoni…


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1TV, Alpine, Scuderia Ferrari

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Diego Catalano