Ne ha fatta di strada Charles Leclerc da quel 25 marzo del 2018, giorno in cui, al volante di una Sauber, ha ufficialmente debuttato in F1. Il Gran Premio del Messico segnerà la centesima gara per il monegasco che ne ha portate a casa cinque per un totale di 23 podi.
Ad essere segnante è il numero di pole position agguantate dal venticinquenne talento dell’Academy Ferrari: ben 18 le partenze al palo. Praticamente, nonostante auto non all’altezza della situazione come la stessa Sauber del debutto e la Ferrari disastrosa del 2020, il pilota è partito regolando il plotone quasi nel 20% delle circostanze. Una score da paura.
“Se devo essere sincero, queste prime cento gare in Formula Uno sono volate. Mi sembra ieri quando sono entrato nel paddock del Gran Premio d’Australia 2018 per disputare la mia prima gara. Sto vivendo un’avventura bellissima – ha spiegato alla conferenza FIA il “n°16” – che già alla seconda stagione mi ha visto entrare nella squadra più prestigiosa in assoluto.
“La nostra prima annata insieme è stata buona e ha portato in dote le prime due vittorie, poi abbiamo faticato per i successivi due anni. In questo 2022 – ha concluso Charles – siamo stati competitivi ad ogni gara e ne abbiamo vinte tre. Chiaramente stiamo lavorando tutti uniti per ottenere di più già dal prossimo anno”.
Lo sguardo di Leclerc è giù puntato al prossimo mondiale in cui la Ferrari, anche grazie alla sentenza sul budget cap gate che attendiamo ad ore, potrebbe garantirsi un vantaggio tecnico che potrebbe essere fondamentale per battere qual Max Verstappen che, fino al Gran Premio di Imola, sembrava una preda sbranabile. Poi la stagione ha preso una piega inattesa. Ma Charles non demorde e vuole raggiungere il tetto del mondo a bordo di una Rossa.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Scuderia Ferrari