9/10/2022. Questa potrebbe essere una data storica per Max Verstappen perché potrebbe coincidere con il giorno in cui arriva il secondo titolo iridato di F1 della sua carriera. La pole position ottenuta ieri nonostante il piccolo problema all’estrattore verificatosi nel secondo assalto della Q3 (leggi qui) è il primo tassello di qualcosa di più grosso che l’olandese deve costruire negli 53 giri del Gran Premio del Giappone.
Il talento di Hasselt è braccato dalle Ferrari di Charles Leclerc, il driver che ha provato a dargli filo da torcere almeno fino alla pausa estiva, e Carlos Sainz che possono giocare in tandem per provare a limitare lo slancio di Max “orfano” di Sergio Perez che scatterà dalla quarta piazzola.
Una delle chiavi della gara è rappresentata dal meteo. Al momento dello start la pista è bagnata a causa della pioggia che ha preso a cadere prima dell’evento. Ritroviamo dunque un asfalto molto freddo (21°C) in un contesto di 17° ambientali. Nei giri di schieramento Verstappen prova una partenza con risultati molto negativi. L’olandese sene lamenta un radio. Tentativo di spingere verso lo start dietro safety car?
Nei minuti immediatamente precedenti il giro di formazione la pioggia si intensifica. Per tale ragione la scelta della tipologia di gomme da bagnato resta in bilico fino all’ultimo instante. Le intermedie che sembravano essere le prescelte vengono confermate. Scelta adottata da tutti i piloti in griglia. In ogni caso, ad ora, il vantaggio per la Red Bull n°1 di aver preservato due treni di soft nuove è sfumato. Chissà se, con l’andare dell’evento, possa diventare un fattore nelle fasi finali del gran premio.
Nel giro di preparazione, date le condizioni della pista, assume una valenza fondamentale il warm-up dei freni e delle gomme. Sono soprattutto queste a dover entrare nella giusta finestra d’esercizio. Al momento dello spegnimento dei semafori, difatti conta la trazione. Quindi Max, sotto indicazione dell’ingegner Gianpiero Lambiase, si produce in due burn out per riscaldare gli pneumatici dell’asse anteriore.
A vetture schierate arriva la tipica indicazione “Last car approaching the grid“. Ci siamo. Salgono i giri, si spengono i semafori: la RB18 di Verstappen pattina molto allo start 8in seconda marcia) tanto che Leclerc si affianca minacciosamente. Il pilota di Hasselt non demorde e tiene già all’esterno di Curva 1 virando (è il caso di dirlo viste le condizioni) davanti al rivale monegasco.
E’ subito tempo di safety car a causa di diverse uscite: Vettel, Albon e Sainz che la perde da solo andando a muro. Alla direzione gara servono due giri per deliberare bandiera rossa. La gara è stoppata al passaggio tre. Probabilmente è necessario montare gomme full wet. Ed è questa l’indicazione che giunge dalla vettura n°1. Il pilota scende dall’auto in attesa che arrivino comunicazioni ulteriori. Nel frattempo la pioggia aumenta così come le possibilità che sarà uno stop lungo.
La gara dovrebbe riprendere alle 7:50 italiane. La direzione gara prevede la rolling start dietro safety car che, verosimilmente, rimarrà in pista per più giri. Così si tasterà il livello di grip e le condizioni generali del tracciato. Ma, poco dopo, giunge un’altra comunicazione che confuta la prima. Partenza rinviata ulteriormente. Inizia il dolente balletto cui la la direzione gara ci ha già abituati. L’immagine che abbiamo davanti agli occhi è, ahinoi, questa:
9:15 italiane. La ripresa si ha quando mancano 45 minuti al temine dell’evento. Tutti con gomma full wet e dietro safety car. Il Gp del Giappone si trasforma in una sorta di sprint race che potrebbe non assegnare punteggio pieno.
C’è poco da raccontare nella fase del restart. Lambiase si limita a spiegare di essere cauto e di gestire al meglio il warm-up delle gomme. Max si apre in radio e dice ha la situazione è più critica nel primo settore. Ci sono dei “river” definiti pazzeschi. Le condizioni generali, in ogni caso, potrebbero permettere la ripartenza.
Arriva finalmente, al quinto passaggio, la comunicazione della rolling start. “Keep brakes positive” ammonisce Lambiase. La ripresa è piuttosto morbida: Leclerc non attacca e Max può proseguire in scioltezza.
Sebastian Vettel prova subito l’azzardo montando gomma intermedia. Occhi puntati sui tempi del tedesco. Max le chiede al sesto passaggio. Lambiase prende tempo in attesa dei riscontri. Arriva subito la comunicazione: “box”.
Max riesce a tenere la posizione su Leclerc in fasi concitatissime poiché si fermano diversi piloti. L’olandese prende subito a martellare aprendo un margine di oltre 4 secondi in poche tornate. Ricapitoliamo la situazione facendoci aiutare dalla seguente grafica:
Lambiase avvisa che Charles è molto veloce nel primo settore. Max vuole reagire mantenendo il delta sul monegasco. E’ un tira e molla settore per settore, ma il gap resta tutto sommato invariato quando siamo arrivati all’undicesimo giro. “Same pace sector one” avvisa l’ingegnere italiano che aggiunge: “Mode 5, STRAT 3“.
Dura poco la verve della Ferrari n°16: Max apre un distacco interessante di oltre otto secondi al termine del passaggio 13. “tyres are stable at the moment” avverte il muretto. Messaggio che allontana eventuali pit stop. Le comunicazioni ora vertono sui distacchi. Verstappen è comodamente in fuga mentre Leclerc è in difficoltà con le gomme tanto da chiedere al box se è il caso di fermarsi. Al passaggio 18 sono quasi 14 i secondi di distacco.
Quando mancano sette minuti allo scadere del tempo massimo (circa 4 giri) Max è a +20 su Leclerc che viene attaccato da Perez. Potrebbe essere questo il duello decisivo per assegnare il titolo 2022 visto che in queste condizioni è difficile marcare quel giro veloce che darebbe il punto necessario.
Quando il gap è sui 22 secondi Verstappen chiede se è il caso di fermarsi per montare gomme nuove e provare a fare il giro veloce che varrebbe il titolo. In prima battuta Lambiase nega il permesso alla manovra.
Max va a vincere la gara ma non il campionato. Leclerc si difende in ogni modo sbattendo letteralmente la porta in faccia a Perez. Il monegasco taglia la chicane e si rimette dinnanzi al messicano che non riesce ad avere la meglio. Max Verstappen vince la dodicesima gara stagionale.
Colpo di scena finale: con una solerzia inusuale arrivano i cinque secondi per Leclerc che è terzo. Max Verstappen è campione del mondo
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Oracle Red Bull Racing