La ricerca continua. In Mercedes non ripongo i lanternini e si ostinano a muoversi in un budello oscuro alla ricerca della coppa del vincitore. Dopo aver definitivamente abdicato lo scettro del miglior costruttore della F1 con un simbolico passaggio di mano che si è sintetizzato nel comodissimo sorpasso che Max Verstappen, quasi “col braccio da fuori”, ha potuto fare ai danni di Lewis Hamilton, alla franchigia di Brackley non restano che tre misere gare per provare almeno l’ebbrezza di una vittoria stagionale.
Ad Austin la W13, complice un pit stop errato che ha mandato su tutte le furie un Verstappen che sotto stress perde troppo spesso le staffe sciorinando poi il solito grande driving, qualche segnale di miglioramento prestazionale l’ha mandato. Merito al pacchetto di update che ha fatto perdere un po’ di massa alla vettura che è sembrata più agile confermando di essere una buona gestrice dei gomme. Un step che non è servito a colmare il gap dalla RB18. Operazione più dura e che richiederà ben altri sforzi tecnici e finanziari che Mercedes intende mettere in campo nell’imminente pausa invernale.
Il circuito intitolato ai fratelli Rodriguez non sembra essere il teatro più amico degli anglo-tedeschi. Anche perché Sergio Perez, particolarmente agguerrito, ci terrà a ben figurare dinnanzi a facce amiche mettendo un’ipoteca sulla seconda casella della graduatoria piloti. Ancora, c’è da considerare anche una Ferrari che, da par suo, rivendica la suddetta piazza d’onore che è ormai unico obiettivo percorribile per Charles Leclerc. Carlos Sainz, invece, vorrà ricattarsi dopo che Russell l’ha “fatto fuori” dopo la partenza del Gran Premio degli Stati Uniti. Figuriamoci se sarà gentile e concessivo se dovesse trovarsi in bagarre con una Freccia d’Argento.
Eppure, come dicevamo in apertura, Mercedes non vuole alzare bandiera bianca fino all’ultimo chilometro del mondiale 2022. “Ad Austin è stata una montagna russa di emozioni. Sebbene non avessimo il ritmo per vincere – ha spiegato Toto Wolff in arrivo in Messico – è stato fantastico essere in testa alla gara. Gli aggiornamenti che abbiamo portato in Texas hanno rappresentato un passo avanti e siamo stati più vicini ai primi rispetto al passato. Lewis ha condotto una gara eccezionale, concludendo in seconda posizione, e George ha ottenuto un buon bottino di punti nonostante la sua auto fosse danneggiata“.
“Dobbiamo mantenere questo slancio. Siamo cautamente ottimisti in vista del Messico, ma la W13 può essere imprevedibile da una pista all’altra, quindi dovremo aspettare e vedere. È sempre bello tornare su questa pista; i tifosi sono fantastici e l’atmosfera è spettacolare ogni volta che ci andiamo. Sanno come mettere in scena uno spettacolo brillante, quindi non vediamo l’ora di tornare a Città del Messico” ha spiegato il dirigente viennese ai canali sociale della Mercedes.
Un ottimismo che non va confuso con l’illusione. Russell ed Hamiltom affronteranno il terzultimo atto del mondiale 2022 con la consapevolezza di non poter partire coi favori del pronostico. Una condizione a cui i due si sono abituati ma forse non assuefatti perché la speranza che qualcosa di deviante possa verificarsi c’è sempre. Stavolta non sarà il meteo a sparigliare le carte poiché caldo e bel tempo dovrebbero accompagnare il weekend messicano.
In Mercedes sperano di non accumulare troppo ritardo in qualifica, ambito che ha rappresentato il vero tallone d’Achille stagionale. Una partenza nelle zone d’avanguardia sarebbe il viatico per sperare di cogliere le opportunità che si presentano su un tracciato in cui le velocità di punta la faranno da padrone. E questo è l’aspetto che forse spaventa più di ogni cosa perché Austin, qualora ve ne fosse bisogno, ha mostrato ancora una volta quanto la W13 sia soccombente su questo fondamentale sulla RB18.
Anche per questa ragione saranno decisivi i tre turni di libere (Nyck De Vries prenderà il posto di Russell in FP1, ndr) nei quali la Stella a Tre Punte dovrebbe portare una versione corretta e conforme alle osservazioni emesse dalla FIA dell’ala anteriore che doveva essere introdotta ad Austin. Lavoro mirato al 2023 ma che si prefissa di limitare ulteriormente il fenomeno del drag aerodinamico che sta particolarmente penalizzando il progetto W13. Vedremo con quali esiti.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1TV, Mercedes AMG F1