Un buongiorno con i fiocchi, quello per i tifosi della Rossa di Carlos Sainz: la domenica del fine settimana di F1 a Suzuka, ha subito messo nuovamente a dormire quanti quest’oggi hanno impostato una sveglia all’alba per sostenere il madrileno.
Pioggia battente e standing start come se invece ci fosse il solleone: la frittata è stata inevitabile. Le condizioni per una partenza normale era evidente che non ci fossero, ed è bastato semplicemente guardare il giro di prova per constatare la portata d’acqua imponente sollevata da ogni singola monoposto al proprio passaggio.
Visibilità pressoché nulla, grip totalmente assente, e monoposto partite tutte su intermedie: impensabile credere di sostenere queste condizioni a lungo. E così è stato.
L’ottimo scatto da parte di Charles Leclerc non ha arginato la potenza di Max Verstappen, il quale lo ha impietosamente chiuso in curva confermando la sua prima posizione, forte anche del fatto che il lato esterno della pista avesse decisamente più grip.
La partenza in terza posizione di Carlos Sainz possiamo invece dire di non averla quasi vista: gli spruzzi d’acqua delle vetture dinanzi a lui, hanno compromesso la visibilità di tutto il trenino alle spalle del duello tra i primi due.
E così Carlos ha inevitabilmente perso il posteriore della sua F1-75 al tornantino, andandosi a piantare in una posizione in pista davvero infausta, con le monoposto che continuavano a sfrecciargli accanto (non avendo ben messo a fuoco che Carlos fosse lì, data la scarsa visibilità).
Anche lo stesso team principal Mattia Binotto era in disaccordo con le decisioni prese dalla direzione gara: “Le condizioni erano davvero complicate: la pioggia stava aumentando rispetto a quando ci siamo schierati, i piloti lamentavano vetture difficili da guidare, visibilità completamente assente al punto da non poter tenere l’acceleratore giù in pieno sul rettilineo […]
Non facile anche per la direzione gara: difficile decidere come ripartire, e forse non c’erano neanche le condizioni per farlo”.
Ipotizza poi un aquaplaning per Carlos, confermato poi anche dal diretto interessato poco dopo.
Le parole del madrileno in merito al suo ritiro sono state: “Cose che succedono in queste condizioni, ma la verità è che non vedevo niente. Già in partenza ho provato a salire nella scia di Checo perché c’era tanta acqua, e quando sono uscito dalla scia ho trovato un pezzo con un po’ più di acqua per cui sono andato in aquaplaning e poi testacoda.
Il problema è arrivato dopo, quando ero fermo lì nella pista e tutti arrivavano: sapevo che non mi vedevano e lì sei praticamente nelle mani di Dio, perché non sai se realmente ti vedono oppure no”.
Poi aggiunge: “Ci sono vari problemi in queste condizioni: primo problema è che la visibilità è zero, quindi in ogni compound (extreme / inter) non vediamo niente, e se con queste macchine se non vedi, è tutto fortuna perché guidi più o meno senza riferimenti.
Secondo problema è che la inter è così più veloce rispetto alle extreme che tutti vogliamo rischiare a partire con questa gomma: con la inter quando piove un po’ di più, hai tantissimo acquaplaning che ti può portare in difficoltà. Ma fondamentalmente il problema è la non visibilità: se tu fai un testacoda e gli altri ti vedono, non hai preoccupazione perché ti possono evitare.
Ma se non ti vedono, ci piò essere un incidente molto grave come abbiamo visto nel passato: e questo è quello che mi preoccupa tuttora, perché loro in queste condizioni non vedono niente”.
Infine, a proposito dei due trattori ritrovati in pista nonostante tutto (in cui la gestione gara si è discolpata dichiarando che li posizionano fuori per un pronto intervento massimo e rapido), dice: “Nemmeno dietro la safety car vediamo, non vediamo niente: perciò se vai un po’ più a destra o sinistra e c’è il trattore in pista, potrebbe crearsi un incidente sfortunato o forse anche stupido, perché non devi uscire dalla scia dietro la safety car, ma può sempre succedere… E perché rischiare? È per questo che i piloti siamo ancora sorpresi che questo continui a succedere!”.
Come dargli torto. Al momento la gara, prima dichiarata in rolling start alle ore 7.50 e poi revocata, non è ancora ripresa. Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi.
F1 Autore: Silvia Napoletano – @silvianap13
Foto: F1, Carlos Sainz, Scuderia Ferrari, Suzuka GP