Sorride Charles Leclerc, festeggia la Scuderia Ferrari: il campionato 2022 di F1 si conclude con il tanto auspicato obiettivo per questo finale di stagione finalmente centrato.
Il Cavallino Rampante è secondo nella classifica costruttori ed anche piloti, con Leclerc ad appena tre punti di distanza dal contendente numero uno, Sergio Perez (305 vs 308). Una Yas Marina combattuta sino all’ultima curva: è quasi sembrato un remake di Abu Dhabi 2021, con il focus posto però sulla conquista secondo gradino del podio.
Ma parlando dell’ordine di arrivo, Max Verstappen è rimasto al comando per la quasi totalità della gara creando il vuoto dietro di sé, con Leclerc in seconda posizione e Perez in terza; medaglia di legno per la F1-75 di Carlos Sainz immediatamente giù dal podio.
La differenziazione di strategia tra i due alfieri Ferrari però, ha ben pagato: una sosta soltanto per il monegasco (gialla – bianca) e due per il madrileno (gialla – bianca – bianca), dovuta però ad alcune circostanze impreviste che lo hanno visto protagonista suo malgrado.
Nella fattispecie, la battaglia con le Mercedes di Lewis Hamilton prima e George Russell poi, hanno influito sul degrado gomme della monoposto numero 55. Difatti è stato proprio Carlos stesso a spiegarlo: “Sono certo che abbia influito abbastanza: ho dovuto lottare tanto con Lewis nei primi 10 giri ed anche con George, il che ha compromesso un po’ il primo stint.
Ho dovuto usare tanto pneumatico per sorpassarlo e ri-sorpassarlo. È stato un casino lì, quindi questo mi ha messo su una strategia a due soste che non era l’ideale oggi. Peccato perché sennò potevamo anche essere più avanti nella lotta, con il passo che avevamo… In ogni caso, bella gara per finire la stagione. Obiettivi raggiunti per la squadra: finire secondo nei mondiali piloti e costruttori, quindi siamo contenti per quello”.
Invece sull’andamento generale ed in ottica 2023, analizza: “Penso che quest’ultima gara dimostri esattamente dove siamo, cioè un passo dietro la Red Bull e Max, e molto simili alla Mercedes: sulla base del circuito, talvolta loro sono più veloci di noi o noi più di loro.
L’anno prossimo dobbiamo semplicemente essere migliori sia in gara, sia in termini di sviluppo: se riusciremo a migliorare queste due cose, saremo in lotta mondiale”.
D’altro canto c’è un Leclerc soddisfatto e finalmente appagato dalla sua prestazione, come un sospiro di sollievo per una stagione altalenante ed estremamente complessa da gestire anche a livello emotivo.
Le sue prime parole liberatorie sono state: “Ho dato il 110% dal primo all’ultimo giro: onestamente è stata una gara perfetta per noi, non potevamo fare molto di più. Sapevo che l’unica possibilità per noi e per battere Checo oggi, fosse avere una strategia diversa e con una gestione delle gomme molto buona, ed è ciò che abbiamo fatto: siamo riusciti a far funzionare una sola sosta, e ne sono molto contento”.
Prosegue poi ammettendo: “Onestamente non credo che ci fosse il passo per arrivare secondi, ma l’abbiamo fatto perché siamo riusciti a spingere gli altri a fare una strategia che non volevano: questo era esattamente il piano di cui avevamo discusso stamattina, mettere pressione a Perez in certi momenti chiave della gara.
E l’abbiamo fatto in una maniera perfetta con una strategia diversa, dunque sono molto contento perché non è stato un weekend facile, anche con tutta la pressione esterna: qua ci giocavamo il secondo posto ed abbiamo fatto un’esecuzione perfetta perciò mi fa piacere finire l’anno così”.
Evidenzia però quanto dal suo punto di vista sia stato importante per la squadra aver conquistato il secondo posto nel mondiale costruttori, dichiarando: “Sono molto contento del secondo costruttori, perché il team ha fatto un grosso lavoro ed ha spinto tantissimo durante gli ultimi due difficili anni, dunque arrivare secondi è comunque un bel risultato.
Spero sia uno step di transizione per vincere i mondiali l’anno prossimo: questo è l’obiettivo, però diciamo che per come è andato l’anno, secondo per costruttori e piloti è la cosa migliore che potevamo fare”.
Tuttavia a suo avviso, c’è ancora da lavorare a Maranello: “Siamo migliorati verso la fine della stagione in termini di strategia dobbiamo ancora lavorare sul passo gara perché la domenica fatichiamo un pochino di più però stiamo spingendo e continueremo a farlo nella pausa invernale per recuperare ancora terreno”.
Conclude infine con un pensiero personale in merito alla lotta mondiale, andata gradualmente sbiadendosi appuntamento dopo appuntamento, ammettendo: “Non posso nascondere che dopo le prime 3-4 gare ovviamente c’era il passo e c’era tutto, ed anche se era presto nel campionato, eravamo il team favorito a quel punto della stagione. Dunque è stato un anno emotivamente difficile nel gestire le emozioni in generale, specialmente da metà campionato. Però considerando tutto e da dove partivamo l’anno scorso, è stato un grande step avanti: adesso dobbiamo fare quello successivo”.
E così con questa bella dimostrazione di forza del team di Maranello (finalmente), si conclude un campionato lungo e sofferto, specialmente per gli uomini della Rossa: caro 2022, la Scuderia Ferrari ti dice arrivederci con un sorriso.
F1 Autore: Silvia Napoletano – @silvianap13
Foto: F1, Scuderia Ferrari