La terza e ultima Sprint Race stagionale di F1, sul circuito di Interlagos, è stata certamente quella più emozionante tra quelle finora disputate. I molteplici avvicendamenti nelle posizioni di testa hanno reso avvincente lo svolgimento della gara sulla distanza dei 24 giri previsti. Merito di un tracciato che da sempre ha offerto molta azione in pista, sommato al livellamento prestazionale dei tre top team mai apprezzato nel 2022.
Mercedes è stata senza dubbio la protagonista di giornata, riuscendo a cogliere la prima affermazione con George Russell. La splendida rimonta di Lewis Hamilton completerà la prima fila dello schieramento di partenza nella gara odierna, a suggello della competitività della W13 “B”.
Oggi, “l’argentea fenice” ha tutte le carte in regola per tornare al successo dopo l’ultima vittoria targata Arabia Saudita. Nel trionfale sabato del team tedesco ha brillato anche Carlos Sainz, giunto secondo al traguardo nel sandwich Mercedes. Sebbene l’’omologazione della sesta unità endotermica lo obbligherà a partire dalla settima casella dello schieramento, la performance espressa dal pilota iberico ha impressionato per aggressività e consistenza.
Nonostante si trattasse di una Sprint Race, in cui molti piloti cercano di minimizzare le manovre al limite, il sorpasso effettuato da Carlos su Max Verstappen ha un valore simbolico ed emozionale superiore al risultato conseguito in pista.
Superare il due volte campione del mondo olandese non è certo un’impresa semplice. Lo spagnolo ha messo in atto una grande manovra, realizzando una staccata al limite effettuata in curva 1, probabilmente cogliendo di sorpresa lo stesso fuoriclasse di Hasselt.
Una grande iniezione di fiducia in vista della corsa odierna, dove Sainz, chiamato alla rimonta, spera di poter replicare la splendida manovra ai danni di Max per rientrare rapidamente nel gruppo di testa.
Ieri una netta sensazione si è palesata: il pilota spagnolo ha massimizzato le performance che la F1-75 può offrire in questo momento. Un contributo è stato fornito da qualche cavallo in più della nuova unità endotermiche che, secondo le info raccolte, non ha girato depotenziata come nel recente passato.
Lo spettro della deludente prestazione messicana sembra, al momento, solo un brutto ricordo. Anche il degrado degli pneumatici soft è stato abbastanza lineare, senza alcun accenno di crollo prestazionale improvviso. Un’ottima notizia per la gara sulla distanza di 71 giri.
Una delle principali qualità di Carlos consiste nell’eccellente visione analitica di quanto accade in pista, sia nel corso delle gare che nelle interviste post corsa senza trascendere in derive emotive. Anche ieri ne ha dato riprova ai microfoni di SkySport F1:
“Le Mercedes hanno spinto tantissimo. Ho cercato di recuperare posizioni sin dall’inizio. Sapevo di dover essere aggressivo vista la penalità per domani (oggi per chi legge). Il secondo posto credo sia il massimo a cui potevo arrivare; quel che è certo è che la W13 è cresciuta notevolmente, saranno forti anche in gara.2
“Contatto con Verstappen? Eravamo al limite, ho scelto una traiettoria stretta e aggressiva in curva 1, anche perché con Red Bull, imprendibile in rettilineo, devi essere aggressivo in frenata. Mi dispiace per il contatto, ma le corse sono così: alle volte devi attaccare per sorpassare. Abbiamo un buon passo, forse le Mercedes hanno qualcosa in più; vedremo con le medie come andrà, proveremo sia io che Leclerc a sorpassare tanti piloti “.
Analogamente alla scorsa stagione, il pilota madrileño sta realizzando ottime prestazioni al tramonto della stagione agonistica. Un mondiale che gli ha regalato sinora tre pole e la prima vittoria in carriera, ma che non sembra aver appagato il suo desiderio di vittoria. Una delle note positive dell’altalenante finale di stagione del Cavallino Rampante soprattutto in chiave 2023.
Autore e grafiche: Roberto Cecere – @robertofunoat
Foto: Scuderia Ferrari