mercoledì, Dicembre 18, 2024

F1 2023: budget cap ferreo e vincoli tecnici meno stringenti per esaltare la creatività

Una delle idee imperanti nell’ambiente F1 prima che si vedessero gli effetti del nuovo regolamento era che ci fosse troppa rigidità che in qualche modo avrebbe potuto limitare la creatività dei progettisti. Motori e cambi sostanzialmente congelati, un faldone regolamentare cresciuto in pagine, codici e specifiche, FIA ad intervenire in corso d’opera per ricalibrarcele le cose come è avvenuto con la Direttiva Tecnica ’39. Insomma, c’era il timore che vetture 2022 fossero un inno alla standardizzazione. Ed invece ciò non si è verificato. Anzi.

Gli ingegneri dei team sono sempre capaci di trovare scappatoie fantasiose per liberarsi dalle catene regolamentari. È una sorta di gioco a guardia e ladri. Il legislatore ad apporre paletti e a descrivere limiti operativi, gli esperti a superali muovendosi nelle aree grigie dei testi che, pur essendo più puntuali nella stesura, non riusciranno mai ad essere pienamente ingabbianti.

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Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) e Sergio Perez (Oracle Red Bull Racing) – Stagione 2022

F1. All’orizzonte un altro giro di vite regolamentare?

Le dieci vetture hanno dimostrato, sia nelle configurazioni osservate al debutto sia nell’evoluzione che hanno avuto in corso di mondiale, che la varietà concettuale non è defunta. Diciamoci le cose come stanno: dal punto di vista tecnico la stagione appena conclusasi è stata una piacevolissima sorpresa. La multipolarità filosofica con cui i tecnici hanno approcciato le nuove regole è stata straordinaria. Ma questa dinamica potrebbe avere vita breve. E ce lo dice proprio quell’interventismo federale cui alludevamo in apertura.

C’è il rischio, in parole semplici, che Place de la Concorde possa emettere provvedimenti che via via contribuiscono a livellare le prestazioni. Che poi è il vero scopo per il quale Liberty Media Corporate ha messo su tutta la rivoluzione della Formula Uno 2.0.

Proprio per timore che questa deriva autoritaria del legislatore si verifichi, qualcuno inizia a chiedere maggiore flessibilità del quadro normativo. Le scuderie sono già ampiamente frenate dal regolamento finanziario che diventa sempre più afflittivo. Se nel 2021 i team potevano contare su un ammontare totale di 145 milioni di dollari, nel 2022 questa quota è scesa a 140 milioni al netto dell’adeguamento del 3,1% giunto per contrastare livelli inflattivi letteralmente schizzati alle stelle.

Se hai un limite di costo – ha spiegato Zak Brown, n°1 della McLaren allora ci dovrebbe essere effettivamente un po’ più di libertà tecnica all’interno del tetto dei spesa. Vedremmo più innovazioni e assunzione di rischi da parte di chi progetta. Le auto apparirebbero ancora più diverse“.

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il britannico George Russell (Mercedes AMG F1 Team) a bordo della sua W13

F1. Meno vincoli tecnici per liberare la fantasia dei progettisti

Brown ha il timore che il continuo abbassamento del tetto dei costi – tra l’altro voluto soprattutto da Woking – e le tagliole tecniche sempre più presenti, possano snaturare la categoria imbastardendola e rendendola più simile ad un monomarca che probabilmente esalterebbe le virtù di pilotaggio ma mortificherebbe quei guizzi tecnici che hanno fatto la storia della F1 e dell’automotive in generale.

Lavorare con poco denaro ma con più libertà consentirebbe ai tecnici di sviluppare ulteriormente la vena creativa: “Penso che faresti emergere più innovazione e tutti imparerebbero gli uni dagli altri. È stato come quando Brawn ha realizzato il doppio diffusore: hanno ottenuto un grande vantaggio. Ma entro la fine dell’anno era tutto in equilibrio”.

Al momento non registriamo aperture né da parte dell’organo federale né per quanto riguarda la proprietà del Circus. Ma a volte è un’intuizione, un’idea, una richiesta posta sottoforma di desiderio ad aprire una breccia nelle sedimentate convinzioni di chi detiene il potere di stabilire le regole del gioco. Lo scenario immaginato dal dirigente della storica compagine inglese potrebbe essere molto stimolate e potrebbe al contempo rappresentare quel giusto equilibrio tra contenimento dei costi e necessità espressiva degli ingegneri.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1TV
, Mercedes AMGOracle Red Bull Racing, Scuderia Ferrari

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1 commento

  1. Ci sono delle regole che sono francamente incomprensibili che potrebbero essere abrogate, come quella del flussometro, quella del cambio gomme obbligatorio. Andrebbe liberato l’uso del DRS,la quantità di energia estraibile dal Kers, così come non andrebbero impedite invenzioni come il DAS.

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