F1. Con lo scacchiere dei piloti già completato in vista della prossima stagione, a tenere banco in questa pausa invernali è il movimento che si è creato tra i Team Principal delle differenti scuderie con annunci a cascata che hanno rivoluzionato i ruoli chiave ai vertici delle scuderie. Analizziamoli con ordine.
La notizia era già nell’aria antecedentemente alle dimissioni di Mattia Binotto, ma il passaggio di Frederic Vasseur dall’Alfa Romeo alla Ferrari è senza ombra di dubbio “il movimento di mercato” per eccellenza, per utilizzare un parallelo calcistico. E’ altresì il più discusso e quello che suscita il maggior curiosità tra appassionati ed addetti ai lavori. Il manager transalpino sarà General Manager e Team Principal della Scuderia di Maranello, un duplice ruolo che si preannuncia ricco di responsabilità e pressioni.
L’illusione prima e la delusione dopo per come sia maturata l’annata 2022 per il Cavallino Rampante, renderà ulteriormente più delicato e critico il programma di lavoro che spetterà al dirigente francese a partire dal prossimo 9 gennaio 2023. quando assumerà ufficialmente ambedue le cariche manageriali.
Tuttavia, se Mattia Binotto si è ritrovato di fatto in un ruolo dirigenziale che lo esulava dalla sua figura professionale (ingegnere motorista ed in seguito direttore tecnico) Vasseur è dal 2016 che ricopre in F1 il ruolo di Team Principal. Dopo la stagione in Renault, dal 2017 è approdato alla Sauber, in qualità di Chief Executive Officier oltre che di Team Principal.
Oltre a ben sette stagioni di esperienza in F1, il manager transalpino è stato per oltre dieci anni alla guida della ART Grand Prix, scuderia con la quale, tra la GP2/F2 e la F3, ha vinto complessivamente otto campionato costruttori e undici campionati piloti. Tra le fila dei piloti gestiti, spiccano profili quali Nico Rosberg, Lewis Hamilton, Nico Hulkenberg, Valtteri Bottas, Esteban Ocon, George Russell e Charles Leclerc. Un vero talent scout.
Proprio il rapporto umano e professionale che si è creato tra Leclerc e Vasseur nel primo anno all’Alfa Romeo ha portato entrambi ad avere una stima enorme l’uno per l’altro. Proprio questo aspetto potrebbe rivelarsi fondamentale per le dinamiche interne alla Ferrari la prossima annata, con Leclerc che potrebbe assumere un ruolo più centrale sotto il profilo della comunicazione e delle scelte che verranno prese in pista. Ci si attende maggior voce in capitolo di quella avuta in passato. Vedasi alcune controverse scelte strategiche. Per quanto concerne le gerarchie, saranno il cronometro e la pista a stabilire chi tra lui e Carlos Sainz dovrà essere la punta di diamante in una eventuale battaglia iridata con la Mercedes o la Red Bull.
In occasione dell’appuntamento di Spa Francorchamps dello scorso agosto, l’Audi aveva ufficializzato il proprio ingresso in F1 a partire dal 2026. Il costruttore tedesco si legherà alla Sauber Motorsport alla quale fornirà le nuove Power Unit che esordiranno proprio quell’anno. Per preparare al meglio il proprio debutto in F1, la casa automobilistica tedesca sta già iniziando adesso a gettare delle solida basi in vista della preparazione al 2026.
Lo scorso 13 dicembre, la Sauber Motorsport ha ingaggiato Andreas Seidl come nuovo Chief Executive Officer. Il tedesco è reduce dal quadriennio alla McLaren dove ha ricoperto la carica di Team Principal riportando il costruttore di Woking sul podio del mondiale costruttori, terzo nel 2020, e a vincere un GP. Con Daniel Ricciardo a Monza 2021.
La sua grande esperienza nel mondo del Motorsport lo ha portato a lavorare per svariati anni nel WEC alla guida della Porsche prima come direttore delle operazioni in pista ed in seguito come Team Principal. Sotto la sua direzione il costruttore tedesco ha dominato il triennio 2015-2017 vincendo titoli piloti e costruttori e le 24 Ore di Le Mans. Un figura di spicco per l’Audi che verrà.
Col passaggio di Andreas Seidl alla Sauber Motorsport, che diventerà Audi a partire dal 2026, la McLaren ha promosso Andrea Stella come nuovo Team Principal del costruttore britannico a partire dalla prossima annata. L’ingegnere italiano è stato ingegnere di pista di Kimi Raikkonen e Fernando Alonso alla Ferrari dal 2009 al 2014. Dal 2015 è approdato alla corte di Woking ricoprendo la carica di Head of Race Operations, poi di Performance Director e di Executive Director Racing dal 2019.
Il tecnico di Orvieto ha comunque già avuto modo di essere presente con costanza al muretto nel corso dei weekend di gara nell’ultimo quadriennio. Conseguentemente ha già un bagaglio di esperienza non indifferente per quanto concerne le diverse dinamiche relative alle comunicazioni coi piloti, gestione delle operazioni in pista e scelte strategiche da approvare o da bocciare. Il suo carattere pacato, lo si è visto spesso nei team radio con Alonso, potrebbe giovare a tutta la squadra, comprese le personalità di due piloti giovani, talentuosi e pronti a spiccare il volo.
Negli annunci a cascata che hanno riguardato i Team Principal della F1 lo scorso 13 novembre, non è passato inosservato l’addio di Jost Capito dalla Williams. Anche il Technical Director Francois Xavier Demaison non sarà più presente a Grove. Entrambi hanno forse pagato il fatto che la FW44 abbia offerto prestazioni ben al di sotto delle aspettative, col cambio regolamentare che ha portato la vettura a fare un passo indietro invece che in avanti dopo i buoni step evolutivi che si sono denotati nel 2021.
Una regressione tecnica che non è stata vista di buon occhio dai proprietari Dorilton Capital, che non ha rinnovato il contratto di quelle che erano le due figure chiave della scuderia inglese. La proprietà statunitense puntava molto sulla rivoluzione tecnica del 2022 per dare un ulteriore slancio alla crescita del team inglese, ma i risultati ottenuti sono stati peggiori di quelli dell’annata antecedente. Solamente qualche exploit di Alexander Albon e l’ottima gara di Nicholas Latifi a Suzuka hanno portato punti. Per il resto, l’ultimo posto nel campionato costruttori ha denotato la poca competitività della FW44.
F1–Autore: Dennis Ciracì – @dennycira
Foto: Ferrari, McLaren, Sauber Motorsport