Le date di presentazione delle nuove monoposto di F1 avvia di fatto il countdown verso l’inizio della stagione 2023. Al netto dei team Alfa Romeo Racing e Haas, tutte le scuderie hanno pianificato la data dell’unveil dei rispettivi progetti tecnici. A differenza di dodici mesi fa, nel mese di febbraio si terrà l’unica sessione di test invernali nel Bahrain International circuit, dal 23 al 25 febbraio.
L’ulteriore riduzione del giorni di test impedirà a molte squadre di “bluffare”, come fece in modo sorprendente Mercedes presentando in Spagna una versione dall’aerodinamica completamente diversa con la W13 “B”, vettura che ha esordito nella seconda settimana di prove nel tracciato di Manama.
Con ogni probabilità tutti i team sfrutteranno i filming day, per quelli che oramai da anni sono diventati veri e propri shakedown. Nonostante l’utilizzo di pneumatici dimostrativi forniti da Pirelli e la distanza massima fissata in 100 Km, tali test offrono l’opportunità di effettuare controlli dei sistemi, mentre le troupe televisive sono spesso presenti per acquisire contenuti utili a partner e media.
In questo modo, utilizzando al meglio i pochi chilometri a disposizione, ingegneri e tecnici delle varie scuderie possono raccogliere una buona quantità di dati, molto utili per verificare che i parametri operativi delle vetture siano coerenti con le numerose simulazioni effettuate nel contesto virtuale.
Supponendo che la fase di concept sia iniziata a luglio dello scorso anno, le differenti date di presentazione delle vetture 2023 potrebbe fornire un indizio in merito alla durata del “fine tuning“. Ragionamento che sussiste a patto che gli unveil svelino le effettive linee dei nuovi bolidi e non siano dei semplici eventi promozionali volti ad esibire nuove livree/partnership commerciali, esattamente come fece Red Bull nel 2022.
La realizzazione di una vettura di F1 è un processo che si sviluppa in pochi mesi. Ipotizzando che l’area tecnica della Scuderia Ferrari abbia iniziato a dedicare parte delle sue risorse al progetto 675 dal 1 luglio 2022, il lasso di tempo trascorso dal concept della monoposto sino alla presentazione del 14 Febbraio, ha una durata di appena 228 giorni.
Restando sempre nel campo delle ipotesi, se Red Bull presenterà la veste definitiva della RB19 il giorno 3 febbraio, per la gestazione della sua nuova auto, a parità di start date del progetto 2023, avrebbe impiegato (teoricamente) 11 giorni in meno rispetto a Ferrari.
Ovviamente non sapremo mai la data precisa a partire dalla quale i team hanno iniziato a dedicarsi alle monoposto che tra poco più di un mese si sfideranno nella prima tappa del mondiale. Il dato da attenzionare riguarda il tempo che separa le due presentazioni prese in esame. Su un progetto della durata approssimativa di 228 giorni, la differenza rappresenterebbe circa il 5% in più di tempo dedicato al nuovo progetto tecnico.
Tuttavia, l’inizio delle fasi di concept Ferrari e RB19 potrebbero essere molto simili, in quanto a luglio 2022 erano ormai chiaro come il Cavallino Rapante avesse rinunciato ad ogni velleità iridata e, di conseguenza, il team di Milton Keynes non aveva alcun rivale per la conquista di entrambi i titoli iridati.
La scelta della location per svelare al mondo la nuova vettura modenese, evidenzia un approccio estremamente concreto da parte del team capitanato da Frederic Vassuer. Alla cornice di Imola si è preferito sfruttare i vantaggi logistici della prossimità tra Maranello e Fiorano, in modo da poter acquisire e analizzare in tempi brevissimi il probabile shakedown che sarà effettuato sul tracciato di proprietà dopo la cerimonia di lancio.
Risulta singolare come al momento le uniche due scuderie che non hanno comunicato una data di lancio siano motorizzate Ferrari. Ad esempio, lo scorso anno, Valtteri Bottas effettuò i primi chilometri sull’Alfa Romeo C42 in livrea camouflage il giorno 15 febbraio.
Congetture, quelle odierne, che a breve troveranno conferma o saranno clamorosamente smentite se alcune squadre decideranno di celare qualche asso nella manica sino al 23 Febbraio, data della prima sgambata in pista nel tracciato del Bahrain.
Autore e infografica: Roberto Cecere – @robertofunoat