Entrare nel mondo della F1 è attualmente un obiettivo che in molti sembrano voler raggiungere. La popolarità che ha raggiunto questo sport ha infatti dato il via ad un processo di espansione non limitato al solo calendario. La questione che ha più tenuto banco, oltre a contribuire a tensioni già esistenti, è quella inerente al possibile ingresso del team Andretti Autosport.
Un’undicesima scuderia che ha fin da subito creato una divisione all’interno del Circus. Se da una parte la FIA si è mostrata d’accordo, lo stesso non è valso per Liberty Media, poi passata al silenzio sul fronte Andretti. Tale divisione non è cambiata con il tempo a differenza di quello che è accaduto tra le squadre presenti in F1.
L’unanimità appare ancora lontana da raggiungere, eppure c’è chi ha dichiarato il proprio appoggio verso questa possibile novità. Le tensioni tra Liberty Media e FIA rischiano quindi di trasformarsi in tensioni tra le scuderie; una divisione grazie a cui Andretti e Cadillac potrebbero raggiungere la tanto ambita F1.
A poco più di un mese dall’inizio ufficiale del mondiale 2023 l’aria sembra essere tutt’altro che leggera. La tensione che traspira non è però dovuta all’imminente stagione carica di aspettative, soprattutto per qualche team. A tenere banco sono infatti le molte discussioni che i vertici stanno affrontando, al momento, senza giungere a un comune accordo.
Il “botta e risposta” messo in scena da FIA e Liberty Media in merito al valore della F1 non è l’unica situazione tesa. La lente di ingrandimento resta infatti puntata sul possibile ingresso di un undicesimo team. Un accordo non sembra ancora possibile, ma è ormai indubbio che qualcosa sia in movimento (clicca qui per i dettagli nella nostra intervista esclusiva con Mario Andretti)
Il presidente della Federazione Internazionale ha infatti annunciato la presenza di un nuovo costruttore per il 2026. Una novità che probabilmente non farà piacere a tutti. La vicenda vede infatti due parti distinte e schierate: da un lato la FIA a favore del nuovo ingresso, dall’altro Liberty Media in appoggio delle dieci scuderie.
Quest’ultima, nonostante le poche parole spese in merito, è consapevole che cambiare un modello funzionate, soprattutto in termini economici, è un grande rischio da correre. In accordo con tale pensiero ecco Christian Horner.
Il problema che ha sollevato è infatti principalmente uno, ossia il guadagno che ognuno delle attuali squadre ha garantito dal Patto della Concordia:“General Motors e Cadillac sono due grandi marchi da avere in questo sport. La domanda però è: chi paga?”. Senza giri di parole il team principal della Red Bull ha esposto il suo pensiero, nonché grande dilemma della F1.
Le dieci scuderie presenti ad oggi nel Circus sembrano infatti solide a livello finanziario. Un aspetto che in F1 non è mai stato sottovalutato visto anche il continuo nascere e morire di team che la storia conta.
Il problema legato al denaro non è però attualmente risolvibile visto che prima del 2026 non vi sarà una nuova firma sul Patto della Concordia. Qualcosa però potrebbe essere cambiato. Quelle porte che fino a qualche mese fa sembravano serrate, oggi lasciano invece trasparire una luce. Forse non troppo piccola.
Fino a poco tempo fa l’aver solo pensato di diventare un nuovo team di F1 sembrava quasi “un’offesa” per chi ha attualmente questo privilegio. Da parte di tutte le squadre si era infatti levato un coro contrario a tale idea. Il problema principale, come detto, è legato ai soldi e, nello specifico, a quella fetta di torta che ogni team ha garantita dal Patto della Concordia.
L’arrivo di Andretti Autosport andrebbe di conseguenza a diminuire tale fetta. Uno scenario che anche le squadre top, con meno problemi economici, non vogliono affrontare. Qualcosa però con il tempo sembra essere cambiato. La tensione tra FIA e Liberty Media sulla questione appare infatti più distesa.
A crescere è invece quella che potrebbe diventare una spaccatura interna che i vertici del Circus vogliono assolutamente evitare. I recenti mesi di discussione hanno portato alcune scuderie a pensare ad un undicesimo team come un’opportunità. Tra questi Alpine che potrebbe trarne un enorme vantaggio, ossia quello di avere un team cliente a cui fornite i motori.
La partnership con Cadillac ha poi rimescolato ulteriormente carte che sembravano scoperte. Anche chi era dichiaratamente contrario a questa novità, come Toto Wolff poi seguito dal nuovo team principal della Williams, è apparso più propenso ad aprire le porte della F1.
Avere un nuovo team americano, visto il successo del Circus oltreoceano, potrebbe essere fonte di ulteriori introiti. Un aspetto a cui questo mondo sa difficilmente dire di no. L’elemento che qualche tempo fa sembrava impossibile da realizzare appare ora come un percorso quasi in discesa.
Andretti è infatti riuscito a sfondare quelle porte in apparenza indistruttibili grazie ad una semplice e abile mossa: dividere i team ha infatti permesso ad Andretti di insinuarsi un passo alla volta nella ristretta cerchia.
Ora qualcuno crede in questa opportunità e tale realtà non finirà ignorata né da parte degli altri né da parte della stessa F1. Forse, dopo mesi in attesa sull’uscio, per Andretti sembra essere arrivato il momento di entrare da quella sognata porta principale.
Autore: Chiara Zambelli – @chiarafunoat
Foto: Oracle Red Bull Racing – Roberto Cecere –