Formula 1

Fuori il vecchio, dentro il nuovo: come si prospetta il 2023 della Ferrari

Lunedì 9 gennaio sarà il primo giorno ufficiale di Frédéric Vasseur nelle vesti di team principal della Ferrari F1. Un cambiamento di questo tipo avrà ripercussioni su ogni area della scuderia del Cavallino Rampante che è chiamata ad una risposta decisa contro il “toro” super vincente che è la Red Bull. La stagione 2022 non è terminata male, considerando il secondo posto in entrambi i campionati, ed il fatto che la monoposto di Maranello è stata per buona parte delle operazioni la più veloce in pista ne è testimonianza.

La venuta di Vasseur si pone con un’asticella altissima: vincere il mondiale o “die tryin'”, come direbbero i rapper statunitensi. Ferrari è chiamata a cambiare ogni aspetto pur mantenendo i progressi ottenuti. Azione necessaria per interrompere il digiuno mondiale durato 15 anni. Perché l’obiettivo è quello o quantomeno ridurre all’osso il distacco da una Red Bull inarrestabile e da una Mercedes in spaventosa crescita. Ma come reagiranno i piloti al nuovo capo?

Frederic Vasseur e Simone Resta ai tempi dell’Alfa Romeo Racing

F1. Sainz, da Binotto a Vasseur

Nuovo team principal, nuove regole. Questa è la massima che accompagna il cambiamento perché, se è vero che squadra che vince non si cambia, l’equipe che vuole trionfare, al contrario, deve apportare modifiche al proprio piano d’azione se vuole migliorare.

Avevamo parlato del metodo adottato da Ferrari per una questione potenzialmente spinosa ma vitale come la gestione piloti in un precedente articolo: leggete qui per sapere di più. Tuttavia, con l’arrivo di Vasseur, sarà da valutare se il nuovo team principal propenderà per mantenere la libertà di sfida fra i due o se sceglierà di delineare un primo pilota su cui puntare tutte le forze come fa Red Bull con Verstappen.

Nel caso in cui Vasseur adottasse quest’ultimo metodo, inutile dire chi sarebbe il prescelto. Il francese ha già un ottimo rapporto con Charles Leclerc. Il monegasco, infatti, era proprio sotto la sua guida sia quando ha vinto il mondiale in GP3 – denominazione attualmente sostituita con F3 – nel 2016, così come nella sua stagione di esordio in F1 con Sauber nel 2018.

Sainz, al contrario, è un “uomo Binotto”: l’italiano, infatti, ha giocato tutte le sue carte affinché lo spagnolo approdasse in Ferrari dalla McLaren, motivo che ha reso al pilota semplice mantenere una parità di diritti ed occasioni con il più blasonato compagno di squadra.

F1. Scuderia Ferrari: il team principal Mattia Binotto conforta il numero 55 Carlos Sainz

F1. Leclerc: nuovo “preferito”?

Tale libertà ha consentito che Leclerc e Sainz sviluppassero un rapporto solido, in cui il massimo rispetto ha evitato che si intaccassero eccessivamente l’un l’altro. Tale questa parità ha aiutato la squadra. Nel 2021, ricordiamo, è stato proprio il madrileno a classificarsi davanti; mentre nel 2022 la situazione si è ribaltata. Leclerc, infatti, detiene maggiori risultati nel complesso rispetto a Sainz: 467 punti, 3 vittorie e 11 pole contro i 410 punti, 1 vittoria e 2 pole di Carlos.

Una gestione alla Red Bull in favore di Leclerc minerebbe questa parità ma permetterebbe alla squadra italiana di non “sprecare” energie su un doppio fronte. Parlando con Autosprint, a tal proposito, Sainz si è detto fiducioso per l’approdo di Vasseur in squadra, dichiarando che la confidenza dell’ex Sauber con Leclerc sia un netto vantaggio. Questo, a detta dello spagnolo, velocizzerebbe l’ambientamento del nuovo team principal, facilitando il lavoro e migliorando le performance nella prossima stagione di F1.

Cesare Fiorio, uno che le cose rosse le conosce molto bene, si è detto sicuro che non ci saranno problemi di gerarchia in nella scuderia, confidando che i due piloti manterranno la stessa gestione aperta al confronto a cui sono abituati, almeno fino alla prima metà del 2023. L’ex dirigente Ferrari, infatti, ha ipotizzato che il Cavallino Rampante possa passare ad una gerarchia fissa solo a metà campionato, ossia una volta che il migliore sia stato decretato dalla pista.

Charles Leclerc – Frederic Vasseur

F1. E se fosse la pista a decidere?

La possibilità di lasciare Sainz e Leclerc liberi di gareggiare sino a metà stagione, ovvero finché non si “comincia a fare sul serio”, si prospetta come una teoria altamente probabile. Se Vasseur scegliesse questa alternativa potrebbe enfatizzare le possibilità di vittoria della squadra. Un metodo “ad una punta” come quello Red Bull, infatti, sarebbe stordente per i due piloti, nonché altamente frustrante, in quanto non sono abituati a doversi sacrificare sin dall’inizio.

Tuttavia, anche lasciare completamente le briglie sciolte ai due alfieri del Cavallino Rampante, potrebbe avere la controindicazione di disperdere le energie. La soluzione prospettata da Fiorio, invece, permetterebbe di mandare avanti il più forte senza frustrare nessuno né sprecare risorse importanti, lavorando in maniera ordinata ed efficiente.

Il cenno di intesa tra Charles Leclerc e Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) al termine delle qualifiche del Gran Premio di Spagna edizione 2022

Inoltre, non ci sarebbero nemmeno problemi di gestione piloti fra Leclerc e Sainz, perchè, come sottolinea il torinese, “Se Sainz fosse avanti e potesse ambire a diventare campione del mondo, Leclerc dovrebbe mettersi a disposizione. Sono professionisti e sanno ciò che serve alla squadra”. Cosa che porterebbe Maranello a mutuare il “metodo Mercedes“.

Nel frattempo, i giorni passano lenti a chiudere questa voragine chiamata “pausa invernale”. I motori rombano impazienti sui banchi dinamici all’alba di una nuova stagione di F1 in cui Vasseur si prepara a diventare team principal Ferrari, affrontando una nuova sfida a testa alta e cuore aperto.


Autore: Silvia Giorgi silvia_giorgi5

Fonte: F1, Scuderia Ferrari, Alfa Romeo Racing

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Silvia Giorgi