Formula 1

Leclerc in Mercedes: suggestione con un fondo di verità…

In F1 c’è una linea immaginaria che lega Modena e Brackley e che passa per Montecarlo. Su questo asse indefinito non si muovono tecnici o maestranze, si potrebbero spostare pezzi ben più grossi e rappresentativi. Ossia i piloti. Anzi, uno in particolare. Ad oggi non c’è nulla di definito e niente di concreto bolle in pentola, ma nella massima categoria del motorsport certi incendi possono divampare anche grazie e flebilissime scintille.

Il quadro è più o meno il seguente: Lewis Hamilton, fresco trentottenne, si appresta a disputare l’ultima stagione con Mercedes. Fermi, non vi stiamo dando la notizia del ritiro, ci stiamo semplicemente attenendo alla fredde carte che dicono che il 31 dicembre dell’anno corrente il legame che dura da undici anni spirerà. Questo, ovviamente, non significa che non vi sia la possibilità che i protagonisti vadano avanti con un nuovo contratto basato su uno stipendio leggermente inferiore a quello che sette volte iridato percepisce oggi.

I rumors dicono che le chiacchiere tra i legali del pilota e la controparte formata dalle tre anime del team (Toto Wolff, Jim Ratcliffe per Ineos e Ola Kallenius per Daimler AG) sono in uno stato piuttosto avanzato. Sul tavolo c’è un rinnovo di altri due anni, cosa che porterebbe Hamilton a guidare fino al 2025, ossia quando il contesto tecnico vigente si chiuderà per aprire all’ennesima rivoluzione regolamentare che coinvolgerà sia l’aerodinamica sia le motorizzazione turbo-ibride che saluteranno definitivamente l’MGU-H.

Lewis Hamilton (Mercedes AMG) – Stagione 2022

F1. Charles Leclerc: un rinnovo per blindarlo in Ferrari

In Ferrari la situazione è diversa. Charles Leclerc, il pilota di punta della scuderia, ha in agenda altri due anni di contratto. Dalla sua ha la giovane età ed una consistenza tecnica che lo fanno uno dei driver più ambìti sul mercato. Ecco perché quello del prolungamento dell’intesa deve essere uno dei punti in cima all’agenda di Frédéric Vasseur.

L’anno scorso il monegasco ha chiuso la stagione iridata in seconda piazza. Un risultato brillante se considerati gli anni difficili che la Ferrari ha vissuto dall’approdo di Leclerc in Via Abetone. Ma, riavvolgendo il nastro dell’annata, resta parecchio amaro in bocca. Fino all’errore fatale commesso dal n°16 mentre conduceva il Gp di Francia, la F1-75 era sembrata essere il punto di riferimento della categoria. Poi, tra sviluppi bloccati, affidabilità degradata ed errori strategici di un muretto che Vasseur sta pensando seriamente di rifondare (per questo vi rimandiamo ad un focus che uscirà domani), i mondiali hanno preso la via di Milton Keynes e di Hasselt.

Leclerc non ha mai fatto pubbliche e smodate rimostranze. Anzi, è un uomo che spesso ha espresso critiche più verso se stesso che contro chi gli gira intorno (leggi per approfondire). Ma è chiaro che pur essendo, sportivamente parlando, nato, cresciuto e consolidatosi in Ferrari grazie alla FDA, ha ambizioni di vittoria fortissime che potrebbero ammorbidire certi lacci sentimentali. Alla sua stessa età, difatti, Verstappen ha superato il muro dei trenta trionfi di tappa ed ha in bacheca ben due titoli iridati. E se è vero che Leclerc è l’anti Max del presente e del futuro allora il primo non intende restare ancora a lungo neutro spettatore di una storia che vorrebbe scrivere in prima persona più che leggerla passivamente.

Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) – Stagione 2022

F1. Ferrari/Leclerc: Frédéric Vasseur vuole giocare d’anticipo

E qui che parte automatica la congettura che potrebbe trasformarsi in scenario plausibile in un futuro non troppo lontano. Il 2023 è un anno chiave. Per Ferrari, che deve presentarsi al via della stagione per vincere – non ci sono più scuse – e per Mercedes che può dimostrare che il 2022 è stata solo una parentesi negativa. Se la W14 sarà in grado di giocarsela, e magari di superare la Rossa, allora il messaggio ecumenico di AMG sarebbe netto e riporterebbe all’idea di un team fortissimo che in dodici mesi avrebbe accantonato e superato le difficoltà.

Un qualcosa a cui un talento affamato non può resistere. Ammesso che Hamilton rinnovi, come pare, fino al 2025, è inverosimile che Mercedes possa pensare ad una promozione di Mick Schumacher nel ruolo di spalla di George Russell (che pure è in scadenza di contratto a fine anno, ndr). A meno che Wolff non voglia mutuare il modello Red Bull con un pilota-pivot e uno meno consistente a fargli da spalla. Ma quello di Brackley è il team che ha sempre basato il suo agire su una coppia solida e ben assortita. Ecco che la prospettiva di tesserare Leclerc non spaventerebbe un manager come Wolff che avrebbe l’autorevolezza per gestire due talenti sopraffini.

Charles Leclerc (Ferrari) e Fred Vasseur (nuovo team principal Ferrari) durante il GP di Spagna 2022

Per evitare che qualcuno ingolosisca Leclerc con un pacco di soldi e soprattutto con un progetto tecnico-sportivo appetitoso, Vasseur vuole giocare d’anticipo. In due modi. Il primo, più semplice ed intuibile, è quello di offrire un prolungamento in tempi rapidissimi e basato su cifre golose. Cosa alla quale ci risulta si sia lavorando da qualche tempo perché era già intenzione di Mattia Binotto operare in tal senso. La seconda via è quella più difficile poiché riporta alla capacità della Ferrari di sfornare auto forti e vincenti sin da subito.

Perché, inutile girarci intorno, sarebbe questo quel dolcissimo nettare che ammalierebbe l’ex Sauber facendogli superare eventuali ritrosie che un altro anno di sofferenze sportive potrebbero creare. La partita non è semplice, ma la dirigenza rossa intende creare quel brodo di coltura nel quale far germogliare un contesto tecnico finalmente solido. Maranello è a bocca asciutta da troppo tempo, è giunto il momento di spingere sul gas e di mettere nelle migliori condizioni operative uno dei talenti più cristallini che la Formula Uno abbia sfornato nelle ultime decadi: Charles Leclerc.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1, Scuderia Ferrari, Mercedes AMG

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Diego Catalano