La nuova Alfa Romeo C43 si presenta al grande pubblico della F1 senza troppi fronzoli. La scelta di svelare in anticipo sui pre season test i “segreti” della C43, va in netta contro tendenza rispetto all’operazione di camuffamento della Red Bull. Una vettura, quella svizzera, rivista in diverse aree. Attraverso il nostro approfondimento nella giornata di ieri, fruibile cliccando su questo link, abbiamo analizzato alcuni dettagli tecnici.
I tecnici di Hinwill hanno scelto una filosofia ben precisa per correggere i difetti dell’auto 2022. Parliamo di nuove linee aerodinamiche per incannale in maniera differente i flussi verso il retrotreno e, di conseguenza, ottenere un utilizzo più proficuo della beam wing. Inoltre, si nota un grande lavoro aerodinamico sul fondo. In questo caso, la volontà degli ingegneri è doppia: amministrare al meglio il tedioso effetto porpoising e recuperare e spinta verticale.
Una delle componenti più importanti di una F1 risponde al nome di ala anteriore. Questo elemento risulta cruciale nella gestione aerodinamica, in quanto è la prima parte delle vettura che disciplina i flussi che agiscono attorno alla monoposto. Prendendo in esame la specifica proposta sulla C43, va rimarcata una differenza rispetto al passato.
Malgrado l’impostazione resti la medesima il main plain dell’ala anteriore ha subito un restyling. Attraverso il posizionamento più basso dell’ala si pretende generare all’avantreno una quantità di carico utile maggiore. Il provvedimento mira a bilanciare la monoposto allargando la finestra di set up, fattore assente la passata stagione che troppo spesso ha inficiato negativamente sulle prestazioni.
Prendendo in esame in maniera oculata la parte anteriore della C43, infatti, notiamo come tra il main plain e il profilo principale siano comparsi ben 5 canali. La soluzione produce una portata d’aria maggiore per alimentare al meglio il fondo. Parliamo di un compromesso fra una strada tradizionale e quella più estrema offerta dall’Aston Martin durante lo scorso mondiale.
La AMR22, infatti, era dotata di un’ala anteriore molto alta da terra per aumentare al massimo la portata d’aria disponibile. Eppure, dati alla mano, la specifica non riusciva a garantire un buon effetto suolo tra ala e asfalto. Proprio per questa ragione, considerando le modifiche al corpo normativo concernenti il fondo, sarà interessante capire se la soluzione proposta dall’Alfa Romeo risulterà fattuale.
In aggiunta si nota un’altro piccolo cambiamento nella parte anteriore della monoposto. Anche per quanto riguarda il muso della C43 si nota la stessa filosofia utilizzata nel 2022. Tuttavia, i tecnici hanno preferito sagomare questa porzione dell’auto per rispettare i volumi regolamentari imposti dalla FIA. In questo caso si è cercato di ridurre al minimo l’impatto aerodinamico. Si tratta di un ” semplice” concetto di micro aerodinamica, ma che nel complesso aiuta a diminuire il drag della vettura.
Altra caratteristica distintiva della Alfa Romeo C43 riguarda la complessa struttura del roll hoop. Nonostante l’introduzione di test più severi, a Silverstone è arrivato il collasso della struttura sulla monoposto di Zhou. La scuderia, pertanto, ha dovuto necessariamente irrigidire il roll bar per superare i nuovi parametri imposti dalla Federazione Internazionale. Ciò malgrado non si è rinunciato a quello che da anni è diventato un marchio di fabbrica delle monoposto svizzere.
Controllando le immagini notiamo una suddivisione a 4 canali. Le due entrate presenti alla base della struttura portano il flusso d’aria direttamente al compressore. Mente quelle più in alto vanno ad alimentare uno scambiatore termico modello aria/acqua. Oltre a massimizzare la gestione delle temperature all’interno della vettura, le rettifiche apportate risultano piuttosto utili nella pulizia del flusso che scorre verso l’ala posteriore.
Autori: Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich – Alessandro Arcari –@berrageiz – Roberto Cecere – @robertofunoat
Immagini: Alfa Romeo