Oggi è il grande giorno dell’Alfa Romeo che ha rimosso i teli coprenti ed ha mostrato al mondo la sua nuova vettura, la C43 con la quale Valtteri Bottas e Zhou Guanyu affronteranno il mondiale di F1 2023. Una presentazione finalmente reale che ha messo al centro delle classiche parole di circostanza una monoposto che ha presentato interessantissime novità che potete consultare nel nostro focus tecnico al seguente link: clicca qui.
Nel Mondiale 2022 il team elvetico era partito a palla di cannone vedendo poi le sue prestazioni degradare lentamente soprattutto a causa della scarsa affidabilità del propulsore Ferrari che ha costretto i due piloti ad una lunga teoria di problemi e di arretramenti in griglia che hanno spezzato inesorabilmente lo slancio inziale. L’obiettivo per il campionato che scatterà in Bahrain il 5 marzo è di non ripetere gli stessi errori.
Molto dipenderà dai miglioramenti che avranno fatto a Maranello sul fronte affidabilità. Inutile sottolinearlo, è questo il crocevia della stagione della Alfa Romeo. Ma anche della Haas e della Ferrari. Il team di Hinwil, dal canto suo, aveva il dovere di provare a fare una macchina performante. Per ora abbiamo visto intuizioni interessanti, specie nella zona del roll hop e sul fondo che sembra un assoluto inedito per la Formula 1. Soluzioni che attirano gli sguardi ma che dovranno essere promosse dalla pista. Il tempo ci dirà di più, ma gli aerodinamici non si sono tirati indietro nell’azzardare. Va dato atto del coraggio.
Valtteri Bottas, che l’anno scorso ha superato quota 200 partenze nei gran premi, ha aiutato il suo team ad assicurarsi il sesto posto nel campionato costruttori. Il finlandese ha collezionato 49 punti e, mutuando un’espressione calcistica, ha terminato nella parte sinistra della classifica, al decimo posto. Non male, ma con la sensazione che Zhou, verso la parte finale, lo avesse raggiunto in prestazioni. Una cosa che ha ridimensionato in parte il giudizio generale sull’annata.
Ecco perché Valtteri ha usato la sosta per ricaricare per bene batterie che sul finale sembravano essere abbastanza esauste. “Ho avuto una buona pausa, che è importante, perché ora ci avviciniamo alla stagione, andiamo praticamente a tutto gas fino alla fine dell’anno, quindi il reset mentale e quello fisico sono importanti. Sono pieno di energia e desideroso di andare. Dobbiamo ottenere di più, è semplice. Dobbiamo puntare più in alto. Tutti, me compreso. Dobbiamo continuare a migliorare, questo è ciò che ci spinge: più punti e risultati migliori. Ma come arrivarci? Questa è la parte difficile. Deriva da tutti i dettagli e dal lavorare molto duramente come squadra“.
Bottas è un plurivincitore della Formula 1. Dieci i successi di tappa, tutti ottenuti in Mercedes, un team che lo ha messo nelle condizioni di vincere il titolo. Cosa non accaduta per via di un avversario più duro del marmo: Lewis Hamilton. La vita sportiva in Alfa Romeo è diversa, è lui ad essere il fulcro della squadra pur non avendo avuto (finora) fattive possibilità di salire sul gradino più alto del podio. Opera che, nonostante la rivoluzione regolamentare che doveva livellare la categoria, è stata appannaggio di sole tre realtà: Red Bull, Ferrari e Mercedes.
“In questa squadra sento che il mio ruolo è molto diverso da quello che ho avuto in precedenza“. Ha aggiunto il finlandese. “C’è un po’ più di coinvolgimento, un po’ più informazioni mi vengono fornite. Ovviamente il lavoro è partito all’inizio dello scorso anno. Ho cercato di dare tutta la mia esperienza e conoscenza tecnica che avevo accumulato in passato. Che si tratti di un problema con il bilanciamento della vettura o altro, stiamo operando al meglio che possiamo. Quando sono in fabbrica mi piace ricevere aggiornamenti su come stanno andando le cose e, se ho idee e domande, allora chiedo e ne parliamo“.
Sulla stagione che sta per iniziare e soprattutto sull’efficacia delle soluzioni postulate dal team di Hinwil, Bottas resta piuttosto abbottonato: “Penso che sia giusto dire che la direzione del setup che abbiamo preso e lo sviluppo del bilanciamento della vettura durante tutto lo scorso anno sono andati nella giusta direzione. Quel lavoro continua, lo vedremo con questa nuova vettura. Speriamo che tutto sia ancora migliore, continuiamo a lavorare sodo“.
Bottas compirà 34 anni ad agosto. Il suo obiettivo è quello di sciorinare prestazioni di buon livello già in questo 2023 per garantirsi un futuro in Sauber anche dopo il 2025, quando partirà ufficialmente l’era Audi e quando scadrà il lungo contratto firmato due anni fa. La parola “mondiale” è chiaramente sparita dal radar verbale dell’ex Mercedes, ma ogni pilota cova il sogno di potervi concorrere.
L’età, come dimostrano colleghi del calibro di Kimi Raikkonen, Lewis Hamilton e Fernando Alonso non è un problema. Semmai lo sono le prestazioni. Quelle sì che contano nel giudizio dei manager. E Valtteri vuole essere un’opzione per il nuovo corso della Sauber/Audi.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Alfa Romeo Racing