Formula 1

La FIA definisce le regole d’ingresso in F1. Liberty Media approverà?

Alla fine la Federazione Internazionale dell’Automobile si è mossa. Dopo mesi di parole (e di polemiche che ne sono seguite), con una nota stampa ufficiale, l’ente parigino ha aperto il processo di candidatura per identificare potenziali team che intendono partecipare “a livello competitivo”, come precisa il comunicato, al Campionato Mondiale FIA di F1.

Il gruppo di controllo con sede a Parigi ha accelerato perché alle porte c’è Micheal Andretti a spingere in maniera molto seria. La nota parla di “alto livello di interesse da parte di un certo numero di potenziali candidati“, cosa che prova la popolarità e la crescita del massimo campionato a ruote scoperte. Il processo di selezione è definito dal documento che specifica quali debbano essere le caratteristiche per accomodarsi al “banchetto”.

Il comunicato col quale la FIA annuncia la procedura di ingresso in F1 per i nuovi team

F1. FIA: i nuovi team devono soddisfare alcune caratteristiche precise

Tutti i candidati saranno sottoposti a un’accurata verifica. La valutazione di ciascuna candidatura riguarderà in particolare le capacità tecniche e le risorse che la squadra mette in campo nonché la capacità di raccogliere e mantenere finanziamenti sufficienti per consentire la partecipazione al campionato a livello competitivo“. Con questa precisazione il legislatore intende accertarsi che la compagine richiedente sappia mantenere alti standard di competitività in un arco temporale lungo. Non si cercano meteore insomma, ma gruppi che possano assestarsi nella categoria per favorirne la crescita ulteriore.

La FIA sottolinea anche l’importanza delle implicazione ecologiche e sociali della candidatura: “Per la prima volta in assoluto, qualsiasi candidato è tenuto ad descrivere il modo in cui gestirebbe la sfida della sostenibilità e come intende raggiungere un impatto netto di zero emissioni di Co2 entro il 2030. Qualsiasi potenziale team di F1 dovrebbe anche illustrare come intende ottenere un impatto sociale positivo attraverso la sua partecipazione allo sport. Ciò contribuirebbe a raggiungere gli obiettivi reciproci della FIA e della Formula One Management“.

Gli interessi generali a lungo termine del campionato, che coinvolgono tutte le parti interessate, determineranno quali candidati saranno selezionati insieme ai regolamenti applicabili e alle disposizioni di governance. I termini del processo formale di candidatura (insieme ai criteri di selezione completi, alle scadenze applicabili, ai requisiti legali e ad altre condizioni) saranno comunicati ai candidati che presentano una manifestazione preliminare di interesse alla FIA“.

Mohammed Ben Sulayem (presidente FIA) e Stefano Domenicali (CEO di Liberty Media)

F1. FIA/Liberty Media: le posizioni si riavvicinano?

Il processo descritto dalla Federazione Internazionale deve essere inteso come un’estensione logica dell’accettazione positiva dei regolamenti FIA relativi alle motorizzazioni 2026 da parte di Audi. Quel castello di norme che secondo Mohammed Ben Sulayem, uno dei grandi architetti dell’operazione, sarà stimolante anche per altre case automobilistiche, Ford e Cadillac su tutte che sembrano in procinto di entrare nel Circus. I nuovi candidati selezionati possono scegliere di entrare nel 2025, nel 2026 – quando è prevista l’esecuzione dei regolamenti tecnici – o nel 2027.

Questo il quadro generale, bisogna capire ora quali saranno le reazioni di Liberty Media che negli ultimi tempi ha eccepito sia su queste fattispecie che su altre di diversa natura (facoltà d’espressione dei piloti, numero delle sprint race e così via). Ma la missiva pubblica della FIA potrebbe essere giunta dopo un confronto serrato, e produttivo, con Stefano Domenicali. Questo lo capiremo solo nelle prossime ore quando si attendono reazioni ufficiali da parte delle proprietà.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1
, FIA, Liberty Media

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Diego Catalano