Formula 1

F1 2023: reattività ai cambiamenti decisiva

La seconda stagione della nuova era delle F1, consentirà di verificare se la desiderata convergenza prestazionale sarà in grado di ricomporre la frattura tra i top team ed il resto dello schieramento. Una dinamica fisiologica in regime di continuità regolamentare che tuttavia può richiedere diverse stagioni. L’imprevedibile fenomeno del porpoising e le successive direttive della FIA hanno modificato i piani delle scuderie.

L’innalzamento del fondo di 15 millimetri, imposto dalla Federazione Internazionale dopo un’accesa trattativa con i team, ha richiesto un lavoro extra da parte dei progettisti in piena fase di design delle monoposto 2023. Le aree tecniche hanno riconsiderato il lavoro già svolto in relazione al nuovo quadro normativo. Nonostante diversi team principal abbiano negato l’impatto della TD039 sulle performance delle rispettive monoposto, è evidente che dal Gran Premio del Belgio 2022 i rapporti di forza in pista sono sensibilmente mutati.

La reattività mostrata da alcune squadre a fronte di eventi imprevedibili come il saltellamento aerodinamico e la capacità di adattarsi alla direttiva di cui sopra, sono fattori che dovranno essere tenuti in considerazione anche nel 2023. Di fatto, anche le monoposto della stagione che sta per iniziare, saranno figlie di un percorso deviato, nonostante la FIA abbia precisato che le modifiche tecnico 2023 erano state pensate con il chiaro intento di non danneggiare il lavoro già svolto dai team.


F1: Monchaux conferma l’impatto delle modifiche regolamentari

A differenza di alcuni colleghi, il direttore tecnico del team Alfa Romeo Racing ha confermato quella che sinora era considerata un’ipotesi pessimistica: La FIA ha deciso di alzare di 15 mm il bordo del fondo, che non sembra molto, ma è stato abbastanza per darci dei grattacapi e farci ridisegnare il fondo e il posteriore”.

Jan Monchaux, direttore tecnico Alfa Romeo

In una categoria dove anche un nolder può cambiare l’equilibrio di una vettura, era illusorio credere che l’innalzamento del pavimento delle wing car non avesse un impatto considerevole nel progetto delle nuove auto. D’altronde parliamo dell’aera nevralgica delle monoposto di nuova generazione, concepite proprio per sfruttare la downforce generata dal sotto vettura. Carico verticale direttamente proporzionale alla vicinanza del fondo rispetto al piano di riferimento (asfalto).


F1: le problematiche relative ai cambi regolamentari

L’entità della modifica regolamentare rappresenterà una sfida probante per i team con minori risorse, in relazione all’infelice timing rispetto alla progettazione delle monoposto 2023. Monchaux non nasconde le difficoltà affrontate: “Eravamo leggermente irritati dalla tempistica, perché era stato deciso molto tardi. I cambiamenti tardivi, in genere, avvantaggiano le squadre più grandi”.

Prospettiva dell’Alfa Romeo C43

Affermazione in parte condivisibile nonostante la scure del Budget Cap. E’ innegabile che i top team dispongano di infrastrutture hardware/software e profili di spessore tecnico in grado di fare la differenza. Tuttavia, in contesti competitivi, la rapidità nell’adattarsi ai al cambiamenti non è figlia solo di maggiori disponibilità in termini di risorse, ma anche di processi snelli sia dal punto di vista decisionale che operativo. Un esempio eclatante in tal senso è stato il deadlock in casa Ferrari, in occasione del rilascio del nuovo fondo durante il Gran Premio di Francia.

Il mesto ritiro di Charles Leclerc nel corso del gran premio del Belgio

Per alcune settimane la comparazione tra il nuovo e il vecchio fondo ha paralizzato l’area tecnica della rossa, al punto da procrastinare i sogni di gloria alla stagione successiva. La reattività si attesta come qualità indispensabile non solo in pista, durante un pit stop o nella scelta della strategia di gara migliore in condizioni impreviste. A mente fredda, il tallone d’Achille della Ferrari nel 2022 è stata proprio la scarsa reattività nella pianificazione degli update.


Autore e illustrazione: Roberto Cecere – @robertofunoat

Foto: Formula Uno

Condividi
Pubblicato da
Roberto Cecere