Formula 1

Ricciardo: un anno sabbatico senza futuro in Red Bull

La stagione di F1 2023 di Daniel Ricciardo inizia con un ritorno a casa dal sapore dolceamaro. L’australiano, infatti, si è ritrovato per la prima volta in carriera fuori dal mercato, rimanendo senza un sedile. La situazione si è poi risolta con un riapprodo in Red Bull. Stavolta, però, dopo essere stato il numero 1 del team anche “contro” piloti del calibro di Sebastian Vettel e Max Verstappen, l’ex McLaren si è dovuto accontentare di un ruolo da riserva.

Un risultato alquanto deludente per un professionista straripante e di grande talento. Ma in realtà, questo che sembra un downgrade si può rivelare una mossa ad hoc per la sua carriera, sia in F1 che eventualmente verso l’approdo in altre categorie.


F1. Ricciardo terzo pilota: cosa farà e perchè riprenderlo

Per prima cosa è importante definire in cosa consista il suo ruolo nella scuderia con base a Milton Keynes. Ricciardo è stato assunto per aiutare lo sviluppo della vettura per i compagni di squadra titolari: Sergio Perez e Max Verstappen. Una mansione del genere si addice completamente alla sua grande esperienza e al suo talento, come sottolineato dallo stesso team principal Christian Horner.

Questo, poi, non trascende dalla grande sensibilità del pilota ad interpretare la macchina, unita all’esperienza di cui parlavamo prima. I cambi di squadra della sua era post Red Bull (dapprima Renault, poi Alpine e poi McLaren) gli hanno permesso di arricchirsi ulteriormente. Ed è proprio l’esperienza di un pilota che ha corso tanto e con diverse scuderie ed è stato cresciuto in Red Bull a rivelarsi un elemento prezioso per la scuderia campione del mondo in carica.

Daniel Ricciardo (McLaren)

La scelta di riprendere Ricciardo con sé è stata, secondo il team principal inglese, più che naturale. Il manager britannico ha infatti detto di essere stato molto stupito di vedere l’australiano fuori dal mercato e, dopo averlo “cresciuto e nutrito” – parole di Horner – sin dalla sua presenza nella categoria junior della Red Bull è stato un processo naturale riportarlo a casa. Non a caso, inoltre, le qualità dell’australiano saranno fondamentali per costruire un’altra macchina vincente per la scuderia austriaca.

F1. Psicologia e amore per lo sport

Il passato recente di Ricciardo, nonostante il suo innegabile talento, reca i segni di tante delusioni e ben poche occasioni finalizzate. L’australiano, a seguito di una serie di stagioni di F1 complicate, infatti, ha perso fiducia e slancio. Quella 2022 è stata, come si suol dire, la “ciliegina sulla torta”.

Lo stesso Daniel ha dichiarato che non cercare un altro team da titolare è stata quasi una scelta voluta, in quanto si sente provato, “vuoto” (per approfondire, leggi qui). Il pilota sta dimostrando di soffrire più di un disagio psicologico che di mancanza di capacità, un po’ come è avvenuto anche all’ex compagno di squadra all’epoca Red Bull, Sebastian Vettel.

Daniel Ricciardo particolarmente soddisfatto dopo le qualifiche del GP di Imola 2022

Lo sport mette a dura prova la mente degli atleti quanto il fisico e anche vincere è questione di mente. Con la psiche si può vincere ma si può anche perdere. Se, infatti non possiamo essere fautori più di tanto di una vittoria se non allenandoci al meglio e sperare che basti, possiamo farlo esserlo per perdere. Basta una mancanza di concentrazione, performare senza convinzione, e la vittoria, non importa quanto possa essere alla portata, è sfumata.

Daniel ha bisogno di tempo per riavvicinarsi con un occhio più fresco alla sua passione. Horner, infatti, ha detto che secondo lui l’australiano ha bisogno di “rinnamorarsi” della F1. Secondo il team principal, il nuovo terzo pilota Red Bull ha bisogno di riaccendere la passione e la fiducia prima di poter tornare nello sport che amiamo con prestazioni da urlo.


F1. Un futuro da titolare in Red Bull?

In conclusione, il team di Milton Keynes ha ancora fiducia in Ricciardo ed è convinto che riaverlo nelle sue file sia una grande ricchezza. Questo vuol dire che Perez ha i giorni contati? Secondo Horner assolutamente no, visto che ha messo in chiaro che non ci sono attualmente in corso prospettive per l’australiano di correre come pilota titolare per il team delle bevande energetica. Né ora né in futuro.

Red Bull, di fatti, ha dichiarato che aveva un senso rimettere Ricciardo sotto contratto per l’esperienza ed il suo alto profilo. Il suo volto è importante non solo agli eventi sportivi ma anche in quelli di lavoro con partner commerciali.

Questa decisione si potrebbe rivelare ottima per Ricciardo, in quanto avrebbe tempo di rilassarsi seppur continuando a lavorare nel settore ed innamorarsi di nuovo dello sport che ama senza fretta o pressioni e nel contempo usare questo anno “sabbatico” per delineare il futuro della sua carriera che sarà, ovunque sia, brillante.


Autore: Silvia Giorgisilvia_giorgi5

Fonte Immagini: F1, McLaren

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Pubblicato da
Silvia Giorgi