Formula 1

Ferrari SF-23: GES al lavoro per aumentare il grip laterale

Ne parlavamo stamane della Ferrari SF-23. Lo abbiamo fatto attraverso uno scritto supportato dalla nostra telemetria, strumento molto utile per provare a capire e commentare l’andamento della rossa durante la tre giorni di test bahreinita. Grazie all’estrapolazione dati utilizzando il GPS ufficiale della Formula Uno, abbiamo notato due caratteristiche.

Sebbene al momento resti difficile dare giudizi definitivi sulle prestazioni espresse in pista, attraverso il grafico relativo alla forza longitudinale espressa dalla rossa, abbiamo notato un netto passo avanti rispetto alla campagna 2022. La vettura di Maranello frena più tardi, gestendo questa fase delicata in maniera ottimale grazie al grande lavoro del reparto dinamico. La stabilità in staccata, pertanto, si attesta come uno dei punti forti della Ferrari SF-23.

In contrapposizione emerge un fattore che mostra una carenza: parliamo del grip laterale, scenario verificatosi con insistenza a Sakhir. Il tutto ci fa pensare che i cambi di direzione abbiamo messo in difficoltà l’ultima opera di ingegneria meccanica del Cavallino Rampante. Secondo le informazioni raccolte dalla nostra testata, già nella giornata odierna all’interno della Gestione Sportiva è scattata un precisa valutazione sugli assetti.

In tal senso una delle possibilità riguarda la finestra di set-up, studiata a fondo durante la prima sgambata stagionale. Il livello di carico adottato potrebbe senza dubbio aver inciso, considerando l’approccio più scarico utilizzato con l’ala posteriore, pensando che il corpo vettura abbia recuperato spinta verticale rispetto al campionato 2022.

velocità media comparison: Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) vs Sergio Perez (Red Bull) vs Lewis Hamilton (Mercedes)

Sia la specifica “base” che quella nuova producono una downforce media, mentre l’anno passato, sul circuito del Bahrain, venne utilizzata una rear wing in grado di produrre una deportanza maggiore. Il grafico precedente relativo al carico aerodinamico generato dalle monoposto, infatti, sottolinea come il carico sulla Ferrari SF-23 era minore se messo a confronto con quello impiegato sulla comunque ottima F1-75.


Ferrari SF-23: l’importanza dell’efficienza aerodinamica

Resta quindi da capire se per il prossimo fine settimana, primo appuntamento mondiale, gli ingegneri della preferiranno avvalersi di un’ulteriore ala posteriore capace di produrre più carico. Eventualità che faciliterebbe l’handling dei piloti e, di conseguenza, l’amministrazione delle gomme al posteriore.

Considerando il degrado emerso durante i long run dei ferraristi potrebbe essere un’idea. Anche se le temperature più basse che avremo domenica prossima, sotto questo aspetto, tranquillizzano non poco i tecnici della rossa in merito ai consumi delle mescole.

velocità massima comparison: Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) vs Sergio Perez (Red Bull) – Lewis Hamilton (Mercedes)

Tuttavia, le velocità di punta rilevate con la nuova specifica al retrotreno sono davvero buone. Se osserviamo l’immagine precedente lo si può constatare. In termini di top speed, di fatti, la Ferrari SF-23 è risultata l’auto migliore del lotto, circa 3kmh in media più veloce rispetto alla solidissima Red Bull RB19.

Adottando un’ala più carica si potrebbe recuperare il gap nei tratti ad alta velocità di percorrenza. Ciò malgrado, da quanto abbiamo appreso noi di Formula Uno Analisi Tecnica, non dovrebbe essere questa la strada che seguiranno in Ferrari. Malgrado la sua configurazione, la stessa specifica con più downforce mira a essere molto efficiente. Carenza che l’attuale monoposto modenese non vuole avere.

Il vero problema che ha reso complicato le cose riguarda il bilanciamento generale della vettura italiana. Lo conferma una certa tendenza sovrasterzante della vettura, osservata a più riprese attraverso il miglior strumento a disposizione per comprendere le varie problematiche relative alla guida: gli on board.

In ultima analisi, un quesito e la sua relativa risposta. Quali indicazioni preliminari possiamo trarre dai test in Bahrein? La Ferrari SF-23 ha realizzato un chiaro passo in avanti nello sviluppo del grip longitudinale, mentre appare più in difficoltà a trovare la giusta finestra per sfruttare il massimo grip laterale.

Questo, domenica 26 febbraio 2023, è un chiaro dato di fatto. Se la ragione di tale mancanza dipenda esclusivamente dal bilanciamento o possa in parte dipendere dall’aderenza vera e proprio, però, resta ancora da scoprire.


Autori e telemetrie: Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich  – Alessandro Arcari –@berrageiz

Immagini: Scuderia Ferrari

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Pubblicato da
Zander Arcari