Formula 1

Hamilton: il “maggiorenne” alla ricerca del record supremo

Lewis Hamilton diventa “maggiorenne”. Il pilota inglese, nel 2023, sarà al via della sua diciottesima stagione di F1. In 310 partenze, l’alfiere della Mercedes ha portato a casa ben 103 gare. Praticamente il 33% delle corse disputate sono coincise con un trionfo. Una statistica pazzesca nonostante un 2022 all’asciutto anche a causa di una monoposto, la W13, tutt’altro che performante.

Ma i record del driver di Stevanage non si fermano al solo numero di vittorie di tappa. E’ l’uomo con più pole position, ancora 103, che ha agguantato più podi e che ha messo insieme il miglior totale punti della categoria. Uno dei tanti score di una serie difficilmente ricordabile con il supporto della sola memoria. Ma Lewis ne vuole migliorare uno che detiene in coabitazione con un altro fenomeno del Circus: Michael Schumacher. L’ottavo alloro iridato, dopo il beffardo, controverso ed irrituale epilogo di Abu Dhabi 2021 è diventato una specie di chiodo fisso.


Hamilton: le motivazioni superano l’appagamento

Quella 2022 doveva essere la stagione del pronto riscatto. Il classico chiodo scaccia chiodo dopo la suprema delusione. Le cose sono andate in maniera piuttosto diversa visto che Lewis ha dovuto osservare, impotente, l’ascesa definitiva di Max Verstappen che ha letteralmente cannibalizzato il campionato scippando, tra le altre cose, qualche record proprio all’uomo della Stella a Tre Punte. L’annata dello sbandierato appiattimento prestazionale coincisa con l’inesorabile allargamento della forbice tra Red Bull e le altre, Mercedes compresa.

Il messaggio social di Lewis Hamilton

Proprio dall’abilità progettuale degli uomini di Brackley passano le aspirazioni di Hamilton di incamerare l’ottavo titolo. Il rinnovo che in queste settimane è in via di discussione con le tre anime dei team, Daimler, Ineos e Wolff, servirà a consolidare questa aspirazione. Il britannico chiede, e probabilmente otterrà, un prolungamento di altri due campionati oltre a quello che scatterà tra tre settimane a Sakhir, Bahrain. Ad Hamilton, dunque, non mancano di certo gli stimoli e lo ha fatto intendere in un messaggio apparso sui suoi canali social che potete vedere dall’immagine in alto.

La determinazione del trentottenne anglo-caraibico è perfettamente percepita all’interno del team che, a pochi giorni dalla presentazione (mercoledì 15 febbraio, ndr), sta ultimando gli ultimi dettagli dell’assemblaggio della W14. Dell’approccio di Hamilton ha parlato un uomo che lo conosce molto da vicino, Andrew Shovlin, trackside engineer della Mercedes.

Non si può chiedere a Lewis di essere felice quando perde una gara. Non è così che lavora. In realtà sa perdere meglio rispetto a molti altri che ho visto per la diligenza con cui affronta il programma di lavoro e nel capire su cosa deve migliorare e dove ha perso le occasioni. Non si diverte quando perde, ma è importante il risultato della gara successiva, non se sorride o rilascia una bella intervista”.

Toto Wolff, Andrew Shovlin e James Allison, Mercedes AMG F1

Hamilton: un esempio di perseveranza per le nuove leve

Shovlin ha spiegato come la fame di vittorie di Hamilton non si plachi. Così come è intatta la capacità di strutturarsi sempre più mentalmente e fisicamente per farsi trovare pronto alla sfide che la Formula Uno impone ai conducenti. “Lewis ha abbondanza di talento naturale, ma la sua etica del lavoro e la sua capacità di svilupparsi e migliorarsi continuamente fanno sì che, per i piloti che cercano di batterlo, sia un po’ un bersaglio mobile“.

Il “problema” di Lewis è che le sue giornate storte sono pochissime e anche in queste è bravo come gli altri. Ciò che lo ha portato al livello in cui si trova è la costanza. Quando è al suo top, il livello è semplicemente fenomenale“.

Lewis Hamilton (Mercedes) a fine stagione 2022

Ovviamente, è non è un dettaglio di second’ordine, le speranze iridate di Hamilton cozzano contro le ambizioni di George Russell che in Mercedes non è di certo venuto a fare la comparsa. E il campionato 2022 lo ha dimostrato con innegabile chiarezza considerando che il talento di King’s Lynn, grazie ad una super costanza, è riuscito ad avere la meglio del compagno di casacca.

Se la W14, come tutti gli uomini dell’ecosistema AMG F1 si augurano, sarà una vettura in grado di lottare per il bottino grosso, ci sarà una potenziale rivalità da tenere sotto controllo per evitare un 2016-bis, quando Hamilton e Rosberg superarono i confini del buon vicinato.

E se quella vettura era stradominante, cosa che minimizzò gli effetti di una rivalità infuocata, lo stesso è difficile che accada nel mondiale che sta per vedere la prima luce verde. Toto Wolff è avvisato: le aspirazioni di George e Lewis, più che legittime, vanno incanalate e tenute a freno per evitare spiacevoli ricorsi storici.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1
, Mercedes AMG

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Diego Catalano