Formula 1

F1 2023: giro di vite sui “furbetti” degli update

Ricorderete sicuramente l’iniziativa impostata dalla F1 nel 2022 votata al conseguimento della massima trasparenza, quella mossa tramite la quale il legislatore decise di realizzare la visione voluta e pretesa da Liberty Media secondo cui, tutte le vetture, prima delle sessioni, venissero esposte in favore della stampa accreditata (e dei tifosi VIP che pagano laute e cifre per accedere in zone altrimenti interdette) per mostrare le novità tecniche portate sui mezzi dai vari team.

L’idea fu ribattezzata “Show and Tell“. Tre paroline che spiegavano quale fosse l’intento: mettere a nudo le monoposto con relativa spiegazione di cosa, nel merito, le scuderie avevano prodotto per migliorarla. Peccato che, come spesso accade, fatta la legge, trovato l’inganno. Le franchigie, sempre abili a giocare sul filo di lana regolamentare, si erano inventate un semplice ma astuto meccanismo per celare le ultime novità che potevano essere “rubate” dagli avversari.

Avendo a disposizione due monoposto per il normale weekend di gara, esponevano ai pubblici sguardi la vettura nella configurazione vecchia, mentre tutti gli update succulenti deliberati per un dato avvenimento, venivano montati sulla macchina che rimaneva celata e custodita all’interno del box. Ben protetta dalla saracinesca strategicamente abbassata.

L’ala posteriore della Red Bull RB19, Gp del Bahrain 2023

Gp Baharain 2023: giro di vite ai “trucchetti”

Il trucchetto era stato ben presto scoperto dalla Federazione che aveva chiuso un occhio. I delegati tecnici avevano dimostrato di possedere una certa flessibilità proprio perché era il primo anno di applicazione di una norma comunque rivoluzionaria per uno sport molto chiuso come è la Formula Uno. Soprattutto su questioni tecniche. Dopo un intero anno di valutazione e di messa a punto di tutta l’architrave, è giunto il momento di un giro di vite.

A partire dal venerdì del Gran Premio di Bahrain, difatti, in pit lane non sarà più possibile nascondere le novità che ogni scuderia monterà sulla vettura di riferimento. L’altro ieri, sulla griglia di Sakhir, i team sono stati costretti a mettere in mostra tutto “l’armamentario”, senza poter camuffare ogni specifica inedita tecnica introdotta dopo i test. 

Ma non è la sola novità. Il legislatore, infatti, ha imposto ai motoristi che anche le power unit vengano mostrate senza veli e protezioni visive. Un’esposizione che deve durare per ben 30 minuti. Quindi, da questo momento in poi, potremmo avere immagini più definite dei motori Mercedes, Ferrari, Renault e Honda. Chiaramente è stato possibile giungere a questo stato di cose anche perché siamo in epoca di congelamento regolamentare per quello che riguarda le unità propulsive. Quindi i segreti da tenere sotto chiave sono relativamente limitati.

Retrotreno della Ferrari SF-23

Ricordiamo, infatti, che i layout attuali saranno in voga fino a tutto il 2025. Dall’anno successivo i propulsori non potranno più contare sull’MGU-H offrendo un’architettura leggermente semplificata ma che deve essere in grado di sviluppare la stessa quantità di cavalli oggi prodotta. Quindi il problema della tutela del segreto filosofico-concettuale sarà probabilmente rinviato a quel momento.

Per tale ragione, dunque, i costruttori di F1 non si sono oltremodo lamentati di un provvedimento che mette a nudo tutte le caratteristiche tecniche che solitamente sono sempre state ben coperte perché figlie di un processo creativo per il quale gli ingegneri sono molto molto gelosi.


F1. FIA: un nuovo modo di comunicare gli sviluppi dei team

A rendere ancora più succulento il piatto è giunta una novità che la FIA ha praticamente pubblicato sul suo sito internet, nella sezione dedicata alle note tecniche del gran premio. Si possono infatti osservare tutte le migliorie che i team hanno montato sulle rispettive auto, cosa che accadeva già in passato. La novità risiede nel fatto che, da quest’anno, è stata introdotta un’ulteriore primizia che è quella di mostrare lo schema di un’auto nel quale vengono evidenziate le aree di intervento dei tecnici. Eccone l’esempio:

Le muove comunicazioni della FIA circa gli update portati dai team

Chiaramente non è un qualcosa che può avvantaggiare un rivale, parliamo pur sempre di immagini schematiche, ma si tratta di un elemento molto interessante che viene offerto ai tifosi che sono sempre più alla ricerca di dettagli particolari. In questo modo è evidente il raffronto tra il modello precedente e quello successivo. E soprattutto si capisce quale sia stato il tipo di operazione svolta dalla squadra, con quali tipi di benefici relativi.

La F1, in chiusura, prosegue in quel processo di apertura totale al pubblico che è coinvolto sempre di più in aspetti che un tempo erano ammantati un incantato mistero.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1
, FIA, Oracle Red Bull Racing, Scuderia Ferrari

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Diego Catalano