Formula 1

Gp Bahrain 2023/Analisi on board qualifiche: Ferrari sceglie di non lottare per la pole

Ferrari ci mette una pezza. Questo l’incipit dello scritto che rende l’idea riguardo l’ultima sessione di prove libere che anticipa la qualifica. Il duro lavoro svolto durante la notte al simulatore pare essere effettivo. Ci riferiamo alla “correzione” dell’assetto che, durante le Fp3, ha concesso un handling senza dubbio migliore ai piloti della rossa.

Prendendo a paragone i due “Carlo” si rileva una leggera difficoltà in più per l’iberico. Sainz infatti, sebbene soddisfatto dei cambi a livello sospensivo e sulle altezze da terra, ha mostrato un guidabilità un pelo più nervosa a centro curva, con qualche correzione di troppo soprattutto nel giro push.

Per quanto riguarda le prove high fuel si registra un miglioramento gestionale della monoposto, come abbiamo analizzato attraverso il racconto on board. Il degrado è stato tenuto a bada malgrado le alte temperature di oggi. Buona notizia in vista della gara, in quanto la colonnina di mercurio marcherà livelli sicuramente più bassi a tutto vantaggio della gestione gomme.

Per quanto concerne il giro lanciato c’è un fatto da mettere sotto la lente di ingrandimento. Dobbiamo registrare un surriscaldamento delle gomme posteriori nell’ultimo settore della pista. Overheating che ha dato vita ad un scivolamento nocivo che di fatto non ha consentito la massima espressione della performance nel T3.

Charles Leclerc a bordo della sua Ferrari SF-23

Resta da capire, lo faremo a breve già dalla Q1, come l’incidenza della power unit italiana potrà risollevare le sorti del Cavallino Rampante. Aspetto sul quale il team di Maranello punta parecchio dopo un’annata, quella 2022, dove il depotenziamento dell’unità motrice ha contribuito a spegnere le velleità di successo della comunque ottima Ferrari F1-75.

L’ora della verità è arrivata. Non si può più fingere. Un inverno passato a congetturare sulle presunte prestazioni, analizzare le nuove vetture e commentare i primi test stagionali. Tutte “chiacchiere” che finalmente lasceranno spazio ai fatti. Il cronometro, giudice supremo della Formula Uno, ci fornirà gli spunti per sviscerare punti di forza e debolezze delle 10 monoposto in griglia.

Messi da parte gli ultimi preparativi i piloti della rossa sono pronti per salire a bordo delle proprie vetture. I consueti check sono andati a bon fine. Dal punto di vista strategico, considerando le simulazioni passo gara, sarà interessante capire l’utilizzo dei compound in qualifica.


Gp Bahrain 2023/Ferrari SF-23: live on board Q1

Cala la notte a Sakhirtemperatura dell’asfalto 29,2°, quella dell’aria 24.4°. Umidità al 16%, mentre i venti soffiano da sud a 3.9Km/H. I ferraristi salgono a bordo delle monoposto. Osservano i monitor collocati davanti al cockpit impazienti di scendere in pista e dare il massimo. Il momento di calcare l’asfalto è arrivato.

Ambedue i montano un treno di Pirelli Medium. Memori dell’overheating nel T3 sofferto nelle libere, si cura parecchio il warm up delle mescole. Buona la track position. Charles abortisce la tornata per un presunto problema. Dovrebbe aver perso qualche appendice aero, mentre Carlos spinge forte.

Poco dopo arriva la Red Flag per pulire il tracciato dai detriti persi dalla SF-23 numero 16. Lo stesso Sainz chiede un check sulla parte destra della vettura per aver preso un cordolo nel T1 in maniera troppo aggressiva. La sessione ripartirà a breve. Nel box di Charles si lavora sulla parte anteriore destra dell’auto. Il monegasco sceglie le Soft e abbandona le gialle. Lo stesso fa lo spagnolo.

lo spagnolo Carlos Sainz in azione con la sua Ferrari SF-23 durante le qualifiche del Bahrain

Buon giro per Leclerc. Peccato per l’apice di curva 11 ma in generale il comportamento della vettura è stato buono. Qualche difficoltà in più per Carlos a livello di handling, con il volante più nervoso che però non si riflette sul crono.

Charles abbandona nuovamente la pit lane con le scrub Soft, per realizzare un ultimo giro push, controllare lo stato della vettura e prendere ulteriore confidenza. Piccola indecisione alle 1, bene alla 4 e poi alza il piede. Sainz, invece, sceglie di restare in garage.


Gp Bahrain 2023/Ferrari SF-23: live on board Q2

Il primo taglio, problemi a parte per l’auto del monegasco, è stato passato con estrema facilità. Si conferma il paso avanti realizzato da Ferrari nella notte a livello di bilanciamento. La sensazione parla chiaro: durante la Q1 in molti hanno continuato a nascondersi.

Per questo primo run della seconda parte della qualifica, le vetture modenesi dispongono nuovamente di Pirelli Soft usate. Warm up abbastanza aggressivo per le rosse. Poi Mode Race e si parte. Fattore particolare interessante: dalla dashboard del volante si nota come le temperature di esercizio sulle mescole non siano perfette alla partenza del giro lanciato.

il monegasco Charles Leclerc a bordo della sua Ferrari SF-23 durante le qualifiche del Bahrain

Le gomme rosse usate rendono un po’ più difficile la guidabilità delle auto italiane. Qualche controllo di troppo per i ferraristi in questo tentativo, ma nulla di compromettente. Come in precedenza, nessuna parola viene spesa sul canale comunicativo verso gli ingegneri. Probabilmente non funziona la radio dal feed, perché un minimo di parole non compromettenti, di solito, fanno presenza.

Ancora Ferrari, ancora pista. Questa volta con le Soft nuove. Tracciato libero per esprimersi al meglio. Sainz chiude un giro molto pulito. Peccato per l’ultima staccata dove soffre un leggero sottosterzo in accelerazione che pregiudica il passaggio. Bene Leclerc più comodo con la vettura.


Gp Bahrain 2023/Ferrari SF-23: live on board Q3

Siamo arrivati al dunque. Gli ultimi cavalli verranno spremuti per dare il massimo. Le rosse sembrano abbastanza in forma, un altro mondo rispetto a ieri. La concentrazione è massima per ottimizzare la guida e andare all’attacco della pole?. Non sarà affatto facile, ma le possibilità di ottenere comunque un ottimo risultato, considerando i problemi sofferti sulla messa a punto nell’ultima settimana, sembrano esserci.

Le due auto modenesi escono dal garage. Un set di Soft nuove per ambedue. Buona la posizione in pista alle spalle delle due Red Bull. Warm up espletato, mode push e si parte. Una tornata non perfetta per Carlos che va un po’ troppo in overdrive. Meglio Charles che si piazza tra le due vetture austriache, anche se nel suo caso, a quanto sembra, si poteva fare qualcosina in più alla 14. Curva 13 intrepretata alla grande.

Carlos torna subito in pista. Pirelli a banda rossa nuova. Deve necessariamente fare meglio. Il giro è buono, pulita, e gli vale la terza piazza momentanea. Peccato per Leclerc che non riesce a realizzare un giro ulteriore. Si tratta di una scelta strategica per, con l’obbiettivo di risparmiare un set di Soft per domani alla partenza. Questa la motivazione che lo stesso monegasco spiega nel dopo qualifica.

Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) ai microfoni della F1 dopo le qualifiche

In ultima istanza le previsioni per domani. Tenendo in considerazione la solidità sul passo gara Red Bull, i favoriti restano loro. Ciononostante la Ferrari ha dimostrato di saper fare quadrato e massimizzare i risultati. La base della SF-23 è buona. Resta tanto lavoro da fare, ma i fantasmi di un possibile flop, paventato da molti, per fortuna è svanito nella giornata odierna.

Esamineremo nelle prossime ore il rendimento delle varie vetture attraverso le nostre consuete analisi prestazionali e telemetriche. Al momento, possiamo dire che alla SF-23 è mancato un pizzico di carico al posteriore per sfidare la scuderia di Milton Keynes.


Autore: Alessandro Arcari –@berrageiz

Immagini: Scuderia Ferrari

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Pubblicato da
Zander Arcari