Formula 1

Abolizione TD039/Ferrari: usura pattino e flessibilità le criticità che la SF-23 ha ereditato?

Ferrari e la tanto discussa TD039, provvedimento abolito al termine della stagione 2022 attraverso un’apposita disposizione operativa comunicata alle scuderie. Dal punto di vista tecnico le modifiche apportate al regolamento tecnico 2023 hanno ampiamente raggiunto gli obiettivi della direttiva, rendendola di fatto obsoleta limitatamente al contenimento del porpoising.

A onor del vero il lavoro dei team aveva mitigato le oscillazioni verticali delle vetture ancor prima dell’effettività della direttiva, coincisa con il Gran Premio del Belgio dello scorso settembre. L’applicazione della metrica AOM elaborata dalla Federazione Internazionale per il monitoraggio delle escursioni verticali delle monoposto è stata probabilmente tardiva e dagli effetti secondari molto penalizzanti per alcuni progetti tecnici.

E’ necessario ricordare che la direttiva tecnica TD039 ha disciplinato altresì la flessibilità del fondo delle wing car. La filosofia aerodinamica della F1-75 è stata concepita per massimizzare il carico aerodinamico “gratuito” fornito dalla flessibilità del “plank”.

Contesto che consentiva alla vettura del Cavallino Rampante di ridurre l’altezza da terra sigillando i flussi sotto il fondo vettura. Questo senza generare un’eccessiva resistenza all’avanzamento. Caratteristica che aveva un ruolo fondamentale nel generare energia sugli pneumatici in fase di frenata e inserimento curva.

Oscillazioni porpoising Ferrari – Mercedes

Il regolamento tecnico ante TD039 consentiva la scomposizione della la sezione centrale longitudinale posizionata nel fondo della vettura (plank, nda) fino a un numero massimo di tre parti (skid block, nda). Il pattino è dotato di fori grazie ai quali i delegati della FIA effettuano le misurazioni sull’usura della componente.

I fori nell’area anteriore del pattino sono irrobustiti con piastre in titanio che aiutano a minimizzare il rischio di rotture della tavola. Prima della TD039, i controlli sull’altezza venivano effettuati solo sulla parte anteriore del pattino. Il giro di vite dell’organo federale sulla flessibilità del fondo ha avuto effetti devastanti sulle performance dell’auto modenese nonostante le reiterate smentite degli uomini di Maranello.


Il bando dei “flexi-floor” ha depotenziato la filosofia aerodinamica della Ferrari?

Congetturare sulla poca trasparenza della FIA in merito al bando della TD039 è come parlare del sesso degli angeli, in quanto le modifiche al regolamento tecnico 2023 hanno annullato e sostituito in maniera più invasiva ciò che era stato deliberato con la direttiva tecnica TD039. Certamente l’abolizione della metrica AOM e del monitoring delle oscillazioni verticali potrebbe indurre alcuni team a riproporre configurazioni aerodinamiche estreme che possono innescare il porpoising senza incorrere in penalità.

Proprio la F1-75 ha dimostrato che era possibile esprimere performance eccellenti nonostante l’evidente pompaggio della monoposto. In tal senso, l’abrogazione delle norme relative al controllo delle oscillazioni verticali presta il fianco a diverse riflessioni. Secondo quale criterio la FIA ha cancellato un provvedimento mirato all’incolumità dei piloti prima di aver osservato il comportamento delle monoposto 2023?

E’ bene ricordare che proprio nella prima giornata di test in Bahrain la Ferrari SF-23 rimbalzava alla grande, a dimostrazione che nonostante gli enormi progressi anche le nuove monoposto sono sensibili al porpoising in determinate condizioni operative. Il reale obiettivo della TD039, in parte ammesso dai dirigenti della FIA, era colmare una zona grigia del regolamento tecnico sapientemente sfruttata dalla rossa?

Con il passare del tempo i nobili intenti della Federazione Internazionale hanno mostrato il loro lato oscuro. La scuderia italiana ha visto sfumare il vantaggio competitivo che aveva messo le ali alla F1-75. A conti fatti l’unica eredità della TD039 riportata nel regolamento tecnico 2023 riguarda la flessibilità del plank area in cui gli uomini di Maranello avevano probabilmente individuata come soluzione per ottimizzare il comportamento della F1-75.

La classica interpretazione borderline che ha concorso a tanti successi delle squadre anglosassoni. Limitazione che ha concorso al deludente finale di stagione del team di Maranello e che potrebbe aver determinato un impatto assai negativo sul progetto della SF-23, nonostante le comprensibili smentite dell’entourage della storica scuderia italiana seguendo la linea di pensiero di Binotto in veste di smentitore ufficiale sulla faccenda.


Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat

Immagini: Scuderia Ferrari

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Roberto Cecere