Formula 1

Mercedes W14: il progetto tecnico errato che batte Ferrari

Quando fai un duro lavoro e questo paga c’è da essere soddisfatti. Abbiamo chiuso davanti a entrambe le Ferrari per merito e sappiamo che abbiamo molte prestazioni in arrivo. Il distacco dalle Red Bull è ancora considerevole, ma prenderemo gli aspetti positivi del fine settimana, continueremo a lottare il più duramente possibile e concentrarci su noi stessi”. Così George Russell dopo la chiusura del Gran Premio dell’Arabia Saudita nel quale Mercedes ha provato, forse riuscendoci parzialmente, a limitare i danni.

Eravamo molto più vicini ad alcuni di quelli davanti ed è bello essere tra i primi cinque, davanti alle Ferrari. C’è molto su cui lavorare, ma ci sono aspetti positivi da portare via da questo fine settimana”, gli fa eco Lewis Hamilton, uscito da un weekend non proprio indimenticabile.


Mercedes: chi si accontenta gode

Sembra che in Mercedes ci si accontenti, in questo dolente passaggio storico, di essere davanti alla Ferrari. Una gioia al ribasso, una soddisfazione da discount che di certo non deve durare a lungo. Gli obiettivi erano ben altri a inizio campionato e, nel lungo inverno, nessuno dei rappresentanti della Stella a Tre Punte lo aveva negato. Probabilmente nessuno s’aspettava di essere davanti alla Red Bull, ma l’intento manifesto era quello di essere molto vicini alla vettura di Adrian Newey.

George Russell (Mercedes AMG) – Gp Arabia Saudita 2023

I fatti stanno andando in maniera diametralmente opposta dai desiderata invernali. La RB19 ha addirittura aperto il solco sulla W14, quella vettura nata nella scia concettuale della sorella maggiore che nella seconda metà del Campionato 2022 seppe dare indicazioni positive dopo aver risolto i problemi di porpoising e bouncing. E forse è stata proprio questa la condanna dell’equipe anglotedesca che ha pensato che quel concept a zero sidepod potesse essere efficace nel contrastare la creatura di “sua genialità” Adrian Newey.

Ovviamente tenere dietro la Ferrari, sia sul passo gara che in classifica costruttori, è motivo di soddisfazione per gli esponenti del team di Brackley. È come se si stesse reiterando quell’andamento visto l’anno scorso quando la Mercedes, piano piano, rosicchiava terreno dalla Rossa per raggiungerla, e poi superarla, nella fase finale. Chiaramente, con un massiccio programma di update già messo in cantiere e che dovrebbe portare ad una vettura drasticamente modificata in quel di Imola, c’è di che essere ottimisti.

Toto Wolff prima della gara ha parlato di una monoposto che dovrà essere sensibilmente più veloce di quella attuale. Se le aspettative sono così alte e il cambio di passo dovesse effettivamente concretizzarsi, allora Mercedes, in un sol colpo, potrebbe allontanare la Ferrari, superare la Aston Martin che ieri non è arrivata al traguardo con un vantaggio enorme, e cercare di mettersi in scia della Red Bull.


Mercedes W14 “versione B”: una speranza per la F1

Tutto ciò per dare un senso alla stagione dei tedeschi e forse anche un significato alla “Formula Uno next gen” che sta clamorosamente mancando l’obiettivo. In questo momento serve un competitor vero, un soggetto forte, un elemento che sappia spezzare l’imperio della Red Bull che rischia di diventare fastidioso e pure noioso. La doppietta di ieri, ottenuta su una pista dalle caratteristiche diametralmente opposte a quelle espresse da Sakhir, ha decretato che la RB19 è una vettura per tutte le stagioni, adattabile ad ogni contesto, veloce su ogni tracciato.

George Russell (Mercedes AMG) prova a resistere agli attacchi di Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) durante il Gp dell’Arabia Saudita 2023

Penso che abbiamo visto alcuni miglioramenti delle prestazioni rispetto al Bahrain, il che è incoraggiante – ha decretato Toto Wolff La cosa ci mostra che la traiettoria di sviluppo sta andando nella giusta direzione. Penso che entrambi i nostri piloti sotto la nostra guida abbiano gestito un po’ troppo le loro gomme. Il Bahrain è ancora nelle nostre teste e forse avremmo potuto spingere di più. La Red Bull è ancora lontana in termini di prestazioni e non sarà facile da prendere. Tuttavia, oggi abbiamo visto che il nostro sviluppo sta andando nel modo in cui vogliamo andare”.

La parabola del progresso sarà anche positiva, ma in questo momento sembra un po’ troppo lenta nella sua crescita. Il Gran Premio d’Australia, prossimo appuntamento in calendario, sarà un’altra tappa che Mercedes condurrà sulla difensiva cercando di non accumulare ancora limitante ritardo. Ma ad un certo punto servirà un cambio di passo deciso e drastico e quello potrebbe arrivare durante la lunga pausa determinata dall’annullamento del Gran Premio di Cina.

La macchina, ad oggi, non è semplice da guidare e fa fatica ad entrare nella giusta finestra operativa. Lo ha ammesso Andrew Shovlin alla fine dei 50 giri del GP. L’obiettivo, per il modello oggetto dell’annunciato restyling, è quello di portare in pista una vettura più malleabile, che sia più semplice da guidare e soprattutto che abbia una finestra operativa più ampia di quanto non sia quella odierna.

Nel week end saudita Mercedes ha certamente  trovato un bilanciamento migliore rispetto al Bahrain. Cosa che si è riverberata soprattutto nella gestione gomme. Ma bisogna essere cauti coi giudizi perché, lo abbiamo spiegato a diverse riprese, il Jeddah Corniche Circuit è molto meno stressante con i compound rispetto a quanto lo era Sakhir.

Lewis Hamilton a bordo della Mercedes W14 – Gp Arabia Saudita 2023

Secondo Shovlin, Mercedes ha fatto ciò che andava fatto nel weekend appena chiusosi. Ovvero massimizzare il potenziale a disposizione. Cosa che secondo il trackside engineer andrà fatta anche a Melbourne, una pista che per caratteristiche e più vicina al Corniche Circuit che a Sakhir. Il target, quindi, è quello di restare davanti alla Ferrari, di cercare di essere in lotta con Aston Martin e di provare a perdere pochi punti da una Red Bull che onestamente in questa fase sembra inarrivabile.

Ciò in attesa di quel pacchetto di cui ormai si sta tanto dibattendo e che, secondo Mercedes, dovrebbe essere la panacea dei mali di una vettura che nel comportamento dinamico non si districa male ma è semplicemente lenta. Un po’ quello che accade con la Ferrari la cui situazione è stata fotografata da Vasseur in maniera molto lucida quando ha alluso ad una monoposto apparentemente stabile ma incapace di produrre performance. Le due sfidanti della Red Bull, quindi, sono accomunate dagli stessi mali. Chi riuscirà a spuntarla?


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1
, Mercedes AMG

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Diego Catalano