Formula 1

Mercedes: Russell e Hamilton ancora in disaccordo sul setup della W14

La cosa più complicata per Mercedes, in questo momento, è trovare stimoli. Sembra una provocazione, ma forse non lo è del tutto. Il “clan” di Brackley ha ormai deliberato che l’arrembaggio al Mondiale 2023 partirà da Imola, quando sarà presentata la versione B della W14

E’ chiaro che, fino a quel momento, il rischio rilassamento è dietro l’angolo. Si può pensare che qualcuno possa non essere concentrato al massimo nell’attesa che arrivi il modello del riscatto, semmai quest’ultimo sarà in grado di mettere in asse una stagione che per ora è molto sbilenca. 

Chiaramente, visto che parliamo di professionisti del motosport – sono pur sempre gli uomini che hanno vinto 15 titoli in 8 anni – gli anglotedeschi saranno sicuramente sul pezzo e lavoreranno in questo fine settimana per accumulare ulteriori e preziosi dati che possono servire a far crescere la versione che si deve lanciare nell’arduo compito di ricucire lo strappo dalla Red Bull RB19 che in questo momento rappresenta il benchmark della categoria.

Lewis Hamilton (Mercedes AMG) braccato da Sergio Perez (Oracle Red Bull Racing)

Gp Australia 2023, Mercedes: l’obiettivo è massimizzare gli episodi

Come è successo per le altre nove vetture concorrenti, anche per Mercedes AMG F1 il primo giorno di attività australiana è stato condizionato da una Fp2 caratterizzata per gran parte dalla pista bagnata. Va sottolineato che sia Hamilton che Russell non si sono risparmiati mentre l’acqua inumidiva l’asfalto visto che hanno inanellato una serie di giri per testare la monoposto in condizioni avverse. E forse questo dimostra quanto gli “uomini in nero” stiano facendo la danza della pioggia per dare un senso ad un gran premio nel quale si cercherà di cogliere tutte le occasioni che la pista – o nel caso di specie il meteo – offrirà.

Questo è proprio il desiderio espresso da George Russell a fine sessione. Il britannico ha spiegato come le Fp2 siano state frustranti con la pioggia ma che, contestualmente, sia stata una sessione di apprendistato dato che hanno compiuto un passo avanti rispetto alle Fp1. “La pioggia è arrivata all’improvviso oggi e potrebbe esserci qualcosa domani; quindi sarei felice che le cose fossero più piccanti”. Danze propiziatorie ampiamente partite nel motorhome della Stella a Tre Punte, quindi. 

A proposito di progressi tra Fp1 e Fp2, se Russell si è detto soddisfatto, Hamilton ha lamentato un regresso nella definizione dell’assetto. Non una novità in questo avvio di 2023 in cui il sette volte campione del mondo si è smarrito sovente a cavallo delle varie sessioni.

Questa mattina è andata bene – ha arringato Hamilton ma questo pomeriggio non è stato altrettanto buono. Abbiamo apportato alcune modifiche dopo le Fp1 che non hanno funzionato e cercheremo di tornare indietro questa sera. Ha piovuto anche nelle Fp2, quindi non è stata la migliore delle sessioni. Non tendi a imparare molto in condizioni miste. Si tratta più di mantenere l’auto al sicuro“.

Il realismo di Hamilton si dispiega nell’affermazione che ha fatto sulle Red Bull che ad ora vengono ritenute irraggiungibili. L’inglese ha sottolineato che procederanno, così come è accaduto a Jeddah, nel tentativo di massimizzare le occasioni che si dipaneranno dinnanzi. 

Un pensieroso Lewis Hamilton (Mercedes AMG) al termine delle qualifiche del Gran Premio d’Arabia Saudita 2023

Gp Australia 2023: Mercedes applica il “protocollo Jeddah”

Il circuito dell’Arabia Saudita non è stato nominato a caso da Lewis perché offre delle caratteristiche, per quanto riguarda il manto d’asfalto, molto prossime a quelle di Melbourne. Questa specificità è stata sottolineata sia da George Russell che da Andrew Shovlin

Jeddah e Melbourne hanno un asfalto simile – ha osservato Russell quindi puoi davvero spingere forte sulle gomme. Puoi fare numerosi giri push ed è quello che accadrà in qualifica. Questo è diverso dalla norma, quindi potrebbe essere eccitante. Sappiamo che avremo più prestazioni nelle gare future, ma dobbiamo massimizzare le nostre possibilità questo fine settimana. Continueremo a fare del nostro meglio per esaltare il potenziale della vettura”.

Parole che sanno di speranza e che si legano all’ottimismo mostrato sulla progressione in termini di setup effettuata dalla W14. A differenza di Lewis Hamilton, Russell ha evidenziato come tra il primo turno di libere ed il secondo la vettura si sia incamminata nell’assetto giusto e quindi nel comportamento dinamico. Una volta ancora i due alfieri della Mercedes sembrano non concordare sull’andamento della macchina.

Shovlin ha spiegato che Mercedes non ha portato nulla di nuovo proprio per la similarità nelle caratteristiche dell’asfalto con quello di Jeddah. Mercedes è giunta in terra di canguri aspettandosi di dover gestire gli stessi problemi che sono stati affrontati nelle precedenti gare.

George Russell (Mercedes AMG)

Così come riferito dall’ambiente Red Bull, anche in Mercedes si teme l’aspetto relativo al warm up delle gomme che potrebbe essere molto problematico su una pista che domani si annuncia ancora più fredda, anche se non dovrebbe cadere la pioggia.

Il trackside engineer della Stella a Tre Punte ha spiegato che il lavoro che si farà nella notte sarà mirato anche a comprendere quali debbano essere le procedure più consone per mettere le coperture in temperatura su un asfalto che, come suggeriva Russell, consentirà di fare più giri push. E questo potrebbe essere un piccolo vantaggio per quelle monoposto, come la W14, che qualche difficoltà di amministrazione termica delle Pirelli l’ha manifestata in precedenza.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1
, Mercedes AMG

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Diego Catalano