Dopo la prima sessione di libere chiusa al comando ma non senza qualche grattacapo, la Red Bull e Max Verstappen cercano risposte concrete nelle Fp2 in cui, solitamente, si cominciano ad intravedere i potenziali delle vetture. Nella prima ora di lavoro l’olandese ha centrato un buon crono al termine del primo run con gomma soft.
Questo gli è bastato per mantenere la vetta fino alla fine delle operazioni durante le quali ha lamentato dei problemi al cambio. Non una novità per la RB19 che, nella circostanza, a sentire il campione del mondo in carica, aveva anche un pessimo bilanciamento dei freni.
Insomma, c’è ancora del lavoro di ottimizzazione da fare sulla Red Bull n°1 che cerca il setup perfetto per ribadire lo status di vettura da battere. La sessione si è aperta con pista cangiante poiché, a pochi minuti dallo start, è iniziata a scendere una leggera pioggia che probabilmente andrà a condizionare i programmi giornalieri.
Temperatura pista: 27°C
Temperatura aria: 17°C
Vento: 1 km/h da Sud
Proprio per anticipare l’eventuale arrivo di pioggia più copiosa, il programma dei campioni del mondo in carica è iniziato immediatamente. Max ha preso la pista con gomma media espletando tutti i soliti rituali radiofonici e ascoltando indicazioni sulla track position.
Come al solito il lavoro inziale si svolge in una perfetta alternanza tra giri push e tornate di cool down che precedono una altro tentativo spinto. La RB19 appare subito bilanciata nel cambio di direzione di Curva 9-10, un punto particolarmente provante del tracciato australiano che al mattino aveva dato qualche problema. Diverso il discorso nel T1. Vediamo perché.
Lambiase, nel secondo tentativo, avvisa di tenere il passo. Il giro si ferma subito perché, in Curva 1, Max sbaglia l’inserimento e va lungo. Nella tornata successiva, in Curva 4, l’olandese ha un’evidente incertezza nel cambio di direzione destra sinistra che determina un ulteriore giro di ricarica dei sistemi. Persistono le difficolta nel T1 con annesso bilanciamento dei freni non soddisfacente per il campione del mondo in carica. Cosa sottolineata nei pochi team radio che abbiamo potuto ascoltare.
Dopo quindici minuti, mentre l’olandese è fermo ai box per lavorare sull’assetto della vettura, la pioggia è cominciata ad aumentare. I tempi di chi resta in pista salgono, si vede qualche lungo e tutti prendono la via dei box in attesa dello svilupparsi degli eventi. La Ferrari, un po’ a sorpresa, manda in pista sia Sainz che Leclerc con gomma soft. Un giro “sulle uova” per poi riguadagnare i box con un asfalto troppo scivoloso. Nel frattempo, sulla monoposto di Max, si smontano le slick e si valuta l’uso delle intermedie.
L’olandese ritorna in attività con pneumatici intermedi quando mancano poco più di venti minuti alla fine della sessione. Il pilota, settore per settore, ragguaglia Gianpiero Lambiase sulle condizioni della pista sottolineando che alla fine del T1 la pioggia tende ad essere più abbondante. A questo punto possiamo già affermare che non vedremo la simulazione passo gara su gomme da asciutto.
Con coperture a banda verde, Verstappen fa un solo giro di assaggio per poi passare ai box e provare una partenza in fondo alla pit lane. Lo schema è ripetuto diverse volte. In vista di una gara che potrebbe presentare pista umida, in Red Bull non lasciano nulla al caso concentrandosi sullo start. Altro giro condotto con attenzione e si ascolta la voce dell’ingegnare italiano che comanda “box and switch off“. La decisione viene presa perché la situazione è quella ben descritta nell’immagine seguente:
Ritroviamo Verstappen in pista per gli ultimi sei minuti delle prove libere del Gran Premio d’Australia 2023. Ovviamente gli pneumatici scelti sono quelli intermedi. Si perpetua lo schema visto prima: out lap, passaggio ai box, prova di partenza, in lap. Dopo la sequenza Lambiase si apre in radio: “box and switch off“. Finisce così la sessione dell’olandese.
Fp2 che ha offerto ben poche indicazioni a causa della pioggia. In linea di massima possiamo osservare che, nella fase d’avvio con tracciato asciutto anche se freddo, la RB19 di Verstappen è sembrata piuttosto nervosa nel T1 con difficoltà nell’inserimento della Curva 1 e nel cambio di direzione della 4. Come nella prima ora di lavoro, Max ha lamentato un certo sbilanciamento dei freni.
Nella serata australiana gli ingegneri avranno un bel po’ di lavoro da fare in vista di domani quando, stando alle previsioni, dovrebbe fare ancora più freddo e la pioggia potrebbe rifare capolino. Il rischio è che si arrivi alla qualifica e alla gara con pochi dati utili. Una condizione che potrebbe determinare più incertezza a vantaggio dello spettacolo.
Ecco i tempi della sessione (ottenuti con pista asciutta, ndr):
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Oracle Red Bull Racing