Formula 1

Aston Martin: spingere sugli update per riaprire il gap su Ferrari e Mercedes

Un terzo e un quarto posto. Altri 33 punti nel carniere iridato dell’Aston Martin che esce dal Gran Premio d’Australia confermando il trend mostrato nelle prime due gare stagionali. Attualmente il team di Silverstone è secondo in graduatoria con 65 punti ma molto distaccato dalla Red Bull che comanda in forza di un bottino di 123 punti. Il terzo posto di Fernando Alonso – che si abbona al gradino più basso del podio – e il quarto di Lance Stroll permettono alla franchigia inglese di approfittare della parziale défaillance della Mercedes (ritiro di Russell, ndr) ribadendo l’incoraggiante avvio.

Ma stavolta, nonostante l’ottimo score, non abbiamo potuto apprezzare una AMR23 nettamente più forte della Mercedes e della Ferrari come era accaduto nelle altre manifestazioni. Fernando Alonso ha provato a tenere il passo di Lewis Hamilton per agguantare il secondo posto. Ma l’inglese, quando voleva, riusciva ad aprire un piccolo margine di sicurezza per non farsi risucchiare in zona DRS. La facilità con la quale è riuscito a compiere questo tipo di lavoro, anche se nel post gara ha negato che ne avesse di più, dice come in realtà la W14 fosse probabilmente leggermente più veloce della “verdona” britannica.

Il team Aston martin festeggia il terzo e quarto posto di Fernando Alonso e Lance Stroll al termine del confuso Gran Premio d’Australia 2023

Si anche è potuto vedere come lo spagnolo non riuscisse a scappar via da Carlos Sainz che ha ceduto qualche decimo di secondo soltanto nella fase finale della gara, prima che la direzione ci mettesse del suo per confondere in maniera artificiosa le carte in tavola. Ovviamente questo non vuol dire che la vettura non sia più efficace, notiamo semplicemente che, via via che passano le gare, il campo valoriale si restringe.

Sembra paradossale, ma se non esistesse questa Red Bull schiacciasassi la stagione di Formula Uno 2023 sarebbe iper-spettacolare per come le prestazioni risultino essere omogenee alle spalle degli uomini di Milton Keynes

Ma chi ha lavorato meglio non si può escludere dalla competizione e quindi non resta che registrare che è questo lo status quo sperando che, nel dipanarsi degli appuntamenti previsti in calendario, i fuggiaschi possano essere assorbiti anche in virtù del minor numero di ore di lavoro a disposizione, considerando il balance of performance tecnico e la penalità comminata per l’infrazione del budget cap relativo all’anno 2021.


Aston Martin: Alonso certifica l’arrivo della Mercedes

Alla fine delle operazioni Fernando Alonso ha ratificato quanto questo gran premio sia stato anomalo a causa di una direzione gara che, diciamolo fuori dai denti, ci ha capito ben poco.

Lewis Hamilton (Mercedes W14) secondo al traguardo nel GP d’Australia 2023

Non ho mai vissuto un gran premio come questo, è stato un ottovolante di emozioni. Sono successe molte cose all’inizio e poi anche alla fine. Nell’ultima mezz’ora è stato difficile capire cosa stesse succedendo. Nel complesso, la gara è stata buona per noi, la Mercedes è andata molto veloce. Lewis ha fatto un ottimo lavoro oggi e aveva un ritmo che non potevo eguagliare o avvicinarmi a lui. La prima bandiera rossa mi ha aiutato a superare George”, ha detto Nando prima della cerimonia del podio.

Siamo stati di nuovo fortunati e vediamo la bandiera a scacchi da terzi. E’ una domenica incredibile. Vorremmo essere più in alto sul podio prossimamente. Dopo tre terzi posti sarebbe bello ottenere un secondo posto“, ha chiosato l’asturiano.

La roulette che si è attivata dopo l’ultima ripartenza nella quale Carlos Sainz, poi penalizzato, ha centrato “il 14” non ha comunque obbligato il team inglese a perdere un preziosissimo podio condito dal quarto posto di Stroll che era stato indirettamente coinvolto nel contatto tra i due spagnoli.


Aston Martin: spingere sullo sviluppo per mantenere le posizioni

Aston Martin archivia questa prima fase di mondiale con tantissime certezze anche se Melbourne ha dimostrato che bisogna alzare ulteriormente la guardia se si pensa di poter lottare per la piazza d’onore. Ricordiamo che Ferrari e Mercedes hanno in procinto di avviare un massiccio programma di update che dovrebbe consentire alle rispettive monoposto di guadagnare preziosissimi decimi di secondo.

Fernando Alonso, Aston Martin AMR23

Le distanze non sono così elevate, anzi sono davvero molto contenute. Quindi è concreto il rischio che si possa passare, nel breve volgere di poche gare, dall’essere seconda forza a diventare la quarta. La AMR23 è una monoposto che, dati alla mano, riesce a sprigionare tanti punti di carico ma che forse paga troppo nell’esprimersi quando c’è da metterla sulla velocità di punta. E questo fattore potrebbe essere determinante a Baku, dove troveremo il tratto full gas più lungo di tutto il campionato del mondo.

Le attenzioni di Dan Fallows (uno degli artefici del miracolo verde) e del resto dello staff di stanza a Silverstone, sarà proprio quella di lavorare su questo aspetto. Ricordiamo che il team ha più ore a disposizione dei diretti avversari e quindi potrebbe giovarsi di questa situazione per mantenere inalterato lo slancio in una stagione ancora molto lunga. Sono 20 le gare che mancano al termine. Quindi mollare è vietato, anche perché Fernando Alonso punta convintamente a ritornare sul gradino più alto del podio, come egli stesso ha ammesso a fine gara.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1
, Aston Martin

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Diego Catalano