Ferrari conquista la pole. Lo fa con uno strepitoso Leclerc, autore di una tornata spettacolare in Q3. Il monegasco sfrutta appieno la sua SF-23 che mostra un bilanciamento ottimale a Baku. Tanta trazione e velocità di percorrenza a centro curva. Al contrario il suo compagno non trova il giusto feeling con la vettura e deve accontentarsi della quarta piazza a più di 8 decimi da Charles.
Il particolare format del fine settimana azero prevede un’ulteriore sessione classificatoria. Parliamo della “Sprint Shootout“, tramite la quale si formerà la griglia per la mini gara di 100Km che si correrà oggi pomeriggio. Considerando la sola prova libera di ieri, sarà interessante capire il passo gara, provato per pochi giri mentre tutti i piloti studiavano la messa a punto ottimale.
Il Cavallino Rampante dovrà pertanto confermarsi anche sulla lunga distanza per validare il passo in avanti realizzato con la monoposto. Il potenziale sbloccato attraverso lo studio dati raccolti nei primi tre round pare aver dato i propri frutti ma, come detto, si attendono i necessari riscontri prestazionali con alto quantitativo di carburante a bordo. Se così sarà, il team di Maranello potrà guardare al resto del mondiale sotto un’ottica completamene differente.
I tempi sono maturi. Espletati i consueti controlli sulle monoposto i ferraristi salgono a bordo delle proprie vetture. Gli ingegneri all’interno del garage forniscono le ultime indicazioni, utili per affrontare al meglio questa inedita e corta qualifica dove le gomme sono pre assegnate. Aggiornamento meteo: 24,0°C la temperatura dell’aria, 47,3 °C quella dell’asfalto. Umidità al 68%, 1,2 Km/h l’intensità del vento che soffia dal quadrante est.
I ferraristi sono a bordo delle proprie vetture. Si osserva la telemetria di ieri per cercare di capire dove, eventualmente, siano i punti del tracciato dove si può migliorare. Sainz senza dubbio avrà più margine in tale senso, considerando la prestazione sottotono.
Come da regolamento, per questo primo stint le rosse scendono il pista con le gomme Medium. Si nota come gli alfieri della rossa curino molto il warm up. Tanta attenzione anche nella track position, fondamentale per sfruttare al massimo il tempo minore concesso in questa qualifica.
Abbandonato il mode warm up si passa alla modalità Race. Si parte. Subito molto aggressivo Charles mostra una sicurezza al volante molto buona. Già molto vicino al muretto. In particolare ottima prestazione nel T2, dove la rossa mostra tanto grip. Marcos si complimenta per l’ultima curva. Anche Carlos riesce a concludere un buon giro, anche se Adami gli chiede di fare meglio alla 7.
Si passa ora alla modalità ERS 7, cambiando la potenza disponibile dal sistema ibrido. Altri suggerimenti per lo spagnolo che deve frenare più tardi nel settore centrale. Davvero buono il bilanciamento della Ferrari. Lo si nota dalla facilità di inserimento e dalla solidità del posteriore in uscita. Il monegasco chiede se il tempo realizzato è sufficiente per tornare ai box. Lo è, ovviamente.
Carlos sta dando il massimo, ma continua con un feeling non ottimale. Davvero tanti gli aiuti di Adami per cercare di metterlo a suo agio il più possibile con la vettura. Le due SF-23 tornano in garage. Si conclude la Q1 amministrata al meglio. Avanti così. Nessun cambio di carico sviluppabile all’anteriore richiesto per il momento, a dimostrazione che il carico tra i due assi è ripartito equamente.
I due “Carlo” abbandonano nuovamente la pit lane per tornare a calcare l’asfalto azero. Siamo in Q2 e, come in precedenza, da regolamento, le monoposto montano un treno di Pirelli a banda gialla nuove di trinca. Leclerc si lancia ora, mentre Sainz, uscito un minuto più tardi, sta ancora preparando il giro.
Il monegasco chiude un ottima tornata a livello di handling. Peccato che sull’ultima curva trovi due vetture che di fatto lo hanno un po’ disturbato. Ma in realtà è nel T2 che la prestazione è stata leggermente sotto tono. Per Carlos possiamo dire che continua una certa sofferenza in fase d’uscita. Un focus maggiore si necessita in curva 3 e 4 secondo la telemetria. La numero 16 si lancia ancora.
Leclerc era “salvo” con il primo giro secondo il muretto, ma cmq ha preferito realizzarle un altro. Nel mentre arriva anche il secondo tentativo di Carlos che per un pelo non sbatte contro le barriere nel T3. Il monegasco torna ai box e aiuta l’iberico con la scia che effettua una tornata supplementare. Poco a poco la numero 55 pare acquistare fiducia avvicinandosi alla vetta.
La lotta per la pole è servita. Tra poco, in Q3, le vetture alzeranno al massimo le mappature per sfoderare la miglior prestazione possibile. La sensazione ricalca la giornata di ieri, con la “guerra” a due per conquistare la partenza dal palo: Max vs Charles. Per l’ultima sfida si useranno le Soft. Per questo Sainz chiede un cambio di carico all’anteriore: “point 2 up“
Leclerc è il primo a tornare in pista. Pirelli a banda rosse nuove per lui, dopo un leggero ritocco all’ala anteriore. Dopo aver curato al meglio l’attivazione delle mescole si parte, mode push. Stessa cosa per Carlos. Tornata pulita per il monegasco. Dopo un single cool lap, arriverà un ulteriore tentativo. A quanto pare, Verstappen ha commesso un piccolo errore nel T2. Sainz resta in difficoltà rispetto al compagno.
Colpo di scena, Charles a muro in curva 5! Il monegasco si scusa soprattutto perchè di fatto ha compromesso la tornata del compagno. Per il resto la Red Bull non riesce a migliorare abbastanza e si vede costretta, ancora una volta, ad accodarsi alla Ferrari numero 16. Ancora Leclerc, ancora pole position. Ora si attende solo la conferma nella miniar del pomeriggio, per capire se anche sul race pace la Ferrari è tornata…
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari