Formula 1

Ferrari a caccia di conferme nello “Sprint Day”

Ferrari fa la voce grossa nell’esordio del format sperimentale sul tracciato cittadino di Baku. Charles Leclerc conquista una strepitosa pole position nelle qualifiche valevoli per la definizione dello schieramento di partenza della gara domenicale. Non poteva esserci miglior inizio del fine settimana in terra azera per il team di Maranello. Grazie alla prima partenza al palo della stagione, i continui rumor sull’assetto organizzativo della scuderia e sul futuro del pilota monegasco sono stati finalmente smorzati.

La pole è in gran parte figlia del feeling di Charles con il tracciato dell’Azerbaijan sin dalle categorie propedeutiche (terza pole su sei partecipazioni ,nda). Il pilota monegasco è probabilmente entrato nel mistico tunnel menzionato da Ayrton Senna per descrivere la strepitosa qualifica di Monaco 1988. Una dimensione in cui guidando istintivamente è andato ben oltre le proprie capacità razionali e del suo mezzo.

Gli oltre otto decimi rifilati a Carlos Sainz avvalorano la trance agonistica con la quale il pilota del Principato di Monaco ha affrontato l’ultimo run della Q3. Vederlo accarezzare le barriere in curva 1 e attaccare aggressivamente il cordolo di curva 15 è stata pura poesia.

Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) a bordo della sua SF-23 durante le Fp1 di Baku

Mettendo da parte il lato emozionale, le qualifiche hanno provvisoriamente ridefinito i rapporti di forza osservati fino al Gran Premio d’Australia. Come per incanto la rossa sembra essere tornata in versione 2022. La SF-23 è stata subito veloce su pista “green” nell’unica sessione di prove libere, riuscendo poi a regolare la concorrenza nell’inusuale qualifica del venerdì. La grossa novità è che alle spalle dell’uomo più forte sul giro secco e alle solite Red Bull la concorrenza Mercedes e Aston Martin si è liquefatta.

I distacchi sul giro rimediati dalle frecce d’argento e dalla “verdona” di Alonso sono più ampi rispetto alle previsioni della vigilia. E’ prematuro ipotizzare un ritorno ai valori in campo apprezzati lo scorso anno, tuttavia il “Cavallino zoppicante” di Melbourne sembra essere lontano parente della monoposto che ha messo tutti in riga nelle qualifiche di ieri.

Probabilmente sulla distanza della Sprint Race e soprattutto nella gara domenicale, Red Bull potrà far valere ancora il vantaggio competitivo sulla concorrenza. Ciononostante anche un piazzamento a ridosso del team austriaco potrebbe essere un’ottima notizia per gli uomini di Maranello.


Ferrari: il lavoro a Maranello sta iniziando a dare i primi frutti

L’adrenalina prodotta dalla prestazione di Charles in qualifica deve essere gestita attraverso una condotta di gara intelligente volta a conseguire il miglior risultato possibile. Come prevedibile la SF-23 non ha presentato correttivi rispetto alle precedenti gare. Scelta logica in base a due fattori: il format di Baku non forniva il tempo necessario per acquisire dati su eventuali update in virtù della singola sessione di prove libere.

In secondo luogo per gli ingegneri di Maranello è fondamentale raggiungere una correlazione dati accettabile. E in tal senso l’ottimo passo mostrato da Leclerc sin dai primi giri in pista testimonia che il setup deliberato al simulatore è stata un’ottima base di partenza su cui apportare il “fine tuning” in relazione alle sensazioni dei piloti nell’unica sessione di free practice.

L’intenso programma odierno consentirà di verificare se i valori in pista apprezzati ieri sono frutto di particolari circostanze o di un’effettiva variazione dei valori in campo. La regola del parco chiuso potrebbe cristallizzare le gerarchie nella Sprint Shootout, ma nella Sprint Race race si potrebbe assistere ad uno scenario diverso. Sulla distanza di 100 Km la monoposto di Maranello riuscirà a tenere testa alla RB19 o dovrà guardarsi alle spalle?

Mercedes e Aston Martin hanno dimostrato di avere un passo gara superiore alla rossa a Jeddah e in Asutralia. Sovvertire questo trend senza aver apportato alcuna modifica sulla SF-23 sarebbe un grande risultato per gli uomini capitanati da Frederic Vasseur. In assenza di circostanze eccezionali è inverosimile ipotizzare un duello ravvicinato tra Ferrari e Red Bull. Nonostante un venerdì da favola in Formula 1 difficilmente si recuperano manciate di decimi sul giro.

Charles Leclerc indica lo scudetto Ferrari in segno di appartenenza

Sia Charles che la storica scuderia italiana sono consapevoli che, il reale obiettivo del weekend, è avere conferme sulla validità della base progettuale della SF-23 sulla quale apportare progressivamente i correttivi deliberati dall’area tecnica. Se tutto dovesse andare secondo le aspettative il mondiale della rossa inizierà a Baku, senza tuttavia l’assillo di dover vincere a tutti i costi. Potrebbe essere l’inizio della storia d’amore tra Leclerc e la sua monoposto, e come spesso accade nei nuovi legami è meglio non bruciare le tappe…


Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat

Immagini: Scuderia Ferrari

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Roberto Cecere