Formula 1

Ferrari SF-23: nuova ala doppio pilone più scarica per recuperare EOSS

La storica scuderia Ferrari è sulla bocca di tutti. Lo è in merito allo step competitivo atteso per questo fine settimana. Tanto lavoro di affinamento riferito alla messa a punto considerando che, parole di Vasseur, il progetto 675 resta valido. Nessun rimpianto, insomma, malgrado le risultanze sin qui espresse siano decisamente al di sotto delle aspettative.

Si tratta di capire, direbbe il buon Mattia. Lo avranno fatto in GES? Poche ore e ne sapremo di più al riguardo. Resta un fatto. Evidente. Il Cavallino Rampante è azzoppato. Non trotta come dovrebbe e probabilmente, per vederlo lanciato in una corsa fluida, dovremo aspettare il prossimo anno.

Nel frattempo le cose devono cambiare. Quarta forza? Non è abbastanza nemmeno in un campionato perso in partenza. L’obiettivo mira a ridurre sensibilmente il gap su Red Bull, mettere dietro Mercedes e perché no pure la sorprendente Aston Martin. Il solco è stato tracciato. Mancano i risultati che, a quanto saputo, sono attesi già dal Gran Premio dell’Azerbaijan.


Ferrari scarica il posteriore della SF-23

Per il week end azero da Maranello arriva una nuova specifica “rear wing” da basso carico. Il main plain nella sua parte centrale adotta un chiaro profilo orizzontale. Mentre agli estremi, invece, presenta una conformazione più ricurva per limitare la generazione di carico alle estremità. Tale prerogativa consente di ridurre i vortici d’estremità a tutto vantaggio dell’efficienza.

nuova ala doppio pilone più scarica – Ferrari SF-23 – Gp Azerbaijan edizione 2023

Osservando le immagini in arrivo dalla pitlane notiamo che è riapparso il doppio pilone di sostegno. Non è un passo indietro, in quanto con i tecnici della rossa hanno semplicemente preferito utilizzare una specifica che possa offrire una maggior robustezza all’ala. Sotto questo aspetto non possiamo escludere che vengano effettuate prove comparative tra le due vetture, testando la versione introdotta a Jeddah con il singolo pilone.

La nuova specifica nuova che prendiamo in esame attraverso l’immagine sopra porta con se uno specifico scopo: gli ingegneri del team emiliano hanno scelto di adottare un livello di carico verticale minore. La finalità, pertanto, è quella di produrre alte velocità di punta alla fine di rettilinei. Sarà interessante capire se questa soluzione sarà validata attraverso la pista dopo la raccolta dati che verrà effettuata durante l’unica sessione di prove libere del weekend.

le diverse configurazioni di ala anteriore della Ferrari SF-23 – Gp Azerbaijan 2023

Spostando il punto di mira verso la zona anteriore della monoposto emergono ulteriori modifiche. Le due versioni presenti mostrano alcune differenze che risiedono nella configurazione dell’ultimo flap aggiuntivo. Diverse le incidenze dell’ultimo flap sommata alla possibile presenza di un nolder, ovvero quel piccolo spessore posto sul bordo d’uscita che serve ad incrementare la spinta verticale a spese di un leggero incremento di resistenza.


Red Bull adatta il carico alla pista di Baku

Per quanto riguarda Red Bull, l’ala anteriore che verrà adottata per Baku adottando è parzialmente nuova. Il flap aggiuntivo (DRS) rimane sempre il medesimo stesso, mentre il main plain è ora meno pronunciato. Inoltre dobbiamo rilevare una diminuzione del carico su questa pista anche sulla RB19, benchè la versione esaminata sia in grado di produrre una downforce superiore rispetto a quella proposta sulla vettura italiana.

compare sull’ala posteriore della Red Bull RB19

Tale prerogativa è prevista per l’usuale vantaggio del quale i bolidi austriaci possono disporre: una minore resistenza all’avanzamento del corpo vettura che di fatto allarga la finestra di setup e, contestualmente, è in grado di assicurare ai piloti qualche kg in più di spinta verticale.

Nel confronto possiamo osservare la differenza tra le due specifiche della Red Bull, quella di Jeddah e la “nuova” presentata per il Gran Premio dell’Azerbaijan. Rispetto alla Ferrari, per il momento, non si nota una possibile presenza di un nolder.


Aston Martin alla ricerca dell’efficienza aerodinamica

In ultima istanza diamo un’occhiata alla Aston Martin, la vettura che più ha migliorato il proprio rendimento rispetto alla campagna agonistica passata. Nel valutare l’ala posteriore della AMR23 di Fernando Alonso, si evince un chiaro adattamento al tracciato necessario per diminuire l’eccesso di drag in rettilineo, punto debole della verdona.

la nuova ala posteriore della Aston Martin AMR23 per il Gran Premio dell’Azerbaijan edizione 2022

Il main plain ha subito una rimodellazione essendo completamene ridisegnato. Il bordo d’ingresso, di fatto, risulta ora molto meno pronunciato. Mentre quello d’uscita del flap aggiuntivo ha subito anch’esso un parziale re-shaping che ne diminuisce la sua incidenza. Anche in questo caso tutto a favore dell’efficienza aerodinamica, fattore che risulterà assai determinante nell’economia del fine settimana in merito alle prestazioni dell’auto britannica.


Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich  

Immagini: Scuderia Ferrari – Albert Fabrega – @AlbertFabrega

Condividi
Pubblicato da
Zander Arcari