La prima ed unica sessione di prove libere ha visto impegnata la Ferrari nella mera raccolta dati. Uno studio approfondito della nuova configurazione aerodinamica votato alla gara. In tale contesto la rossa è parsa a proprio agio. Poche correzioni e una buona velocità malgrado le rivoluzioni del propulsore fossero basse. Solo nella giornata di domani scopriremo se le prove high fuel odierne hanno prodotto la messa a punto migliore.
Sul giro secco la rossa è apparsa in palla. Poche tornate ma da subito competitiva. Molto interessante un dato: il warm up delle gomme è parso semplice” a differenza degli altri Gran Premi, dove la gestione termica delle mescole aveva creato diversi grattacapi. Le qualifiche valevoli per la gara hanno confermato le sensazioni, sottolineando la dimensione della monoposto emiliana. Durante il primo stint, sino alla bandiera rossa, il Cavallino Rampante ha ben figurato con le gomme Hard. Successivamente con le Soft le cose sono andate ancora meglio.
Ottenere una pole position non era certo nei piani della Ferrari. Lo ha confermato lo stesso Leclerc nelle interviste a caldo. Tuttavia l’ottimo lavoro svolto in queste ultime settimane relativo al bilanciamento della monoposto emiliana ha portato i propri frutti. La raccolta dati ha concesso la possibilità ai tecnici di Maranello di allargare la finestra di set up. Sbloccato parte del potenziale i parametri negativi della SF-23 sono stati minimizati.
Il setting della Ferrari ha ridotto al minimo il sottosterzo. Al contrario di Red Bull che nel primo settore tendeva a perdere un po’ il posteriore in uscita, l’auto italiana ha mostrato grande solidità. Sotto questo aspetto vale la pena sottolineare un fatto: Verstappen non è riuscito ad amministrare al meglio l’attivazione delle mescole nel suo out lap, in Q3, nell’ultimo tentativo. Fattore che senza dubbio ha inficiato negativamente sulla prestazione dell’olandese.
Più tardi, attraverso le nostre consuete analisi telemetriche, andremo a esaminare il comportamento delle vetture alla fine del T3. Questo tratto della pista è molto importante, in quanto immette nel lunghissimo tratto ad alta velocità di percorrenza dove la top speed risulta cruciale per ottenere buoni riscontri cronometrici. A tal proposito, attraverso gli on board, strumento davvero eccezionale per racimolare informazioni utili, abbiamo notato un fatto interessante.
Quando la Ferrari apre l’ala mobile la velocità della vettura sale più lentamente rispetto alla Red Bull che, al contrario, subisce un’impennata immediata. Su questo punto vale la pena fare un plauso ai motoristi della rossa. I grattacapi che hanno limitato l’utilizzo del sistema ibrido alla massima potenza nei primi round del mondiale sono stati risolti sul giro secco e a quanto pare, le monoposto italiane riescono a realizzare un step competitivo ulteriore.
Tornando alla messa a punto la SF-23 ha sciorinato un rendimento ottimale nel T2. Nella zona più lenta del tracciato, infatti, grip meccanico, aderenza e trazione hanno fatto la differenza rispetto ai competitor. Al resto ci ha pensato il grande talento di Charles Leclerc. Splendido interprete, il monegasco ha offerto una prestazione davvero straordinaria, zittendo la pletora di chiacchiere sul suo conto che lo vedrebbero già in contatto con Mercedes, da tempo.
Per quanto riguarda Carlos Sainz una giornata non eccezionale. A differenza del compagno di squadra, lo spagnolo non si è trovato a proprio agio con la vettura da subito. Qualche errorino di troppo e un feeling ancora da limare hanno prodotto il risultato odierno. Niente e perduto, sia chiaro. D’altronde il particolare format del fine settimana offre diverse chance per andare a punti.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari
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ben 1,1 secondi in meno della pole dello scorso anno, gran bel salto prestazionale nelle prime 3 gare mi sembra che ferrari sull anno prima avesse guadagnato 0,5sec
Mah! quindi o Sainza è da licenziare in tronco o più probabilmente Charles ha tirato fuori una magia dal cilindro, la macchina sicuramente un po' meglio di prima (Mercedes e AM sono dietro) ma va verificato meglio su altre piste il miglioramento, inoltre i punti si fanno la domenica, quindi vediamo se hanno risolto col consumo gomme.
Se il buongiorno si vede dal mattino hanno risolto già diversi problemi, e anche se Leclerc ha fatto una magia c'è da dire che la macchina anche se è migliorata di poco glielo ha permesso!!! Per cui resta da vedere se in gara la macchina fa lavorare le gomme nella giusta finestra di utilizzo e non consumarle come ga fatto nelle prime tre gare.