Ventisei lunghi giorni. Tanto è durato il silenzio dei motori delle vetture di F1. Una pausa lunga, forzata, in cui le scuderie che si sono rese protagoniste di un avvio balbettante hanno potuto riflettere e hanno cominciato a sviluppare degli stratagemmi per uscire da situazioni scomode. Sono due le squadre chiamate a recuperare: Mercedes e Ferrari. E non è un caso se si tratta dei team che hanno operato rimaneggiamenti agli staff tecnici o dirigenziali.
La Mercedes, ne abbiamo diffusamente parlato, ha visto James Allison ritornare pienamente sul lavoro di progettazione della vettura. Ferrari, invece, è alle prese con l’ennesimo addio inatteso, anche se avrà effetto nel 2024, che vede Laurent Mekies partire per la vicina Faenza laddove diventerà il team principal dell’Alphatauri.
La situazione relativa al dirigente transalpino e il ritorno all’attività dopo quattro settimane di stop sono gli argomenti chiave affrontati da Charles Leclerc e Carlos Sainz nella consueta conferenza stampa pre-evento. Ma non si è parlato solo di questo. E’ stato soprattutto il monegasco a disquisire anche d’altro. Ha infatti toccato ancora una volta la questione relativa al contratto che lo lega alla Ferrari e degli scenari ipotetici che lo vogliono vicino alla Mercedes. Ma andiamo per gradi.
Il nuovo format della sprint race incuriosisce Carlos Sainz che però si è detto preoccupato per il limitato numero di prove che si potranno effettuare nell’arco del weekend. Infatti sarà solo FP1 la sessione dedicata ai test. Poi, ogni altro turno, sarà prestato a determinare la griglia o a produrre punti. Una situazione non certo favorevole per una scuderia che deve recuperare un gap tecnico abbastanza evidente ma che ha già cominciato a lavorare in tal senso come abbiamo spiegato nel focus tecnico che potete recuperare a questo link: clicca per leggere.
“Sono favorevole al format della Sprint – ha spiegato lo spagnolo – Lo Shootout non sarà facile anche per gli orari e servirà subito concentrazione. Anche la Sprint sarà emozionante. Dura per noi, ma se serve a rendere migliore il prodotto… lo facciamo”.
L’anno scorso la Ferrari, a Baku, conobbe uno dei punti più bassi dell’intera stagione a causa di un doppio ritiro. Fare meglio sarà semplice, ma l’obiettivo è quello di migliorare sensibilmente le prestazioni della macchina il cui livello di comprensione aumenta di gara in gara. Un processo che secondo il madrileno sta facendo capire meglio la direzione di sviluppo da seguire. Speranze che si fondono col realismo, come lo stesso Sainz spiega: “Dobbiamo Capire i punti deboli e i punti di forza. Sia i nostri che quelli degli altri, per poter lottare. Le nostre possibilità a Baku saranno più o meno le stesse che avevamo a Melbourne, anche se spero di essere ancora più competitivo“.
Stesso registro comunicativo impostato da Charles Leclerc che non nega la delusione per le prestazioni offerte nelle prime tre gare: “Se parliamo di pista, le performance non sono quelle che volevamo. Nel mio caso, poi, i primi tre GP sono stati un disastro. In questa pausa penso sia stato utile resettare e guardare le cose da ottimizzare, a livello di pacchetto generale”.
Chiaramente la questione non poteva essere sottaciuta dai protagonisti del mondo rosso. Poca delusione nelle parole dei due alfieri della scuderia che si sono mostrati determinati ed entrambi fiduciosi della riorganizzazione di cui si è fatto carico Frédéric Vasseur.
“A livello personale dico che è una persona forte e valida e che crescerà nella sua carriera, ha riferito Sainz. “Diventerà team principal, non poteva non accettare. Ma anche noi stiamo ristrutturando il team e chi arriverà compenserà le perdite avute negli ultimi mesi. Ho fiducia nell’approccio di Vasseur e nella dirigenza”.
“Laurent Mekies? La squadra è più di una persona. E comunque sì, sono molto fiducioso per il futuro con le idee di Frédéric Vasseur”. Con questo stringato pensiero Leclerc ha liquidato la questione passando ad un tema più caldo e che lo vede protagonista diretto: il proprio futuro. Il contratto che lo unisce al Cavallino Rampante scade al termine del 2024 e le voci che lo vogliono indirizzato verso Brackley, quartier generale della Mercedes, non accennano a placarsi.
“Non ho sentito nessuno, per ora. Sono completamente concentrato sul progetto attuale, ossia la Ferrari. Come ho già detto mi fido ciecamente e sono confidente per il futuro. Poi si vedrà. Se potremo riprenderci? Certo, abbiamo tutte le capacità per farlo, ma c’è un grande passo da fare. Ne siamo completamente consapevoli, io sono il primo ad esserlo. Ma, se devo scegliere una squadra in grado di farlo, quella è la Ferrari”.
Parole che non chiudono del tutto la prospettiva Mercedes, ma che di certo mettono un freno alle congetture che stavano volando un po’ troppo alte e veloci. Leclerc che è pienamente concentrato sull’attualità e chiaramente vorrà vedere come il suo team saprà reagire alle difficoltà. Questo elemento sarà basilare per le future valutazioni che il monegasco farà. La stagione 2023 è agli albori e il contratto scade alla fine del prossimo mondiale. Quindi c’è tutto il tempo per riflettere sul futuro e per rinviare al momento giusto la riunione decisiva con i vertici di Maranello.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Scuderia Ferrari, Mercedes AMG