Ferrari è chiamata alla pronta reazione. Il momento è catartico, in teoria, vista la necessità del team italiano di liberarsi dalle angosce patite. Sì perchè iniziare un campionato con la speranza di lottare al vertice e ritrovarsi quarta forza, di fatti, non può far altro che dar vita a uno scenario alquanto stressante. Tre settimane di pausa forzata avranno concesso agli uomini in rosso quello step necessario per avvicinarsi alla vetta?
La risposta a tale quesito non è certo semplice. Meglio attendere le risultanze del prossimo fine settimana per scoprirlo. Nel mentre possiamo analizzare un paio di cose. Malgrado il contesto non troppo disteso all’interno della GES, con le continue voci su presunti addii ulteriori, il tecnici del Cavallino Rampante hanno studiato a fondo la propria vettura. La convinzione di poter sbloccare parte del potenziale inespresso esiste.
Vasseur e compagni continuano a spingere sulla filosofia aero-meccanica adottata sulla SF-23 (progetto 675), convinti che possa essere molto più utile alla causa di quanto non lo sia stata sino ad ora. Inoltre, secondo le informazioni raccolte da Formula Uno Analisi Tecnica, vige un certo ottimismo in relazione alle caratteristiche della pista nel quarto appuntamento iridato.
Baku è un circuito di certo atipico in certa misura, dove la rossa ha quasi sempre prodotto prestazioni altalenanti durante le ultime annate. Bene in qualifica, non altrettanto in gara. Per di più, considerando il particolare format (Sprint Race) che debutta nella campagna agonistica in corso, Ferrari è finalmente convinta di poter realizzare uno step competitivo.
Per farlo la finestra di set up dev’essere tassativamente allargata, aspetto sul quale sono stati spesi i maggiori sforzi ultimamente. In Azerbaijan, inoltre, il fattore power unit sarà cruciale visto che, l’unità di potenza italiana, se gestita al meglio, potrà offrire vantaggi non a poco e, contestualmente, in stretta correlazione alle scelte di messa a punto aerodinamiche sulla monoposto italiana.
Il contributo dei moto-generatori di energia elettrica, in Azerbaijan, fornisce un surplus di potenza decisivo. Senza dubbio il generatore deputato al recupero dell’energia basato sull’entalpia dei gas di scarico, MGU-H, reciterà il ruolo primario. Anche se in maniera minore, l’MGU-K assicurerà altri cavalli spendibili visto le 4 frenate importanti presenti nel tracciato azero.
Sotto questo aspetto resta da capire se i motoristi di Maranello hanno risolto piccoli grattacapi che, come abbiamo spiegato in diversi scritti sulle nostre pagine, hanno inficiato negativamente sull’efficienza del propulsore emiliano. Contesto assai rilevante in considerazione del setting sulla monoposto. L’obbiettivo, infatti, è quello di poter deliberare la potenza massima senza brutte sorprese.
C’è poi l’endotermico che dovrà funzionare a pieno regime per oltre il 70% della tornata. Persino su questo punto qualche dubbio rimane, in merito ad un rotazione anticipata sulla tabella di marcia “consigliata” alle scuderie clienti per questioni di affidabilità sebbene, a livello comunicativo, tale provvedimento sia stato fatto passare come programmato e utile per la raccolta dati.
Per quanto riguarda il fattore carburante non dovrebbero sussistere particolari problemi per la rossa. Il lavoro svolto durante l’inverno grazie alla clausola sulla reliability concesso dalla federazione internazionale, di fatti, ha reso la PU 066/10 senza dubbio più redditizia nel rapporto consumo/potenza erogabile nell’arco di un Gran Premio. Tuttavia, la papabile presenza di una Safety Car potrà rendere tutto ancor più semplice.
Prendendo in esame la mera questione meccanica menzioniamo brevemente la trasmissione. Le cambiate necessarie per mettere assieme una tornata sono parecchie e, come risultato, l’amministrazione di questa componente deve giocoforza essere ottimale. Coprire la distanza totale del Gp, sommata ai circa 100km supplementari della mini gara del sabato, significa che gli scatti totali tramite i paddle collocati dietro al volante saranno superiori a 4800.
Autore: Alessandro Arcari –@berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – Nicolas Carpentiers – @NicolasF1i