Prima di parlare di FIA, Liberty Media, squadre e team principal un antefatto: “Servitore di due padroni” è una celebre commedia di Goldoni, datata 1745 ma straordinariamente attuale. Al centro della commedia Truffaldino, servo di due padroni che, per non svelare il suo inganno e per perseguire il suo primario obiettivo, cioè mangiare a tutto spiano, intreccia la storia all’inverosimile creando equivoci e guai che solo nel lieto fine conclusivo trovano la risoluzione.
La figura di Truffaldino è mutuata da quella di Arlecchino, tanto che spesso la rappresentazione teatrale viene erroneamente titolata appunto “Arlecchino, servitore di due padroni”. La commedia nasce in pieno clima illuministico, nella riforma teatrale che Goldoni stava perseguendo, ma non abbandona ancora le maschere per i personaggi.
Ora lasciamo perdere la commedia, il teatro, e soffermiamoci un poco sulle figure teatrali presenti nel circo della F1. E non potete dire che non ci siano potenti rappresentazioni e figure in atto. Ci tocca fare queste riflessioni, visto che siamo in crisi di astinenza e che per vedere la prossima gara dovremo aspettare ancora due settimane abbondanti.
Prendiamo Vasseur, soprannominato da Leo Turrini curato di campagna e dal sottoscritto Federico Valvassore, Totone Wolff e Christian Horner detto lo spice–boy (per via della moglie). Non è che i tre siano mostri di simpatia e anche Federico, nonostante l’apparente bonomia (più che altro legata all’aspetto fisico) credo sia un bel tipino. Tant’è. In un mondo di lupi se sei pecora fai una brutta fine.
Certo, in quanto a gatti attaccati con le unghie nei gioielli di famiglia, credo che Horner e Totone siano insuperabili. Comunque, dopo questo elogio alle loro “doti umane”… veniamo al sodo. Cerchiamo di mettere assieme le varie frasi e commenti che hanno rilasciato ai media-ventriloqui i nostri. Valvassore sostanzialmente entusiasta dei nuovi format, uno dei quali debutterà a Baku, Horner e Wolff assai più critici.
Tuttavia, non mi pare che in sede decisoria qualche team abbia votato contro. Mi risulta che tutte le variazioni effettuate sotto il reame del Terminator di Liberty Media, alias Don Menicali, abbiano suscitato un’approvazione trasversale nelle team principal. Approvazione inversamente proporzionali a quella dei fan (tutti i fan, salvo rarissime eccezioni) sui social. Invece le scuderie: unanimità. Da lì non si scappa.
I motivi di tanta unanimità, prendete Totone che afferma con il sorriso affilato da squalo che Domenicali sa cosa è meglio per la F1? Come canta Mahmood: “Volevi solo soldi, soldi, soldi…” Allora cosa possiamo desumere da queste strane figure in gioco. O, perlomeno, cosa penso io? Ho, diciamo, alcune suggestioni.
“Sbirro buono, sbirro cattivo” ad esempio. Cioè sono tutti d’accordo con le fantasmagoriche idee di Domenicali, gli ingegneri non servono a niente e via discorrendo, e allora stanno addolcendo la pillola facendo due parti in commedia, ma ben sapendo come sarà l’esito finale che hanno predeterminato.
Ciò potrà dividere il fronte dei fan, far vedere che è stata una scelta sofferta e quindi tutto sommato dare il beneficio del “Ma si, se anche loro sono divisi, magari proviamo…”. Al contrario, se tutti i team dicono che sono entusiasti, compattano il fronte dei fan contro le nuove modifiche per lo “spettacolo”.
Non so se questa sceneggiata del poliziotto buono e cattivo sia stata provata e organizzata dal patron di Liberty Media con i team. Potrebbe essere. Ma Totone e Horner potrebbero anche fare di testa loro, sempre per evitare di far imbufalire troppo la base dei fan. Un contentino verbale. Tanto, alla prova dei fatti, hanno votato a favore di ogni fantasticheria domenicaliana.
Mentre Valvassore che ha forse davanti i fan più agguerriti di tutti per storia e blasone, quelli della Ferrari, invece ha detto chiaro e tondo che a lui piace che gli ingegneri non stiano troppo fra le scatole. E almeno su questo, nella forma e nella sostanza è stato coerente.
D’altronde, come scriveva lo stesso Goldoni, il teatro non fa altro che rappresentare il mondo, la realtà multiforme e cangiante. Però, a differenza del teatro, non è detto che servire due padroni, nella fattispecie la F1 (intesa come sport) e Liberty Media (alias spettacolo per soldi) riservi un lieto fine. Anzi, nella realtà non accade quasi mai e gli equivoci ti fanno pagare un conto salatissimo.
Autore: Mariano Froldi – @MarianoFroldi
Immagini: Scuderia Ferrari – Formula Uno
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dalla Treccani, vedi punto 3
suggestióne s. f. [dal lat. suggestio -onis, propr. «suggerimento» (der. di suggerĕre, part. pass. suggestus: v. suggerire)]. – 1. Fenomeno della coscienza per cui un’idea, una convinzione, un desiderio, un comportamento sono imposti dall’esterno, da altre persone (la forma estrema è la s. ipnotica e post-ipnotica, esercitata da un ipnotizzatore e operante nel sonno ipnotico e dopo di esso), o anche da fatti e situazioni valutati non obiettivamente, e da impressioni e sensazioni soggettive non vagliate in modo razionale e critico: agire in stato di s.; una persona, un modello capace di esercitare una forte s.; s. collettiva, e in partic. s. della folla in tumulto, prevista come circostanza attenuante comune dal codice penale italiano. 2. Con sign. più generico e attenuato (vicino a quello di suggestività, fascino): sentire, subire la s. del paesaggio; cedere alla s. di una scena commovente. 3. Termine usato talora impropriam. con il sign. di «suggerimento» (per influenza dell’ingl. suggestion, che ha questo come sign. principale).
Pienamente d'accordo con la sostanza dell'articolo.
Liberty sta cercando di aumentare gli introiti con la politica del supermercato. La quantità dei fan più che la qualità. Con buona pace della nostra generazione.