Formula 1

Max Verstappen: il “líder maximo” della F1

C’è chi dice no. In una F1 che si apre a cambiamenti che non sempre vengono accettati e compresi dai tifosi, ma anche dagli addetti ai lavori, c’è qualcuno che si oppone. E quel qualcuno è il pilota più rappresentativo di questa fase storica: Max Verstappen. Oggetto del contendere, manco a dirlo, è la sprint race che i dirigenti del motorsport vogliono istituzionalizzare e che addirittura stanno pensando di implementare con un nuovo format che dovrebbe debuttare in Azerbaijan tra poco più di tre settimane.

Riannodiamo un attimo i fili prima di giungere alla posizione di Verstappen che vuole porsi come il depositario dei valori sacri e tradizionali del motorsport. Liberty Media Corporate ha deciso di mettere al centro del Circus l’adrenalina. Infatti, dopo un lungo dibattito che ha coinvolto tutti i protagonisti della Formula Uno, si è giunti alla conclusione che nel 2023 ci saranno sei gare con il formato sprint. Ma ciò non basta perché la proprietà vuole rendere il tutto ancora più palpitante e ricco di pathos che, ahinoi, sa di precostituito. 

La concitata partenza del Gp d’Australia 2023

Sprint race: un format inviso a Verstappen

Da qui l’ultima “genialata” in ordine cronologico che dovrebbe debuttare a Baku, dopo aver superatoi necessari punti amministrativi. Ogni sessione avrà un significato “più alto” e produrrà qualche effetto sulla classifica o sulla griglia di partenza. I turni di libere, praticamente, si ridurranno all’unico che apre il weekend. Fp1 si svolgerà regolarmente, Fp2 si tramuterà in quelle che saranno le qualifiche che determineranno la griglia di partenza della domenica. Quindi, le libere due, forse la sessione più utile per definire i passi gara e gli assetti per la stessa, si trasformerà in una qualifica che avrà lo stesso formato di quella che conosciamo oggi: Q1, Q2 e Q3. 

Al sabato mattina la vecchia Fp3 diventerà un altro turno di qualifica sempre costituito dalle classiche tre sezioni distribuite in un’ora di attività ed andrà a determinare la griglia di partenza della sprint race che si disputerà al pomeriggio. Alla domenica avremo il gran premio normale con la griglia di partenza deliberata due giorni prima.  

Lo scrivevamo in un altro articolo: è come se il contenitore Formula Uno fosse più importante del contenuto sportivo che cede il passo a quello che sta diventando il primo punto dell’agenda degli americani: lo show business. Questa deriva proprio non è andata giù a Max Verstappen.

Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) si prepara per scendere in pista, Gp Australia 2023

Non trovo che sia il DNA della F1 fare questo tipo di gare. La F1 consiste nell’ottenere il massimo dalle qualifiche e poi avere una domenica fantastica. Questo è il DNA di questo sport e non capisco perché dovremmo cambiarlo. Come possiamo ottenere ancora più azione? Avvicinando i valori, permettendo a più squadre di lottare per la vittoria. Penso che naturalmente lo spettacolo sarebbe grandioso. Se abbiamo sei – sette squadre già in lotta per la vittoria, sarà folle“.


Il timore di Verstappen è che la sprint race possa apportare ulteriore ed ingestibile competitività in un sistema che già stressa troppo piloti, mezzi, scuderie e uomini dato che ci troviamo in un contesto in cui si corre 23 volte all’anno. Con la possibilità che questo numero possa crescere nei prossimi anni, se leggiamo tra le affermazioni recenti di Stefano Domenicali.

Se facessimo questo tipo di cose, il weekend diventa ancora più intenso e stiamo già facendo troppe gare. Penso che non sia il modo giusto di procedere. Capisco che ci sia l’esigenza di rendere eccitante ogni sessione, ma non credo che sia la strada corretta”.

Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing), il vincitore del Gp d’Australia 2023

Verstappen si scaglia contro un calendario ingolfato

Ci stiamo dirigendo verso stagioni in cui hai, a un certo punto, 24 o 25 gare. Se poi inizi ad aggiungere ancora più cose non ne vale la pena per me. Non mi sto divertendo. Per me una gara Sprint è tutta una questione di sopravvivenza, non di corse. Quando hai una macchina veloce non vale la pena rischiare. Preferisco solo mantenere viva la mia vettura e assicurarmi di avere una buona macchina da corsa per domenica“.

Max Verstappen, con queste parole, dimostra di essere diventato un vero leader della categoria, una sorta di condottiero che mette la grinta che mostra in auto anche nell’opporsi a certi bizantinismi che il legislatore intende introdurre in Formula Uno.  

Non è la prima volta che il pilota parla di stanchezza e di volontà di dire addio se la deriva continua ad essere questa che stiamo osservando. I decisori dovrebbero recepire certe istanze e calibrare al meglio le azioni future, magari coinvolgendo direttamente chi si cala nell’abitacolo e produce lo spettacolo. Difatti è inconcepibile che l’attore protagonista della Formula Uno venga estromesso da decisioni così delicate e importanti.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1
, Oracle Red Bull Racing

Condividi
Pubblicato da
Diego Catalano